PADOVA
M. Merotto Ghedini
(lat. Patavium)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, P. è sita in bassa pianura alluvionale, compresa entro un'ansa fluviale, il cui alveo - oggi occupato dalle acque [...] ) al di sotto dell'abside di S. Sofia hanno messo in luce resti di muri romani (inizi sec. 1°-fine 2°), riferibili a collocato ai piedi del cataletto di Ubertino, ove è ben visibile una base all'incirca delle dimensioni della piccola scultura, ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] cui ingresso principale è a oriente; poetica è la descrizione della luce solare che entra a dar vita all'anfratto facendo fuggire i , ecc. (Adorisio, 1980); un calice di vetro era ancora visibile nel sec. 18° e di esso si conserva un antico disegno ...
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MANTEGNA, Andrea
Michele Di Monte
Nacque, molto probabilmente nel 1431 - o al massimo alla fine del 1430 - a Isola di Carturo, o Insula de supra, come era allora designata nei documenti, oggi ribattezzata [...] in basso, sulla parete destra della cappella, dove è ancora oggi visibile nonostante i danni subiti, il Ciclo di s. Cristoforo già qui giganteggia in una visione illuminata da una fredda luce zenitale che esalta l’ossessione micrografica del segno e ...
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RAVENNA
R. Farioli Campanati
Città dell'Emilia-Romagna, situata nella bassa pianura padana, nell'area meridionale del delta del Po, a poca distanza dal litorale adriatico.In epoca tardoantica R. fu [...] con le due schiere di martiri e vergini ancora visibili. Al momento dello stacco dei mosaici, durante i restauri Ravenna 1977; G. Cortesi, La chiesa di Santa Croce di Ravenna alla luce degli ultimi scavi e ricerche, CARB 25, 1978, pp. 47-76; ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] -1156), abate di Cluny, e sospinge con la sua bellezza visibile verso l'invisibile. Alla fine del sec. 12° Eustasio, nel Demus (1968), la questione merita di essere riconsiderata alla luce del dibattito critico degli ultimi venti anni.Un giudizio che ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] del califfo stesso). L'influsso ellenistico, sempre più visibile nell'arte omayyade (mosaici della Grande moschea di Damasco sopravvenuti con l'espansione islamica. La prosa araba vide la luce in epoca omayyade: Ibn al-Muqaffa῾, morto intorno al ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] nord-est della città. Nel tratto del muro ancora visibile nel corso Alberto Amedeo sono tuttora leggibili i marchi dei 1995, pp. 449-452).È a P. che videro con ogni probabilità la luce, fra il 1195 e il 1197, il Liber ad honorem Augusti di Pietro da ...
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PIEMONTE
M.L. Gavazzoli Tomea
(Pedemontium, Pedemontis, Piemont nei docc. medievali)
Regione dell'Italia settentrionale i cui confini amministrativi odierni, che corrispondono per grandi linee a quelli [...] sembrano coesistere due correnti, una lombarda-salisburghese, visibile nella lunetta del chiostro novalicense (1130 ca.), e debito verso la coeva cultura milanese e comasca; in questa luce è da leggersi l'evoluzione in senso spaziale e plastico della ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] ripararlo dalla polvere, funzione quest'ultima messa in luce dal Caeremoniale episcoporum Clementis VIII, Innocentii X et posizione più sicura e, almeno in determinate circostanze, visibili ai fedeli. Rispetto agli esempi precedenti il c.-reliquiario ...
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PONTE
V. Galliazzo
Le strutture di attraversamento note con il nome generico di p. possono assumere forme, caratteristiche e aspetti molto diversi tra loro, offrendo la possibilità di essere indagate [...] testata di pietra), superano il fiume; la maggiore, a destra, mostra una luce di ben m 48,7 e appare come la più grande arcata di muratura (uno di essi, con tre arcate a tutto sesto, è ancora visibile fuori città; Procopio, De Aed., V, 5, 14-20) -, ...
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visibilita
viṡibilità s. f. [dal lat. tardo visibilĭtas-atis]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere visibile; la condizione in cui si trova un oggetto che può essere percepito dall’occhio: la v. di una stella;: la v. di un’insegna,...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...