GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] attuale definì per la prima volta sé stesso e vide la luce. Anticipato in modo più che parziale con il breve saggio che superficie, altre volte in profondità, a rendere esplicito e visibile quel che per l'innanzi fosse rimasto chiuso nel segreto ...
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GIOVANNI PAOLO I, papa
Giovanni Vian
Albino Luciani nacque il 17 ott. 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d'Agordo), in provincia di Belluno, da Giovanni Battista e Bortola Tancon. Trascorse i primi [...] che avrebbe dovuto mettere in risalto l'unità visibile della Chiesa cattolica, favorire il superamento delle e quasi naturale a un papa come Gregorio Magno. A questa luce fontale occorre cogliere il senso […] della "grande disciplina" della Chiesa ...
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LEONE IV, papa, santo
Federico Marazzi
Figlio di Radualdo, nacque a Roma nel primo decennio del IX secolo.
Dal nome del padre si potrebbe dedurre l'appartenenza a una famiglia di origine longobarda [...] Viridaria L. IV pose una iscrizione metrica, visibile fino al XV secolo e trascritta in varie sillogi insediamento laziale nel IX secolo, in La storia dell'Alto Medioevo italiano alla luce dell'archeologia, a cura di G. Noyé - R. Francovich, Firenze ...
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Antonioni, Michelangelo
Altiero Scicchitano
Regista cinematografico, nato a Ferrara il 29 settembre 1912. Considerato uno dei massimi autori del dopoguerra, tra difficoltà produttive e malgrado l'incomprensione [...] dal conflitto più o meno dichiarato tra l'ambizione di un tutto visibile e la ricerca di una verità nascosta nelle cose e nei personaggi deciso). Così, la nebbia di Il grido e la luce abbacinante delle Eolie in L'avventura finiscono per inghiottire i ...
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inconscio
Simona Argentieri
La parte della nostra psiche sconosciuta a noi stessi
L'inconscio è la parte della nostra psiche che non raggiunge il livello della coscienza. Al sistema inconscio diede [...] l'immensa parte sommersa, tanto più grande di quella visibile, è la parte inconscia (psicoanalisi).
Freud ritiene che una zona intermedia, per così dire in penombra rispetto alla luce della coscienza.
È dunque opportuno precisare che la parola ...
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GIOTTO di Bondone
Miklos Boskovits
Nacque, secondo la tradizione, a Vespignano del Mugello (oggi frazione di Vicchio, presso Firenze) intorno al 1265. Già i contemporanei riconobbero la sua statura [...] Questi eseguì i disegni preparatori (recentemente tornati alla luce) sulle superfici da affrescare nella quarta e nella Bologna nel 1334; dei dipinti del maestro rimaneva tuttavia traccia visibile ancora alla metà del Cinquecento (Lamo, 1560).
La ...
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DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] vostro ricordarvi di me. Penso alla persona che chiedete come centro visibile del Partito: ma non è facile trovare chi riunisca tutte cosa non è altrimenti documentata e non venne mai alla luce, ma il D. fupoi comunemente chiamato "commissario regio ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] rimasti ammirati dalla precisione dei termini. Essi mettono in luce i due elementi: la divinità eterna del Figlio unigenito divino, poiché quell'annientamento che lo rese - lui l'invisibile - visibile, e per cui volle - lui, il creatore e il padrone ...
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FEDERICO da Montefeltro, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nasce a Gubbio (Perugia) il 7 giugno 1422, frutto, ci si affretta a spiegare, d'una relazione tra il maturo conte di Montefeltro ed Urbino Guidantonio [...] la certezza d'essere incinta; ed il 4 luglio 1425 dà alla luce Raffaello Maria che muore l'indomani. Un parto prematuro, dunque, forse accompagnante lo spartito del libro di musica ben visibile nella parete occidentale, "bella gerit musasque colit ...
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Scienza greco-romana. Tolomeo
Ferruccio Franco Repellini
Tolomeo
L'indagine scientifica
Di Claudio Tolomeo si sono conservate numerose opere, che nel loro insieme coprono un ampio settore dell'enciclopedia [...] cui i raggi del cono si fermano; essi sono i "corpi compatti in luce" (lucida spissa); la compattezza spiega l'arresto e l'essere in luce è l'ulteriore condizione della visibilità. Questa è peraltro la base fisica di un atto, quello visivo, che è ...
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visibilita
viṡibilità s. f. [dal lat. tardo visibilĭtas-atis]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere visibile; la condizione in cui si trova un oggetto che può essere percepito dall’occhio: la v. di una stella;: la v. di un’insegna,...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...