BALDO
Giuseppe Scalia
Nessuna notizia ci è pervenuta sulla sua vita. In base a qualche indizio (menzione del Ticino in una delle sue favole, peculiarità linguistiche, ecc.) si è portati a ritenerlo [...] italiano e vissuto nel sec. XII. Di questo avviso è G. Paris, che si serve di argomentazioni alquanto, convincenti per respingere l'opinione di L. Hervieux favorevole a una datazione posteriore (fine sec. ...
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Germanista tedesco (Grossthiemig 1850 - Heidelberg 1926), prof. (1888-1919) all'univ. di Heidelberg. Da rilevare, fra le sue opere filosofiche, Die Handschriftenverhältnisse des Nibelungenliedes (1900); [...] fra le linguistiche, Gotische Grammatik (1880). Nel 1874 fondò e diresse (con H. Paul) i Beiträge zur Geschichte der deutschen Sprache und Literatur. ...
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Antiquario (Plymouth 1715 - Farnham Royal, Windsor, 1804). È noto soprattutto per A new system or an analysis of ancient mythology (1767), dove, al di là delle comparazioni linguistiche spesso arbitrarie, [...] è notevole il tentativo di una storia "naturale" della mitologia, nel senso suggerito da D. Hume ...
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Scrittrice russa (n. Leningrado 1951); nipote di A. N. Tolstoj. In una prosa sottilmente fantastica rappresenta i risvolti più dolorosi e oscuri della realtà quotidiana, prediligendo scelte linguistiche [...] inusuali e fortemente espressive. La sua prima raccolta di racconti, Na zolotom kryl´ce sideli (1987; trad. it. Sotto il portico dorato, 1989), l'ha resa famosa in patria e all'estero. Tra i romanzi si ...
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Letterato (Savignano di Romagna 1779 - Pesaro 1822); sposò (1812) Costanza (1792-1840), figlia di V. Monti; le nozze furono cantate dai poeti del tempo nella raccolta Inni agli Dei consenti. Nelle polemiche [...] linguistiche di quegli anni P. difese, accentuandole, le idee montiane, combattendo il rigoroso ritorno alla lingua trecentesca propugnato dai puristi e dalla Crusca (Degli scrittori del Trecento e de' loro imitatori, 1818; Dell'amor patrio di Dante ...
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Grammatico e retore del 2º sec. d. C., maestro di Lucio Vero. Sappiamo che scrisse un'opera grammaticale sul dialetto attico e varie opere di teoria retorica basate sullo studio dei poemi omerici e seguendo [...] le dottrine linguistiche degli stoici. Si occupò anche di questioni letterarie, storiche, antiquarie, specialmente di Pergamo. ...
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Scrittore e saggista nigeriano di lingua inglese (Ogidi, Onitsha, 1930 - Boston 2013). Fautore di una riscoperta della identità culturale africana, ha evidenziato i limiti e i pericoli di un'affrettata [...] "civilizzazione". Centrale nella sua narrativa, ricca di contaminazioni linguistiche e di umori satirici, è la figura dell'intellettuale africano nei suoi difficili rapporti con il potere. Da ricordare i romanzi Things fall apart (1958), No longer at ...
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PYNCHON, Thomas
Biancamaria Tedeschini Lalli
Romanziere americano, nato a Glen Cove, N. Y., l'8 maggio 1937; ha studiato a Cornell, vissuto a New York e in Messico e si è poi stabilito in California. [...] È scrittore bizzarro, scintillante di invenzioni linguistiche e narrative che sono state di volta in volta avvicinate a Joyce o a Nabokov (quest'ultimo, del resto, insegnante a Cornell dove P. ha studiato).
Il suo primo romanzo, V. (Philadelphia 1963 ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] poesie e tragedie, il romanzo nelle sue tre stesure, le opere morali e filosofiche, i saggi storici e politici, gli scritti linguistici e letterarî, e VII (3 tomi, 1970), comprendente le lettere. Di queste s'è avuta un'ed. con integrazioni: Tutte le ...
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trasmesse di bocca in bocca, di generazione in generazione, considerate una delle fonti fondamentali per gli studî etnologici, distinguendosi dalla storia orale, che è l'insieme delle informazioni, assunte [...] e strutturali che determinano la natura storico-culturale del canto popolare mirano le norme areali, che, sulla base di quelle linguistiche, sono state così formulate: 1) norma dell'area meno esposta alle comunicazioni; 2) norma dell'area laterale; 3 ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto da un punto di vista teorico, sistematico...
linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...