Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] rapidamente condurre a termine l’impresa unitaria, dando luogo a una stagione inedita, in cui la nuova passione nazionale: la dimensione etica dello Stato, il culto della libertà di pensiero, l’esaltazione dell’unità raggiunta attraverso il ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Terzo degli otto figli maschi - dei quali, peraltro, almeno due morirono in tenerissima età - di Giuseppe di Benedetto e di Maria di Dionigi Contarini, nacque a Venezia [...] in alcuni arzeri" nel "luogo detto Bagnacavalla"), è fautore, a Barcellona. Qui, il 12, c'è l'udienza di Filippo III cui il D., col collega, porge le e ... Padova, II, Padova 1966, pp. 162, 308; Culto dei santi a Venezia, Venezia 1 965, p. 303; M ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] vera purificazione non ha luogo attraverso di esse16. Ben diverse sono le virtù «superiori»17, di tipo teoretico e contemplativo 351-441. È possibile che Porfirio abbia dedicato anche un’opera al culto solare, cfr. ivi, pp. 477-478. Il dibattito sul ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] soprattutto urbani, e per il dispiegamento di attività non strettamente legate al culto, come ad esempio quelle connesse con semplice, spontaneo, se si vuole grezzo, commento di un ecclesiastico del luogo, sono leggibili, in filigrana, i motivi dell ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] a un fiume, era un oceano di gente quello che si poteva vedere riunito in questo luogo, un oceano in cui confluivano i sforzi di rigenerare il paganesimo agonizzante, tenta di far sì che i sacerdoti dei culti tradizionali imitino i modi di vivere ...
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Voltaire e gli illuministi francesi
Heinrich Schlange-Schöningen
Costantino fu per molto tempo venerato come il liberatore della Chiesa perseguitata e come il primo imperatore cristiano, ma nell’Illuminismo [...] trompera pas»15. In secondo luogo, per Voltaire, anche il racconto della battaglia sul ponte Milvio da parte di Eusebio non è credibile, perché virtù dei popoli non dipendono dalla religione e dal culto, ma dalla legislatura, e così anche il primo ...
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La storiografia anglofona su Costantino nel XX secolo: linee di sviluppo
Francesco Ziosi
Molte tra le pagine migliori della storiografia del Novecento sul Tardoantico sono scritte in inglese. Questo [...] di Jones si caratterizza in primo luogo per l’impulsività e l’approssimazione. Questo si evince, di volta culti urbani e pratiche religiose soprattutto militari, romani e barbari. In quest’ottica, il cristianesimo, lungi dall’essere una sorta di ...
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GIOVIO, Paolo
T. C. Price Zimmermann
– Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito è il 21 apr. 1483, sebbene [...] culto della stessa personalità umana. In mancanza di un modello teorico che desse conto della personalità umana al di S. Della Torre, Note per l'iconografia di Plinio il Vecchio, in Plinio, i suoi luoghi, il suo tempo, a cura della Società ...
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Il potere di Costantino
Dimensioni e limiti del potere imperiale
Averil Cameron
Non vi è un solo modo di interpretare il regno di Costantino, la sua personalità e i suoi obiettivi. Le contraddizioni [...] abbia promulgato una legge simile senza per questo tentare di vietare il culto pagano in quanto tale. In ogni caso, ciò clero cristiano e la costruzione e dotazione di chiese spettacolari in luoghi strategici, tra cui la Terrasanta, posero ...
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Il concilio
Manlio Simonetti
Col nome di concilio, o sinodo, s’intende, nella Chiesa antica, un’assemblea di vescovi riuniti per discutere di questioni importanti che trascendevano l’autorità dei singoli [...] L’imperatore ne dispone l’esilio in un luogo imprecisato.
Per concludere, è bene ripercorrere rapidamente di tempo posteriore al provvedimento dell’imperatore Gallieno che rendeva lecito il culto della religione cristiana. Sulla vicenda di Paolo di ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...