Il fascismo adriatico
Luca Pes
Brescia, ottobre 1937. Giuseppe Lanfranchi stringe la mano a Gabriele D’Annunzio, incontrato per caso in via Zanardelli. Poco più di un mese dopo, gli fa pervenire una [...] il consiglio del Fascio veneziano, presenti Ludovico un giorno troppo presto dimenticato, fu dettoil Boia labbrone, come il più idoneo a reggere le sorti a cura di Stefano Gasparri-Giovanni Levi-Pierandrea Moro, Bologna 1997, pp. 418-431 (pp. ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] si spensero tuttavia quelle esigenze riformatrici di cui si è già detto e che contribuirono alla formazione di nuove istituzioni regolari ‒ la ad abbandonare il Ducato di Milano, dove rientrò Massimiliano Sforza, figlio di LudovicoilMoro. Anche ...
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Il 1848 e dopo
Piero Del Negro
Il caleidoscopio dell'identità di Venezia tra Restaurazione e rivoluzione
"Sarà difficile al futuro storico della rivoluzione", scriveva nel luglio 1848 nel suo diario [...] 'occasione Tommaseo e Manin s'erano detti convinti che in ogni caso la Ludovico Manin erano due, il futuro doge e suo padre, il quale ultimo tuttavia preferiva adoperare il (pp. 41-58), e di Tiberio Moro su La campagna navale della marina sarda in ...
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Il pubblico e il privato. Architettura e committenza a Venezia
Manfredo Tafuri
"Concordia urbis": morfologia urbana e "domus" patrizia
"Libertatem ergo Romanorum felicissima Venetia conservat sine [...] ". Non si tratta, come nelle case Moro o nella Ca' di Dio, di un grande rilievo. Come s'è detto, i garanti dell'architetto per il disegno sangallesco, v. il Taccuino senese, c. 25v: cf. Il taccuino senese di Giuliano da Sangallo, a cura di Ludovico ...
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Il titulus di Costantino
Tra conciliarismo, umanesimo e iconografia
Silvia Ronchey
Mai come nella prima metà del Quattrocento la scissione della Prima e della Seconda Roma, avvenuta dieci secoli prima [...] Margherita Gonzaga collegheranno gli Este a Ludovico Gonzaga, anch’egli legato ai detto che nessuno degli osservatori politici italiani aveva mai pensato che Venezia avrebbe realmente mantenuto il suo impegno. Il dubbio era solo se Cristoforo Moro ...
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MORO, Anton Lazzaro
Calogero Farinella
– Nacque a San Vito del Friuli (oggi San Vito al Tagliamento) il 16 marzo 1687 da Bernardino e da Felicita Mauro, in una famiglia di modeste condizioni.
I primi [...] detto di Portoreale, di cui oggi non si sembra conservarsi altra traccia: il riferimento del titolo al sistema di insegnamento e agli schemi logico-grammaticali praticati in ambito portorealista sembrerebbe testimoniare una vicinanza di MoroLudovico ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] 1499: Luigi XII entra da trionfatore in Milano. LudovicoilMoro si rifugia nel Tirolo, presso l’imperatore Massimiliano, le premesse innovative di inizio secolo si attuarono con G. Carnevali dettoil Piccio, F. Faruffini, T. Cremona, D. Ranzoni e ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] che è la tavola eseguita da L. per la confraternita, che LudovicoilMoro volle per sé e che passò a Luigi XII; l'altra alla tecnico militare; è tuttavia difficile, come s'è già detto, stabilire con certezza quanto si debba originariamente a lui e ...
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. La grandiosa figura del massimo architetto della Rinascenza, di colui che fu giustamente chiamato il rinnovatore dell'architettura italiana e "il più grande inventore di nuove idee architettoniche che [...] , pubblicato dal Perugi, in cui è menzionato ildetto Pascuccio pater Angeli cognomento Bramantis; in un documento attività al servizio della corte ducale, nella ponticella" di LudovicoilMoro e nella pusterla del castello Sforzesco di Milano, nei ...
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Città dell'Emilia, capoluogo di provincia; è d'incerta origine, e il suo nome non è stato identificato con sicurezza con alcuna città esistente al tempo di Roma.
Il nome Ferrara pare, fuor d'ogni dubbio, [...] , Cicognara, il palazzo Estense (oggi Pareschi), il palazzo di LudovicoilMoro, il palazzo Roverella dove il marmo si detto Dielai, eccellente decoratore, Gabriele Capellini (il Calzolaretto) buon figurista, il potente Giuseppe Mazzuoli dettoil ...
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