significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] .L.M. de Maupertuis. Particolarmente importante è poi il System of logic (1843) di J.S. Mill, il quale rilevava che la Syntactic structures (1957) in cui si propone una teoria ‘formale’ nel senso di ‘asemantica’. Negli Aspects of the theory ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] lo studio della s. fu strettamente connesso con quello della logica; contribuirono allo sviluppo di tale tendenza pensatori come C. Wolf aveva proposto ai linguisti di costruire la teoria formale delle forme linguistiche di un linguaggio riferendosi ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] ampiamente elaborata nella seconda metà del 20° sec., se ha fornito importanti risultati in sede di semantica formale per l’interpretazione delle logiche modali e l’analisi dei contesti di credenza, si è rivelata meno promettente per la teoria del ...
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Corrente linguistica che identifica e classifica gli elementi della lingua in base alla loro distribuzione, cioè l’insieme dei contesti in cui un elemento può comparire, eliminando dalla descrizione dei [...] e controllabili; l’obiettivo è una descrizione formale, rigorosa e coerente dei fenomeni grammaticali. In aggettivo, il verbo ecc. sono classificati non in base alla loro funzione logica o semantica, bensì in base al fatto che possano o no occupare ...
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Undicesima lettera dell’alfabeto greco (maiuscolo Λ, minuscolo λ), corrispondente alla consonante latina l.
biologia Fago l. Batteriofago che ha come ospite il batterio Escherichia coli. Su di esso sono [...] D. Hilbert nel 1928: esiste una procedura meccanica capace di stabilire se una proposizione logica del primo ordine è sempre vera? Il l. calcolo è un formalismo in grado di descrivere in maniera rigorosa le funzioni matematiche ed è costruito in modo ...
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Grice ⟨ġràis⟩, Herbert Paul. - Filosofo inglese del linguaggio (Birmingham 1913 - Berkeley 1988). Esponente della "filosofia del linguaggio ordinario", ha contribuito sostanzialmente allo sviluppo della [...] prospettiva, in contrasto con l'orientamento della semantica formale, ha sottolineato la connessione tra significato e Studies in the way of words (1989; trad. it. Logica e conversazione. Saggi su intenzione, significato e comunicazione, 1993 ...
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Nella logica, secondo la definizione classica, proposizione di cui ha senso dire che è vera o che è falsa. In un linguaggio formale, per e., s’intende una espressione chiusa, non contenente cioè variabili [...] libere, che denoterà quindi uno dei due valori di verità, V (vero) o F (falso).
In linguistica, sequenza di parole che forma un segmento reale di discorso (orale o scritto), prodotto in una determinata ...
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STRUTTURALISMO
Rita D'AVINO
. Si suol dare il nome di "strutturalismo" ad un vasto orientamento dell'indagine linguistica contemporanea, che, nonostante la molteplicità delle scuole, caratterizzate [...] è fondata essenzialmente sul diverso modo d'intendere l'istanza formalista.
L'ammissione di un'alterità che distingue il suono concreto fattori "strutturali" allo stesso titolo dell'uniformità logica e dell'utilizzazione massima del minor numero di ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210)
Aldo G. Gargani
Alberto M. Mioni
Luigi Rosiello
Paolo Ramat
Filosofia. - Nel Novecento il linguaggio è divenuto un tema centrale della ricerca filosofica, [...] del criterio di significanza delle espressioni linguistiche dall'ambito dell'esperienza a quello di una ricerca logico-formale delle regole sintattiche che disciplinano l'impiego degli elementi linguistici entro un sistema notazionale. In questo ...
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Scienza cognitiva
Antonio Rainone
Con la locuzione scienza cognitiva, dalla fine degli anni Settanta, si è soliti designare l'insieme delle discipline che hanno per oggetto lo studio dei processi cognitivi [...] (come, per es., nell'epistemologia genetica di J. Piaget) di quelle regole e procedure formali o sintattiche codificate dalla logica classica -, quanto piuttosto sulla costruzione di modelli provvisti di contenuto semantico. Così, il primo passo ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto viene espresso; in partic., in Aristotele,...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...