Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] / parole e al concetto di sistema elaborato da Charles Bally) risultava inutilizzabile anche in una prospettiva di pragmaticalinguistica, in quanto non graduabile secondo i diversi usi o funzioni della lingua. Per tali difficoltà, nonostante le ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] a modello le teorie e i metodi della linguistica strutturale, gli antropologi hanno sempre sottolineato il tuttavia restano non garantite (P. Ricoeur), fino alla teoria semantico-pragmatica del s. di U. Eco.
Geografia
In cartografia, si chiamano ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] , la facoltà di orientamento spaziale, le minori capacità linguistiche, ecc. (v. Maccoby e Jacklin, 1975), D., Pragmatics of human communication, New York 1967 (tr. it.: Pragmatica della comunicazione, Roma 1971).
Wickler, W., Sind wir Sünder? - ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] del fronte e da esibiti contrasti proporzionali e linguistici nella definizione degli elementi e delle decorazioni, appaiono Vitruvio una metodologia architettonica più salda e pragmatica dei generali e talvolta astratti principi architettonici ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] perduto, si poteva comunque ricostruire con un’indagine filologica e linguistica del sostrato che del loro sepolto linguaggio era rimasto nel latino dei più rozzi e pragmatici Romani.
Con questo escamotage archeologico Vico affrontava in realtà i ...
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EINAUDI, Giulio
Gian Carlo Ferretti
Preceduto da Mario e Roberto, nacque a Torino il 2 gennaio 1912 da Luigi e da Ida Pellegrini.
Il padre, autorevole economista, senatore del Regno e proprietario [...] divieti del regime e dovette spesso valersi con pragmatica diplomazia della mediazione del ministro dell’Educazione rinnovamento teorico e metodologico nella critica letteraria e nella linguistica e negli studi sulla cultura di massa, muovendosi ...
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Carlo Goldoni (Venezia 1707 - Parigi 1793) trascorse parte della fanciullezza a Venezia, e l’adolescenza e la giovinezza in varie sedi. Compì studi disordinati e concluse quelli di diritto. Avvocato a [...] (Tomasin 2009: 177-187), a conferma di una sensibilità linguistica tutta legata al teatro.
Nei Mémoires l’autore trova « momento nella sua propria lingua, secondo quella esigenza pragmatica di comunicatività che ha sempre guidato Goldoni.
Goldoni ...
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BANFI, Antonio
Fulvio Papi
Nato a Vimercate (Milano) il 30 sett. 1886, iniziò i suoi studi all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, dove nel 1908 conseguì la laurea in lettere discutendo con [...] adatti all'oggetto e rispondenti alla tradizione linguistica in cui quel determinato campo culturale (1946), pp. 307-322; A. Vasa, La problematica di razionalismo critico e pragmatismo sociale in A. B. e nella sua scuola,in Riv. di storia della ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] . Non ci è più il poeta, ci è il grammatico e il linguista […]. Corresse anche l’elocuzione, rifiutò i lenocini, cercò una forma più negato ai Dialoghi ai fini di una prosa ‘naturale’ e pragmatica e di ciò che costituì la pietra dello scandalo per l ...
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GRIFFINI, Enrico Agostino
Rosalia Vittorini
Nacque a Venezia il 19 ag. 1887 da Angelo e Maria Pozzati. Dopo un breve soggiorno in Tunisia, dove si era trasferita per motivi di lavoro, la famiglia tornò [...] da costruzione; praticò una sorta di modernità pragmatica, sviluppando una ricerca coerente nel corso della caratterizzate da aderenza alle funzioni, rigore compositivo, efficacia linguistica dei materiali.
Dopo aver affrontato, all'inizio della ...
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pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...