logicalogica teoria dell’inferenza valida, cioè studio della correttezza dei ragionamenti, qualunque sia l’universo di discorso cui essi si riferiscano. Si riserva usualmente il termine «logica», privo [...] un settore di studi della teoria della → probabilità.
Logicaformale e formalizzazione della logica
C’è una differenza di fondo fra la logica tradizionale e quella moderna (detta anche logica matematica o simbolica), proprio riguardo al metodo di ...
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logica temporale
logica temporale particolare → logica modale che studia la struttura delle proposizioni che esprimono, in vario modo, il concetto di temporalità. Interessanti riflessioni in proposito, [...] ). Per lo più indifferenti al problema della temporalità sono invece i pionieri della logica moderna: ciò si spiega tenendo conto del fatto che la rinascita della logicaformale tra Ottocento e Novecento è determinata non tanto dall’interesse per la ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] di quelli validi da quelli non validi occupa la maggior parte degli Analitici primi e costituisce un sistema di logica "formale", in quanto questa determina le forme onde il pensiero si vale per dedurre necessariamente verità più particolari da ...
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sillogismo Termine filosofico con cui Aristotele designò la forma fondamentale di argomentazione logica (s. categorico), costituita da tre proposizioni dichiarative connesse in modo tale che dalle prime [...] quella della trattatistica ottocentesca, che precede, in sostanza, i moderni manuali di logica matematica. Nel quadro della logicaformale contemporanea fa parte della logica elementare (e può essere espressa nel linguaggio del cosiddetto calcolo dei ...
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Orientamento di pensiero sviluppatosi soprattutto in Inghilterra dagli inizi del 20° sec., e volto prevalentemente allo studio del linguaggio nei suoi vari aspetti (scientifici, quotidiani, etici, logici [...] sue analisi sulla mente, J.L. Austin, P.F. Strawson, che sviluppa particolarmente il tema dei rapporti fra logicaformale-logica informale e analisi linguistica, M. Dummett, che riformula la disputa ontologica tra realismo e idealismo in termini di ...
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Filosofo italiano (Torino 1923 - Viareggio 2001), professore di filosofia teoretica all'università di Pisa; i suoi principali interessi si sono volti alle tematiche post-idealistiche e soprattutto alla [...] teoretica e storica dei grandi problemi della logica (Il neopositivismo logico, 1953; Logicaformale e logica trascendentale: vol. I, Da Leibniz a Kant, 1957, 2a ed. 1964; vol. II, L'algebra della logica, 1965). Altri studî di B. vertono su ...
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Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] l’esemplare, il modello, l’essere ideale di una cosa (accezione che deriva direttamente dalla f. di Platone).
Logicaformale si dice la logica classica, in quanto studia le f. dei concetti, giudizi e ragionamenti, prescindendo dalla materia a cui si ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] conclusiva sia razionale, ossia internamente articolata e compiuta. In questo senso la logica hegeliana è diversa non solo dalla logicaformale tradizionale, ma anche dalla logica trascendentale di tipo kantiano; essa è piuttosto, come dice H. stesso ...
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Filosofo inglese (Clapham, Londra, 1846 - Oxford 1924). Influenzato da T. H. Green, lettore e ammiratore di Hegel, con Bosanquet e McTaggart tra i maggiori esponenti del neo-idealismo inglese, propose [...] dal suo ruolo e dalla sua funzione nella società. In Principles of logic (1883) la critica di B. era invece rivolta alla logicaformale di derivazione aristotelica e alla logica induttiva di J. S. Mill, nel tentativo di delineare un'interpretazione ...
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L’insieme degli elementi che costituiscono un’idea, l’accezione di un vocabolo.
In particolare, nella logicaformale, c. di un concetto è tutto il complesso delle sue determinazioni, o ‘note’; essa è perciò [...] tanto maggiore, quanto più ricco e determinato è il contenuto del concetto, e cioè quanto più esso si avvicina all’estrema concretezza dell’individualità: è perciò l’esatto inverso dell’estensione (➔), ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...