VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] notevole di specie.
Fauna. - La Venezia Tridentina aveva un tempo notevoli rappresentanti della grande fauna alpina. Tra essi il lupo, la lince e il gatto selvatico sono scomparsi, al pari del cervo, salvo forse qualche esemplare sporadico; l'orso ...
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Con il termine anacoluto (dal lat. tardo anacoluthon, gr. anakólouthon (skhēma), composto da an- privativo e akólouthos «seguace») si indica generalmente la frattura di una sequenza sintattica mediante [...] caratteristica dell’anacoluto, quella di essere ricorrente nei ➔ proverbi, che spesso cristallizzano un detto popolare:
(21) chi pecora si fa, il lupo se lo mangia
(22) chi s’aiuta, iddio l’aiuta
(23) chi le tocca son sue
In generale, e come si nota ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] è assorbito dal genitivo, ma nei temi in o il genitivo è formato secondo l’antico ablativo (vĭl’ka «del lupo», corrispondente a un ablativo sanscrito); la desinenza dello strumentale, e del dativo duale e plurale, presenta una formante iniziale m ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] rj] > [j] (per es., area > aia, -ariu > -aio); l’uscita in -o delle desinenze latine -ŭ e -ō (lat. lupu > lupo come quando > quando); la dittongazione delle vocali brevi latine ĕ e ŏ in sillaba tonica aperta in [jɛ] e [wɔ] (ma cfr. § 3 ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] della fauna scandinava, l’orso e la lince, protetti per legge, sono ormai rifugiati nel fitto delle foreste del N, come il lupo (che però è quasi estinto). Molto diffusi le alci (presenti in tutta l’area centro-settentrionale), i tassi, le volpi, le ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] che questa forma fondamentale, non ulteriormente analizzata, subisce nella flessione o nella derivazione (per es., in lat., lupus «lupo», nom. sing., è il casus rectus, o forma base: tutti gli altri casi, sono deviazioni o trasformazioni, cioè ...
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Le locuzioni preposizionali sono combinazioni fisse di due o più parole (come davanti a, invece di, di fronte a, a causa di, da parte di, in relazione a, conformemente a) che costituiscono unità polirematiche [...] posizione delle parti del corpo (negli esempi seguenti traducibili con le preposizioni improprie dietro e sotto):
(21) Lupo è oramai alle spalle della sentinella (Calvino 1993: 46)
(22) Scivolano le didascalie in italiano, maledettamente piccole ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] ), il genere del nome può essere determinato dall’identità sessuale del referente (cugino / cugina, attore / attrice, ma guardia; lupo / lupa, leone / leonessa, ma giraffa; per i rapporti fra genere grammaticale nei nomi e genere sessuale, ➔ genere e ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] spirante di /-k-/, /-t-/ e /-p-/ tra vocali (a Firenze [la ˈχaza] «la casa», [anˈdaθo] «andato», [ilˈluϕo] «il lupo»);
(g) la sostituzione della prima persona plurale del presente indicativo con il costrutto si + terza persona sing. (noi si va a Roma ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] non è uno strumento per distribuire la verità, ma per ritardarne l’apparizione? (Eco, Il nome della rosa, p. 289)
(40) ... un lupo sperso e digiuno che cerca in un covo estraneo qualche materia da sfamarsi (Morante, La storia, p. 65)
Tra l’infinito e ...
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lupo
s. m. (f. -a) [lat. lŭpus, con svolgimento fonetico non del tutto chiaro (di fronte alle forme con -ó- ant. o dialettali: cfr. umbro lópo, tosc. ant. lóbo, ven. lóvo), forse per influsso di dialetti merid.]. – 1. a. Carnivoro della famiglia...
lupo-viscerite
s. f. [comp. di lupus e visceri, col suff. medico -ite]. – In medicina, varietà di lupus eritematoso disseminato, a decorso acuto e con compromissione degli organi interni (rene, cuore, sistema nervoso, ecc.), o delle articolazioni.