VERDIZZOTTI, Giovan Mario
Giulio Reichenbach
Artista, poeta e letterato, nato a Venezia nel 1530, di famiglia patrizia, morto ivi nel 1607. Si dedicò dapprima al disegno, e frequentò gli artisti del [...] , pubblicato nel 1607, perché esso ci offre il destro di ricordare che il V., in lettere all'amico Orazio Ariosto, pronipote del gran Ludovico, si vanta (ma a torto) di aver ispirato al Tasso il Rinaldo, e di avergli data l'idea della Gerusalemme ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] nella città padana. Amico di Guarino è anche Ludovico Bevazzano, che riceve in dono da lui un Luigi Balsamo, L'industria tipografico-editoriale nel ducato estense all'epoca dell'Ariosto, in AA.VV., Il Rinascimento nelle corti padane. Società e ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] meglio il passato o il presente? è più grande Tasso o Ariosto? Se nei romanzi eroico-galanti l'eroe o l'eroina città d'un'"aria [...] intieramente salubre ". L'asserisce Ludovico Testi - un carpigiano medico a Venezia contattato da Vallisneri ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] Barozzi il nipote. Ma come? Leggendo Dante, Petrarca, Ariosto, Tasso, Bembo, Baldassar Castiglione, Boccaccio e "il rimario femminile nel Dialogo dell'institution delle donne (Vinegia 1545) di Ludovico Dolce - ove per i "belletti" e gli "odori" ...
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L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] ancora più studiosa e colta non sapeva che l'Ariosto avesse mai fatto Comedie. A l'ora fu che - Field, Pallade Veneta, p. 138.
98. Ibid., p. 140.
99. Cf. Ludovico Zorzi, La crisi del melodramma alla fine dell'età barocca, in L'attore, la commedia ...
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L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] ancora più studiosa e colta non sapeva che l’Ariosto avesse mai fatto Comedie. A l’ora fu che Field, Pallade Veneta, p. 138.
98. Ibid., p. 140.
99. Cf. Ludovico Zorzi, La crisi del melodramma alla fine dell’età barocca, in L’attore, la commedia ...
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La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti e di difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] trattava del procuratore di S. Marco e futuro doge Ludovico Manin (41). È probabile che simili casi fossero (1761) (68), si succedono l'Aminta del Tasso (1762), l'Ariosto (1772-1774), i diciassette volumi del Metastasio (1781-1784), i cinquantasei ...
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Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
Gennaro Sasso
Genesi dell’opera
I Discorsi sono l’opera più importante di M., quella che, raccogliendo insieme tutti i temi del suo pensiero politico, storiografico [...] . In una lettera del 17 dicembre 1517, indirizzata a Ludovico Alamanni, parlò dell’Orlando furioso, disse che il poema solo si lamentò del fatto che, avendo nominati tanti poeti, l’Ariosto non avesse pensato di citare anche lui, che era stato lasciato ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] l'assetto sociale e culturale della loro Italia, l'Italia di Ariosto e di Machiavelli. Di questo mutato panorama politico e religioso non la Lombardia degli anni tempestosi successi alla caduta di Ludovico il Moro è la terra della giovinezza di ...
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Teofilo Folengo: Opere
Carlo Cordié
Nel gennaio 1517 usciva, a Venezia, un volumetto in latino maccheronico, in versi e in prosa, sotto lo pseudonimo di Merlin Cocaio, poeta mantovano. Aveva titolo [...] àmbito: non si potrebbero staccare così come non è separabile l'Ariosto dalla Corte di Ferrara. E non v'è dubbio che i di Teofilo in esilio. Morivano i più cari: il disgraziato Ludovico, quasi insieme padre e madre, forse qualcun altro dei fratelli; ...
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conversevole
conversévole agg. [der. di conversare2], letter. – 1. Che sta volentieri in conversazione, socievole: a voler esser trattabili e c., ti bisogna fuggir la ritrosia (Leopardi). 2. Che parla o scrive col tono e lo stile proprio della...