Nato nel villaggio di Rammenau (Lusazia sup.) il 19 maggio 1752, primo di otto figli, da Cristiano, tessitore di nastri, fu tolto a nove anni all'affettuosa amicizia paterna e all'altera severità materna [...] filosofia: questo non è più l'essere in sé, ma lo stesso sapere. In tal modo F. comincia a scalzare quella logicaformale, che, in quanto unica scienza del pensiero, doveva esser presupposta a fondamento dalla stessa filosofia. Non c'è più questa ...
Leggi Tutto
Di questo singolare scrittore latino, che fu il più versatile e fecondo del secolo degli Antonini (II d. C.), i dati biografici si ricavano pressoché per intero dalle sue stesse opere, più o meno copiosi [...] per la dialettica, che forse non fu scritto mai; in suo luogo si trova nei manoscritti un abbozzo di logicaformale, col titolo Περί ἑρμηνείας, da molti ritenuto spurio.
c) De mundo, libero rifacimento piuttosto che traduzione dello scritto pseudo ...
Leggi Tutto
Arcivescovo di Canterbury e dottore della Chiesa.
La vita. - Nacque in Aosta sul finire del 1033 o sul principio del 1034 di nobile famiglia, che si volle poi anche imparentata con i Savoia, come si volle [...] occasione dal termine "grammatico" per un sottile esercizio pratico di argomentazione; questione, in sostanza, di logicaformale, quale introduzione alla dialettica e avviamento allo studio delle categorie di Aristotele.
Assai più importanti ...
Leggi Tutto
Letteralmente, dialettica significa esercizio concreto dell'attività o funzione logica dell'uomo, procedimento concettuale, arte della conversazione, del dialogo, della discussione, e però del distinguere, [...] da parte di Giovanni Scoto Eriugena, i dottori del Medioevo intendono comunemente il termine in un'accezione più estesa, come logicaformale (2ª tra le discipline del Trivio). La Scolastica, per provare che non vi sono contraddizioni tra i dogmi e il ...
Leggi Tutto
Termine con cui la retorica antica designava alcuni tipi di espressione alieni dal parlare usuale adoperati per "ornamento" (v. retorica).
Solo verso la fine del sec. I a. C. diviene usuale la distinzione [...] ; G. Gerber, Die Sprache als Kunst, Berlino 1885, I, pp. 363-561.
Filosofia. - Come termine filosofico "figura" significa, nella logicaformale, la forma che presenta il sillogismo a seconda della posizione, di soggetto o di predicato, che nelle sue ...
Leggi Tutto
POINCARÉ, Jules-Henri
Fabio CONFORTO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Nato a Nancy (Meurthe-et-Moselle) il 29 aprile 1854 e morto a Parigi il 17 luglio 1912, cugino di Raymond (v.), fu tra i più grandi [...] metodologica dei suoi procedimenti.
Secondo il P. la costruzione matematica non è basata totalmente sulla logicaformale, ma al suo reale progresso concorrono dei giudizî sintetici a priori. Egli scorgeva uno di questi giudizî a priori nel principio ...
Leggi Tutto
- Quinta lettera dell'alfabeto romano, in cui occupa lo stesso posto che questo simbolo occupava nell'alfabeto fenicio; in questo, però, e negli alfabeti semitici da esso derivati, non indicava la vocale, [...] . Nelle bussole, nelle carte geografiche, marittime e simili indica il punto cardinale est (ingl. east).
Filosofia. - In logicaformale la vocale E designa la proposizione universale negativa (v. a).
Calendario. - Nel calendario romano è la quinta ...
Leggi Tutto
Filosofia. - Nel campo della logicaformale, la divisione (che corrisponde alla greca διαίρεσις) è l'operazione mediante la quale si enumerano le specie contenute in un genere, o, più generalmente, i concetti [...] meno estesi e più comprensivi contenuti in un concetto più esteso e meno comprensivo. La divisione è perfetta quando esaurisce totalmente nei suoi termini l'estensione del concetto da dividere: e si dice ...
Leggi Tutto
Filosofo polacco (Varsavia 1886 - ivi 1981), discepolo a Leopoli di K. Twardowski; prof. (dal 1918) di filosofia teoretica nell'univ. di Varsavia; presidente (1957-62) dell'Accademia polacca delle scienze. [...] poznania, logiki formalnej, i metodologji nauk ("Elementi di teoria della conoscenza, di logicaformale e di metodologia delle scienze", 1929); Kurs logiki dla prawników ("Corso di logica per i giuristi", 1951; 6a ed. 1963); Traktat o dobrej robocie ...
Leggi Tutto
Logico e filosofo del linguaggio (Vienna 1889 - Cambridge, Inghilterra, 1951). Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'univ. di Manchester, per dedicarsi alla matematica e ai suoi fondamenti logici; [...] sarebbe costituita dalla totalità di siffatte proposizioni elementari con significato empirico; invece le proposizioni della logicaformale e della matematica pura, non avendo significato empirico, sarebbero pure tautologie, "pseudo-proposizioni", e ...
Leggi Tutto
logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...