Alessandro Manzoni ha esercitato, soprattutto con I promessi sposi, un influsso evidente sulla lingua italiana, letteraria e non letteraria. Questo influsso trova le sue ragioni prima di tutto nella sinergia [...] , è possibile distinguerle in diversi livelli e tipi. Partendo, per così dire, dal basso, si individua una serie di locuzioni che fanno parte del patrimonio comune, anche senza che il parlante, soprattutto se di livello culturale non elevato, sia ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] nozze, Lucia aveva quello quotidiano d’una modesta bellezza (Alessandro Manzoni, Promessi sposi); e, inoltre, si trova in alcune locuzioni esprimenti uno stato fisico o emotivo (ho fame, ho sonno, ho paura, ecc.) che, forse, hanno potuto concorrere ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] ), con diversi esiti sintattici: si ritiene già inoltrata la domanda, un documento comprovante i diritti, ecc.; o anche la scelta di locuzioni preposizionali con al centro un nome: a causa di invece di per, per il fatto che al posto di perché, in ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] Syder 1983: 210). Infatti, se si sostituisse la corda con una corda, le corde, le corde spesse, le locuzioni risultanti perderebbero il loro valore idiomatico o traslato, mentre una combinazione come affettare la corda suonerebbe decisamente inusuale ...
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Il termine quantificatori indica una serie di espressioni che forniscono informazioni quantitative sui referenti del nome a cui si collegano e, di conseguenza, sulla frase all’interno della quale quel [...] entrambi e ambedue, che possono trovarsi al posto del cardinale due.
Possono avere valore più o meno definito le locuzioni un paio (di), una dozzina (di), ecc., a seconda che sostituiscano il numerale corrispondente (due, dodici) o che indichino ...
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ARLIA, Costantino
Luigi Lerro
Nacque il 23 ag. 1829 ad Aiello Calabro. Laureatosi in giurisprudenza a Napoli, entrò in magistratura e quindi al ministero di Grazia e Giustizia, ove prestò lungamente [...] del linguaggio sono inoltre: il Dizionario bibliografico (pubblicato a Milano fra i manuali Hoepli nel 1892), raccolta di locuzioni e voci del linguaggio bibliografico; Voci e maniere di lingua viva (Milano 1895); Del linguaggio degli artigiani ...
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In linguistica, lo stesso che apocope, ossia caduta di uno o più fonemi in fine di parola.
In grammatica italiana, caduta di vocale (o di sillaba) finale che avvenga tanto davanti a vocale quanto davanti [...] uso normale il t. è teoricamente possibile, non per questo è obbligatorio farlo, salvo in certi incontri e soprattutto in certe locuzioni più o meno fisse (per es., bel bambino, quel castello, signor Giulio, buon diavolo; ragion per cui, mal di cuore ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] nel lessico giovanile degli anni Sessanta/Ottanta del Novecento valeva «guadagnare», all’inizio del terzo millennio vale «prestare»; la locuzione avverbiale a palla passa dall’accezione «a tutta velocità» a quella di «al massimo» e poi a «certamente ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] ricoverato sotto il letto», Agnolo Firenzuola), pisciasotto, piscione.
Le imprecazioni vengono formulate soprattutto mediante il ricorso a locuzioni ed espressioni auguranti il male e si servono spesso di parole tabu (e talora anche oscene), spesso ...
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Il francese è riconosciuto come lingua ufficiale, accanto all’italiano, nella regione amministrativa della Valle d’Aosta; come lingua di minoranza (➔ minoranze linguistiche), insieme con il provenzale [...] (fr. rangée), patate «patata» (fr. pomme de terre), i verbi bagner «bagnare» (fr. arroser), bloquer «bloccare» (fr. arrêter), le locuzioni à la campagnole «alla campagnola» (fr. à la mode campagnarde), se la passer pas mal «non passarsela male» (fr ...
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locuzione
locuzióne s. f. [dal lat. locutio -onis, der. di locutus, part. pass. di loqui «parlare»]. – 1. ant. o raro. L’atto, e anche il modo, o la facoltà, di parlare; elocuzione. 2. a. In linguistica, gruppo di parole (che non raggiunge...
cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...