Per tipi illocutivi si intendono i tipi di azioni che si eseguono nel proferire parole. L’atto illocutivo, detto anche atto illocutorio (in ingl. illocutionary act), è uno degli aspetti dell’atto linguistico: [...] de la Recherche Scientifique, pp. 211-220.
Sbisà, Marina (1989), Linguaggio, ragione, interazione. Per una teoria pragmatica degli atti linguistici, Bologna, il Mulino (nuova ed. 2009; versione digitale: http://www.openstarts.units.it/ dspace/handle ...
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Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] parole. La dimensione pragmatica e testuale del discorso riportato, Milano, Franco Angeli.
Cignetti, Luca (2009), La lingua dei quotidiani ticinesi. Il discorso diretto, in Linguisti in contatto. Ricerche di linguistica italiana in Svizzera. Atti ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] alla buona formazione sintattica e alla puntualità lessicale preferisce la funzionalità ➔ pragmatica, vale a dire l’appropriatezza del rapporto tra gli usi linguistici, gli interlocutori e il contesto comunicativo.
Alcune varietà diamesiche sono ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] 1956-1957, vol. 2°, p. 770)
Condizione pragmatica fondamentale del discorso indiretto libero, l’intersezione dei centri Garavelli, «il procedimento ha le sue radici nell’uso linguistico comune ed è documentabile ben prima dell’Ottocento» (Mortara ...
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Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] viene impiegata, sono molteplici e complessi, ma sono stati ricondotti da linguisti inglesi (cfr. Halliday 1978) a tre categorie fondamentali: il e il lessico che l’articolazione testuale e pragmatica. Particolarmente frequenti in italiano sono i ➔ ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] discutibile ogni valutazione a riguardo.
Un’analisi pragmatica e testuale del fenomeno della riproduzione di in Italica matritensia. Atti del IV convegno della Società internazionale di linguistica e filologia italiana (Madrid, 27-29 giugno 1996), a ...
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Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] eclettismo. Da questo punto di vista un contributo per una più approfondita comprensione proviene dalla pragmatica cognitivista, quella teoria linguistica e semiologica che nella seconda parte del Novecento ha elaborato modelli potenti dei meccanismi ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] cura di), Il dialetto nella conversazione. Ricerche di dialettologia pragmatica, Galatina, Congedo, pp. 31-41.
Trovato, Salvatore C. (1989), Valori e funzioni del sanfratellano nel pastiche linguistico consoliano del Sorriso dell’ignoto marinaio e di ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] 2002; Cuenca 2007), dato che diversi valori semantici e pragmatici dei segnali discorsivi si sono sviluppati nel tempo da un discorso, in Linguistica testuale. Atti del XV congresso internazionale della Società di Linguistica Italiana (Genova ...
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Il contesto può essere definito in generale come l’insieme di circostanze in cui si verifica un atto comunicativo. Tali circostanze possono essere linguistiche o extra-linguistiche. Per riferirsi alle [...] di carattere conversazionale (➔ conversazione; ➔ pragmatica), il principio di cooperazione (fissato da ), pp. 41-58 (trad. it. Logica e conversazione, in Gli atti linguistici. Aspetti e problemi di filosofia del linguaggio, a cura di M. Sbisà, ...
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pragmatico
pragmàtico (non com. prammàtico) agg. [dal lat. pragmatĭcus, gr. πραγματικός «attinente ai fatti», der. di πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda prevalentemente l’attività pratica, l’azione; caratterizzato...
pragmatica2
pragmàtica2 s. f. [dall’ingl. pragmatics, der. dell’agg. pragmatic «pragmatico»]. – Nella filosofia contemporanea, branca della semiotica (scienza dei segni) che comprende l’insieme delle ricerche aventi per oggetto la relazione...