L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] e la causa è inferita. Lo stesso si può dire della locuzione anaforica per questo presente in (29). In (26) è codificata parafrasati da (57) e (58):
(57) avendo letto i verbali della seduta precedente, il presidente affrontò l’ordine del giorno
(58) ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] pieno all’oggetto, che passa a indicare un’entità coinvolta nel processo verbale.
Talvolta il fenomeno dell’incorporazione analitica dell’oggetto dà luogo a una locuzione fissa o idiomatica, in cui verbo e oggetto formano un blocco (➔ polirematiche ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] uscito, non perché non avessi voglia di vederti
Anche la locuzione tanto più che e il connettivo che (o ché) Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 3 voll., vol. 2° (I sintagmi verbale, aggettivale, avverbiale. La subordinazione), pp. 738-775 (1a ed. 1991 ...
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La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] opposto a lordo (oltreché una delle prime attestazioni della locuzione in solido «in rapporto obbligatorio di solidarietà», 1300 Entrambi i documenti non solo forniscono una suggestiva registrazione verbale del parlato dei mercanti, ma sono anche una ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] è sempre distinto. Nenni, da brillante giornalista, spesso conia locuzioni inedite, entrate poi nel sottocodice politico, quali per es che, con un lessico trasgressivo incline all’irriverenza verbale e al turpiloquio, il leader del Carroccio sferra ...
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Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, [...] (e di causa efficiente) è retto dalla preposizione da o dalla locuzione preposizionale da parte di:
(26) Era stato appunto ucciso da una preposizionali da una parte e sintagma nominale e sintagma verbale dall’altra, nel senso che gli esempi (35) ...
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Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] . La forma implicita, in particolare, si apre a numerose locuzioni che ne modulano il contenuto:
(18) Nicoletta ha contattato Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 2° (I sintagmi verbale, aggettivale, avverbiale. La subordinazione), pp. 818-825 (2a ed ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] è costrutto molto bacato. Alle troppe virgole si riconosce che la locuzione è marcescente» (D’Annunzio 2005: 1288-1290).
L’assenza di ’ellissi: di solito l’elemento ellittico è un predicato verbale che viene espresso una sola volta, all’inizio, perché ...
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I nomi d’azione (➔ nomi) sono nomi designanti processi: costruzione («l’azione di, il fatto di costruire»), risanamento («l’azione di, il fatto di risanare»), partenza («l’azione di, il fatto di partire») [...] nome d’azione intransitivo invece non può essere introdotto da questa locuzione: la crescita di Luigi / * la crescita da parte passato del verbo di base, si formano da basi verbali indicanti processi durativi, con la caratteristica che il relativo ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] documento comprovante i diritti, ecc.; o anche la scelta di locuzioni preposizionali con al centro un nome: a causa di invece di espresso da un sintagma nominale, aggettivale, o da una forma verbale non finita:
(22) Lido Lanfranchi è fermo, non vede ...
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locuzione
locuzióne s. f. [dal lat. locutio -onis, der. di locutus, part. pass. di loqui «parlare»]. – 1. ant. o raro. L’atto, e anche il modo, o la facoltà, di parlare; elocuzione. 2. a. In linguistica, gruppo di parole (che non raggiunge...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...