Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] il settore dove le forme italiane contrastano con le varianti toscane scelte da Bembo. Trissino prima dà la forma verbale cortigiana, poi fa seguire quella toscana: il condizionale italiano in -ia nei tipi saria, haveria, che si ritrova nei siciliani ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] a essere usate come ➔ prefissi, per es. verbali: innamorarsi, arrossire, coabitare, fraintendere, ecc. Troviamo a volte comporta il cambiamento di una o entrambe le preposizioni coinvolte nella locuzione: cfr., nell’es. seguente, in mezzo a ~ nel (bel ...
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Medicina riabilitativa
Paolo Orsi
Stefano Signoretti
La medicina riabilititava, assurta a rango di disciplina specialistica solo negli anni Settanta del Novecento, è volta alla prevenzione e alla riduzione [...] nel tempo.
La 'valutazione funzionale oggettiva' ‒ secondo la locuzione coniata nel 1970 da Powell Lawton ‒ di un paziente infine alla ripresa dell'autonomia gestuale e della comunicazione verbale.
Apprezzare il limite che separa la fine del ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] inglese during e l’italiano durante, in origine tutte forme verbali di participio che hanno perso ogni legame con il proprio del corpo (➔ parti del corpo) ad adposizioni o locuzioni preposizionali che indicano concetti spaziali di relazione, come: di ...
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Eutanasia
Corrado Manni e Renata Gaddini De Benedetti
Con il termine eutanasia (dal greco εὐθανασία, composto di εὖ, "bene", e dal tema di θάνατος, "morte", letteralmente "buona morte") si indica la [...]
Da quanto detto, si può concludere che l'uso della locuzione eutanasia lenitiva in riferimento alla terapia del dolore è scorretto e cardiorespiratorie e cerebrali, anche in mancanza di contatto verbale o fisico tra medico e paziente. Basti pensare ...
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Il sintagma nominale è un tipo di sintagma (➔ sintagma, tipi di) il cui elemento principale – quello che determina l’➔accordo e la funzione sintattica dell’intera combinazione – è un nome. In termini tecnici, [...] un nome passivo: l’agente è in questo caso introdotto dalla locuzione preposizionale da parte di:
(20)
a. l’acquisto del , verbi); se oggetto, tendono a seguire il predicato verbale. I sintagmi nominali che operano come apposizione ed epiteto ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] e la causa è inferita. Lo stesso si può dire della locuzione anaforica per questo presente in (29). In (26) è codificata parafrasati da (57) e (58):
(57) avendo letto i verbali della seduta precedente, il presidente affrontò l’ordine del giorno
(58) ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] pieno all’oggetto, che passa a indicare un’entità coinvolta nel processo verbale.
Talvolta il fenomeno dell’incorporazione analitica dell’oggetto dà luogo a una locuzione fissa o idiomatica, in cui verbo e oggetto formano un blocco (➔ polirematiche ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] uscito, non perché non avessi voglia di vederti
Anche la locuzione tanto più che e il connettivo che (o ché) Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 3 voll., vol. 2° (I sintagmi verbale, aggettivale, avverbiale. La subordinazione), pp. 738-775 (1a ed. 1991 ...
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CAMPANILE, Achille
Piero Luxardo Franchi
Nacque a Roma il 28 sett. 1899, da padre napoletano, Gaetano Campanile Mancini, e madre toscana, Clotilde Fiore.
Caporedattore presso il quotidiano La Tribuna, [...] chiave umoristica attraverso l'equivoco di una associazione verbale: per un'imperdonabile svista del comandante, in luogo , che descrive i malintesi generati dalla supposizione che una locuzione d'uso comune come "morire di dolore" possa divenire ...
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locuzione
locuzióne s. f. [dal lat. locutio -onis, der. di locutus, part. pass. di loqui «parlare»]. – 1. ant. o raro. L’atto, e anche il modo, o la facoltà, di parlare; elocuzione. 2. a. In linguistica, gruppo di parole (che non raggiunge...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...