Musicista, nato ad Aversa (Napoli), il 17 dicembre 1749, da Francesco Cimarosa, muratore, e da Anna di Francesco, lavandaia. Rimasto orfano del padre a sette anni, fu accolto, nel '61, come figliolo, nel [...] gli Orazi ed i Curiazi, melodramma disugualissimo. Instaurata la repubblica partenopea, il C. musicò una poesia di LuigiRossi, giovine avvocato e patriota, poi giustiziato dai Borboni nel dicembre del 1799; tale inno patriottico fu eseguito dagli ...
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MARCHESI, Pompeo
Palma Bucarelli
Scultore, nato a Saltrio (Como) l'11 agosto 1789, morto in Milano il 7 febbraio 1858. Fratello maggiore di Luigi, anche lui scultore, studiò in Roma ispirandosi al classicismo [...] statue, l'Equità e la Concordia, sulla Porta Orientale, l'Amicizia piangente, bassorilievo per la tomba del pittore LuigiRossi, un colossale gruppo in marmo nell'ospedale dei Fatebenefratelli. Lavorò a lungo per la facciata del duomo milanese, dove ...
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(A. T., 44; fiamm. België; fr. Belgique).
Sommario. - Geografia: Nome ed estensione (p. 505); Geologia e morfologia (p. 505); Clima (p. 507); Idrografia (p. 507); Flora (p. 508); Suddivisioni naturali [...] erano ignorate e incomprese) le cantate di J.S. Bach e le opere vocali dei grandi maestri italiani del sec. XVII: Carissimi, LuigiRossi e Scarlatti, del quale egli pubblicò le opere. Il Gevaert fu anche il primo, in Europa, a dare impulso a regolari ...
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ORCHESTRA (ὀρχήστρα, da ὀρχέομαι "danzo")
Alfredo CASELLA
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Nel teatro greco è lo spazio riservato all'azione del coro: è pertanto di forma circolare, non lastricato, e porta nel centro l'altare di [...] Roma e Venezia poi, dell'opera in musica per merito di I. Peri, G. Caccini, E. del Cavaliere, C. Monteverdi, LuigiRossi, G. Carissimi, P. F. Cavalli, ecc.; diffusione dell'opera in tutta Italia e fuori: Francia, Inghilterra, Germania, ecc.: periodo ...
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Composizione vocale-strumentale, intesa di solito all'espressione di più momenti spirituali e assai varia nelle forme secondo la scuola e soprattutto secondo i generi: da camera e da chiesa. - La cantata [...] e Antonio Cesti dànno grande impulso alla cantata, la quale con essi giunge a grande eccellenza come forma d'arte. LuigiRossi (1598-1653) fu l'artista che forse più d'ogni altro sentì corrispondere la cantata al suo temperamento di musicista. Nella ...
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. Come termine musicale la parola aria ha due diversi significati fondamentali, entrambi correnti tanto nell'uso antico quanto nel moderno. In primo luogo, in senso figurato somigliante a quello di motivo, [...] musiche da camera nelle arie di Domenico Belli, che sono del 1616, e poi, sistematicamente adottato, in quelle numerosissime di LuigiRossi, morto nel 1653. A tale data Cavalli e Carissimi avevano ancora innanzi a sé venti anni di vita per produrne ...
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. Non appena gli Austriaci rioccuparono, nel 1815, la Lombardia, il governatore maresciallo di Bellegarde - o di propria iniziativa, o consigliato da altri - ordinò la pubblicazione di una rivista che [...] o notevoli collaboratori della Biblioteca convien ricordare, per la parte letteraria e storica, Giovanni Gherardini, LuigiRossi, Giuseppe Compagnoni, Giuseppe Carpani, Alberto Nota, Francesco Ambrosoli, e per la parte scientifica Domenico Scinà ...
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Celebre contrabbassista e compositore, nato a Crema il 22 dicembre 1821, morto a Parma il 7 luglio 1889. A quattordici anni fu ammesso nel conservatorio di Milano ed ebbe a maestri, per il contrabbasso, [...] il celebre LuigiRossi, e, per la composizione, il Piantanida, il Ray, il Basili, il Vaccai. Dopo tre anni si recò in America, dove diede concerti insieme col violinista Arditi. L'abilità prodigiosa del Bottesini quale contrabbassista gli aprì la ...
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Industria enologica italiana, fondata nel 1863 a Torino, dove ha tuttora la sede sociale, con la denominazione di Martini, Sola e Co. (poi divenuta M. e R. nel 1870, con l’ingresso nella compagine societaria [...] del conte LuigiRossi di Montelera, enologo ed erborista). L’artefice dell’affermazione della società fu Alessandro Martini (Firenze società proseguì, dal 1900, a opera dei tre figli di Rossi di Montelera: Teofilo, Enrico ed Ernesto e poi dei loro ...
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Musicista, nato a Crema il 14 febbraio 1602, morto a Venezia il 14 gennaio 1676. Figlio di un musicista, Giovan Battista formatosi nell'orbita della scuola veneziana allora dominante nell'Italia settentrionale [...] C., dal Giasone in poi, era degno del successore di Claudio Monteverdi. Quando, nel 1660, si preparano a Parigi le nozze di Luigi XIV con l'Infanta di Spagna, il C. è chiamato ad allestire, a maggiore solennità, un'opera sua (Serse, cui collaborò per ...
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confit s. m. inv. Tecnica di conservazione consistente nel coprire il cibo cotto con il grasso di cottura | Tecnica di cottura prolungata, a bassa temperatura, che prevede l’immersione del cibo nel grasso di cottura, al fine di preservarne le...
discussant s. m. e f. Chi affianca un relatore (o è chiamato a commentarne la relazione) o chi ha il compito di presiedere un dibattito, nell’àmbito di una conferenza, un convegno, un seminario e sim. ◆ Dibattito sul tema Il ruolo della magistratura...