BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] funzionale all'esercizio del culto, non di rado oggetto di offerta da parte di sovrani o pontefici, frequenti marchio con la týche di Costantinopoli e dall'indicazione stessa della città quale luogodi esecuzione.Maggiore fortuna parrebbe ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio diculto e l'organismo residenziale, fornito [...] fosse condizionata in special modo dalle caratteristiche del luogo, ne sono state individuate almeno cinque tipologie, con alcune varianti, determinate dalla posizione dei c. in rapporto all'edificio diculto (Aniel, 1983, tav. V).P.F. Pistilli
Bibl ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] dell'area destinata al culto, insistendo sulla struttura del cardine romano. Nel 517 è documentata l'esistenza di uno scriptorium.I dati degli scavi hanno dimostrato l'errore della tradizione che, identificando i luoghidi sepoltura dei vescovi come ...
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PIEMONTE
M.L. Gavazzoli Tomea
(Pedemontium, Pedemontis, Piemont nei docc. medievali)
Regione dell'Italia settentrionale i cui confini amministrativi odierni, che corrispondono per grandi linee a quelli [...] Ottocento. Artisti, committenti, cantieri, Torino 1980; M. Di Giovanni, Gli edifici diculto dell'XI e XII secolo. La collina, il G. Sergi, Le città come luoghidi continuità del potere. Le aree delle marche di Ivrea e Torino, in Piemonte medievale ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] .L'interesse di Carlo Magno per le pratiche termali e i b. è documentabile già nella scelta del luogodi Aquisgrana per In ogni caso è certo che la necessità di compiere le abluzioni richieste dal culto islamico estese l'uso del b. pubblico a ...
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PUGLIA
P. Belli D'elia
Regione dell'Italia meridionale, confinante a N con il Molise, a O con la Campania e la Basilicata, bagnata a E, S e S-O dal mar Adriatico e dal mar Ionio.
La P. corrisponde grosso [...] al 1034, Bari 1994b; Culto e insediamenti micaelici nell'Italia meridionale fra Tarda Antichità e Medioevo, "Atti del Convegno internazionale, Monte Sant'Angelo 1992", a cura di C. Carletti, G. Otranto, Bari 1994; M. Trotta, I luoghi del ''Liber de ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] Nicomaci e alcuni degli argenti citati (in primo luogo il piatto di Parabiago e il tesoro dell'Esquilino) sono gli nel periodo fra Giustiniano e l'iconoclastia, in id., Il culto delle immagini. L'arte bizantina dal cristianesimo delle origini all' ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] conti normanni è piuttosto legata la costruzione di edifici diculto, in ispecie monasteri: per es. a Goffredo di Conversano S. Maria a Nardò, S. spaziale di ascendenza greca e con i suoi mosaici bizantini è il luogo della cultura greca di Ruggero, ...
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CIVIDALE
M.A. San Mauro
(lat. Forum Iulii; Civitas Austriae, Civitatum nei docc. medievali; od. Cividale del Friuli)
Centro del Friuli di origine preromana, sorto sulla riva destra del Natisone nell'omonima [...] il duomo attuale, e probabilmente sul luogodi un tempio romano. In virtù della legislazione di Teodosio I, questo può essersi verificato tessuto urbano. Gli episodi più rilevanti di edilizia civile e diculto sono connessi al nuovo assetto politico e ...
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GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] divenne così luogodi inumazione per diversi membri della famiglia comitale. Il rinnovamento comportò anche l'avvio di un'ampia -775), riguardante alcune immagini e il cultodi rappresentazioni di Cristo e di santi, che probabilmente si riferivano a ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...