La Boemia costituisce una regione naturale ben individuata, sia perché idrograficamente appartiene tutta (o meglio per 37/38) al bacino superiore dell'Elba, sia perché ha confini ben definiti, essendo [...] della Grande Moravia, estendendone la signoria sulla Pannonia, sulla Polonia e sulla Boemia, favorisce la liturgia , nel pieno senso economico e giuridico dellaparola. Ai villaggi, costruiti sul tipo dell'okrouhlice, o villaggio circolare slavo, e ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] in battuta a tre tempi.
Un'osservazione che non si può non fare è che, in genere, nel canto liturgico latino l'accentuazione delleparole ha parte assai diversa che nella musica odierna (l'argomento è importante, perché verosimilmente da ciò deriva l ...
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Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] molto oscillante, come si vede già nell'uso greco dellaparola daimon. E anche quanto alle anime si potrebbe parlare opportuna, a mantenere l'unità della fede contro gli scismi e le eresie, l'unità dellaliturgia, i papi si adoprarono energicamente ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] , magico-liturgici, ecc., dei Babilonesi e Assiri, né l'Edda dei Germani: nessuno di questi testi, di contenuto diversissimo (mitologico, escatologico, divinatorio, ecc.), può dirsi un testo canonico nel senso proprio e specifico dellaparola. La ...
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In greco classico il termine ha valore di "inviato, rappresentante"; con lo stesso nome si designò anche il "comandante di una spedizione marittima, l'ammiraglio", l'invio di una flotta, e la flotta medesima, [...] Didachè (XVI). Ma i capi X-XV ricordano ancora i ministri dellaparola: l'apostolo, il profeta, il dottore. Il primo è un Paderborn 1905; H. Leclercq, in Dict. d'archéol. chrét. et de liturgie, IV, col. 800 segg.
Sui canoni e le costituzioni; A. ...
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NUMERO (lat. numerus; gr. άειϑμος)
Federigo ENRIQUES
Giacomo DEVOTO
Riccardo BACHI
Nicola Turchi
Matematica. - Nell'uso comune i numeri vengono adoperati:1. per indicare il posto occupato da un oggetto [...] il plurale soltanto delleparole indicanti esseri animati: le parole indicanti esseri inanimati piaghe d'Egitto, 10 i talenti e 10 le vergini della parabola di Gesù; nella liturgia ebraica 10 sono le tende del tabernacolo, 10 cubiti sono ...
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Nell'antichità greco-romana. - Gli attori del teatro greco non furono mai in numero superiore a tre. L'introduzione del primo attore viene dalla tradizione attribuita a Tespi: con questa introduzione il [...] ossia sacerdoti e chierici. Finché rimane strettamente connesso alla liturgia, come un cauto e rigido ornamento del rito, i nel pieno senso dellaparola, sono i comici dell'arte italiani.
I comici dell'arte. - La commedia dell'arte (v.) nasce ...
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Sommo musicista tedesco, nato ad Eisenach il 21 marzo 1685 (31 marzo secondo il calendario gregoriano), morto a Lipsia il 28 luglio 1750. Ottavo e ultimo figlio di Giovanni Ambrogio Bach, da Erfurt, e [...] amore. Maestro nel senso più eletto, anche pedagogico, dellaparola, creava ai discepoli veri il modello perfetto per i dalle messe - di cui alcune parti non erano escluse dalla liturgia luterana - agli oratori e alle Passioni. Anche a prescindere ...
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. L'Avestā è il complesso dei testi religiosi dello zoroastrismo (v.). Il nome è riduzione del pahlavico apastāk, il cui significato dev'essere stato quello di "ciò che è posto, ciò che è stabilito", quindi [...] intonazione (v. sotto). È in sostanza la parte propriamente liturgicadell'Avestā.
Il Visprat dal nesso vīspe ratavō "tutti i l'uštavaiti gāthā āsna 43-46, che al pari delle seguenti Gāthā ha nome dalle parole con cui s'inizia: strofe di 5 versi di ...
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Nel suo significato etimologico e più comprensivo (lat. confessio, da confiteor "dichiaro apertamente") è un esplicito riconoscimento relativo a un fatto o a un'idea del confidente. Più particolarmente, [...] e fra i testi delle piramidi. In tutto ciò è in gioco, a quanto pare, l'antica credenza nella virtù magica dellaparola, onde, a quel Salmi. Dopo l'esilio si accentua l'uso liturgicodella confessione collettiva come elemento del culto, cui tutti ...
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liturgia
liturgìa s. f. [dal gr λειτουργία, der. di λειτουργός, comp. di λήιτον «il luogo degli affari pubblici» (der. di λαός «popolo») e ἔργον «opera»]. – 1. Nell’antica Grecia, e soprattutto in Atene, servizio di utilità pubblica imposto...
parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...