Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gian Domenico Romagnosi
Carla De Pascale
Fu lo stesso Romagnosi a definire la propria riflessione matura una «civile filosofia», entro la quale si individuano i due temi principali della ‘Costituzione’ [...] applicò. L’intento sistematizzante è ben rilevabile nell’ordinamento more geometrico, che caratterizza sia questo scritto sia l’opera di un società. Qui due osservazioni si impongono: in primo luogo, va posto in evidenza come il significato di ‘ ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...] scienze classiche (matematica, astronomia, ottica geometrica, statica, studio geometrico del moto) si erano poi sviluppati nuovi borghese e su un pensiero magico che avrebbe dato luogo ad un’alternativa al disseccato razionalismo […] Le posizioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giambattista Vico
David Armando
Manuela Sanna
All’interno di un itinerario fra i più significativi nella tradizione filosofica dell’Italia moderna Vico, recuperando il valore creativo e conoscitivo [...] ne aveva abbozzato l’idea, conferendo al metodo geometrico la capacità intrinseca di produrre il suo stesso oggetto riscontrabili, poste certe condizioni, in ogni tempo e in ogni luogo, come mostra l’esempio del Giappone. Il ricorso della «barbarie ...
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BORROMINI (Boromino, Bormino, Bromino, Brumino), Francesco
Nino Carboneri
Figlio di Giov. Domenico di Giov. Pietro Castelli e di Anastasia Garvo (Garovo), nacque a Bissone, sul lago di Lugano, il 27 [...] travolgono qualsiasi remora combinatoria e danno luogo a un capolavoro assolutamente inedito, ediz., con introd. di P. Bianconi, Lugano 1967); L. Benevolo, Il tema geometrico di S. Ivo..., in Quaderni dell'Ist. di st. dell'architettura dell'univ. ...
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COSIMO II de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze il 12 maggio 1590 da Ferdinando I granduca di Toscana e da Cristina figlia di Carlo III duca di Lorena. Ricevette, soprattutto [...] il Galilei dedicò nel 1606 Le operazioni del compasso geometrico et militare, dopo averlo già addestrato nel corso con questo obiettivo; ma essa in effetti non ebbe mai luogo, bloccata dalle esitazioni congiunte del granduca e dell'emiro, che ...
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GRECO, Emilio
Carlo Pirovano
Figlio di Giuseppe e di Domenica Sambuco nacque a Catania l'11 ott. 1913.
Le scarne notizie sugli anni di formazione del G. ci riportano a un contesto di dignitosa povertà [...] reinvenzione della natura, madre-grembo primordiale, ma anche luogo ideale di fantasmi animati in un bosco magico nel rettangolare, nella cui cornice ideale esse si contrappongono in complesse geometrie di vuoti e di pieni (nelle scene di Giustina e ...
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Scienza greco-romana. Diofanto di Alessandria
Roshdi Rashed
Diofanto di Alessandria
Nel corso degli ultimi decenni la nostra conoscenza dell’opera di Diofanto di Alessandria è cambiata in maniera considerevole, [...] per attribuire a Ipazia un commento di Diofanto, dando luogo a una leggenda che ha messo fuori strada molte i metodi e gli algoritmi senza però attribuirvi i significati geometrici che hanno attualmente. Quest’ultima posizione ci sembra la ...
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ALBINI, Franco
Manuela Morresi
Figlio di Baldassarre e di Corinna Toniolo, nacque a Robbiate (Como), il 17 ott. 1905. Trasferitosi a Milano con la famiglia, frequentò la sezione di architettura del [...] grandi finestre, la scala esterna è scomparsa, e in luogo del parcheggio un alto cornicione conclude l'edificio -, e dalla ricerca delle molteplici possibilità insite in uno schema geometrico ha origine il progetto di case per appartamenti in via ...
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FABIANI, Massimiliano (Max)
Maristella Casciato
Nacque a Kobdilj (Cobidil, ora in Slovenia) presso San Daniele del Carso il 29 apr. 1865, da una famiglia numerosissima: undicesimo dei quattordici figli [...] costume tedesca, ma la particolare collocazione geografica del luogo d'origine fece sì che l'ambiente familiare fosse altro, con la sua singolare pianta a omega, stabilisce un geometrico colloquio di assi visuali con il prospiciente edificio di G. ...
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ARNOLFO di Cambio
Stefano Bottari
Figlio di Cambio, nacque a Colle di Valdelsa nel 1245 circa. È insieme con Lapo, fra gli allievi di Nicola Pisano che dovevano collaborare col maestro nell'esecuzione [...] .) e particolarmente quelli con le forme spaziose, geometricamente misurate dell'architettura cisterciense, dall'altro la più del Salmi (scritti citati). Passando alle opere bisogna in primo luogo accennare alla presenza di A. nella chiesa di S. Croce ...
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geometrico
geomètrico agg. [dal lat. geometrĭcus, gr. γεωμετρικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Della geometria, relativo alla geometria: figura g.; problema, calcolo, metodo g.; media g.; strumenti g.; disegno g., luogo g., progressione g. (per...
luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...