Protestantesimo. La Riforma
Gianni Long
Gli inizi della Riforma
La Riforma protestante fu l’avvenimento più importante del 16° sec. e si fa risalire all’affissione delle celebri tesi di Lutero nel 1517. [...] provvisori, come il famoso interim di Augusta («cuius regio eius et religio», che per altro riguardava solo cattolici e luterani) o i simili accordi ricercati precariamente in Francia e anche in Piemonte. Ma in Paesi con pluralità di confessioni ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] Dopo un nuovo soggiorno a Orléans e a Noyon, tornato a Parigi (1533), C. maturò la decisione di unirsi apertamente ai luterani e poco dopo, fatto proclamare da N. Cop, nel consueto discorso inaugurale alla Sorbona, da lui redatto, il principio della ...
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Complesso degli atteggiamenti di disaccordo e di critica nei confronti del sistema politico vigente in un determinato paese, oppure verso specifiche istituzioni e organizzazioni politiche, sociali, religiose. [...]
In Polonia, a partire dalla dieta del 1573, che stabilì un regime di tolleranza religiosa, si chiamarono dissidentes i luterani, i calvinisti, i sociniani e gli orientali scismatici. Nella dieta del 1767-68 furono poste limitazioni alla loro piena ...
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Di un ramo laterale (Freiberg 1526 - Dresda 1586) della linea Albertina della casa di Sassonia, dopo aver rinunciato in favore del fratello Maurizio ai suoi diritti, si recò alla corte degli Asburgo. Tornato [...] del 1555. Fronteggiò validamente un tentativo di riscossa della linea ernestina da parte di Giovanni Federico sollecitato dai luterani scontenti della sua remissività e delle sue relazioni con i calvinisti. Introdusse nel suo stato varie riforme ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] volgare del Nuovo e del Vecchio Testamento, apparse a Venezia rispettivamente nel 1530 e 1532. In Francia le idee luterane si inserirono nel più ampio movimento spirituale che vagheggiava il ritorno alla purezza evangelica e che aveva nel cosiddetto ...
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sacco di Roma
Il s. di R. fu conseguenza della decisione di papa Clemente VII di promuovere nel maggio 1526 una lega antiasburgica, detta di Cognac. Alla lega aderivano, oltre al re di Francia, i principali [...] , iniziò il 6 maggio 1527 e ne furono protagonisti, a fianco delle truppe spagnole, i lanzichenecchi tedeschi, in gran parte luterani. Rinchiuso nella fortezza, Clemente VII, il 26 nov., firmò un accordo, che lo reintegrava nel controllo dello Stato ...
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Augusto I
Elettore di Sassonia (Freiberg 1526-Dresda 1586). Di un ramo laterale della linea Albertina della casa di Sassonia, dopo aver rinunciato in favore del fratello Maurizio ai suoi diritti si [...] del 1555. Fronteggiò validamente un tentativo di riscossa della linea ernestina da parte di Giovanni Federico, sollecitato dai luterani scontenti della sua remissività e delle sue relazioni con i calvinisti. Introdusse nel suo Stato varie riforme ...
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Stato insulare nell’Atlantico settentrionale, tra 63°24′ lat. N e il Circolo Polare, e fra 13°30′ e 24°25′ long. O. Dista oltre 800 km dalle coste settentrionali della Scozia e un migliaio di km da quelle [...] alla Norvegia e il patto d’unione di Kalmar (1397), l’I. si impoverì sempre più. Durante la Riforma, cattolici e luterani si combatterono a lungo (1539-51) e i secondi prevalsero con l’appoggio del re di Danimarca. Nel 1662 gli Islandesi prestarono ...
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FARNESE, Alessandro
Stefano Andretta
Nacque a Valentano (od. prov. di Viterbo) il 7 ott. 1520 da Pierluigi e Girolama Orsini del ramo di Pitigliano.
La sua infanzia e prima adolescenza appartengono [...] l'imperatore rispose con una lezione di cautela politica ricordando al legato il rischio di una saldatura tra Enrico VIII e i luterani. In un contesto molto vago e informale maturò nel papa, all'annuncio della volontà di Carlo V d'incontrarsi nel suo ...
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Vestfalia, Paci di
Trattati che nel 1648 posero fine alla guerra dei Trent’anni. La gestazione delle paci, preceduta da diversi tentativi precedenti, iniziò nel 1644, con una doppia trattativa: le delegazioni [...] in tal modo, il numero degli elettori saliva a 8, divisi tra 5 laici e 3 ecclesiastici (5 cattolici, 2 luterani e 1 calvinista). Numerose furono le modifiche territoriali definite dai trattati: tra le altre, la Baviera acquisì parte del Palatinato ...
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evangelico
evangèlico agg. [dal lat. tardo evangelĭcus, gr. εὐαγγελικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Del Vangelo, o desunto dal Vangelo: la dottrina e.; racconto e.; parabole evangeliche. b. Prescritto dal Vangelo, conforme allo spirito di esso...
ubiquitario
ubiquitàrio s. m. (f. -a) e agg. [der. del lat. ubīque «in ogni luogo»; cfr. ubiquità]. – 1. Chi aderiva all’orientamento prevalente nella Chiesa luterana e sosteneva, in polemica con i calvinisti e con i luterani dissenzienti,...