Poeta e cabalista ebreo (Amsterdam 1625 - Mantova 1697). Allievo di Saul Levi Morteira e seguace di Spinoza, completò gli studî a Poznań (Polonia); fu rabbino a Venezia e (1673) a Mantova. Scrisse il primo [...] Yĕsōdōlām "Il fondamento dell'universo"); Iggĕrot hā-Remez ("Le lettere di ReMeZ"; ReMeZ sono le iniziali del suo nome Rabbī Mōsheh Zākūt), opera di contenuto cabalistico contenente fra l'altro un poema di 1000 versi (Elef alpīm "1000 alef"). Scrisse ...
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MOSÈ (Mosheh) da Rieti
Umberto Cassuto
Poeta ebreo, nato a Rieti nel 1388, vissuto poi a Perugia, a Narni, e finalmente a Roma, dove fu rabbino della comunità ebraica e medico di Pio II.
Scrisse in [...] ebraico un poema in terzine, descrivente, a imitazione della Divina Commedia, una visione d'oltretomba e intitolato Miqdash Mĕ‛at (Il piccolo santuario; cfr. Ezechiele, XI, 16). Il poema, rimasto incompiuto, ...
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JEHUDÀ da Roma (Giuda Romano, Leone de sere Daniele, Leone messer Daniel, Leone Romano, Leuccio de Moises, Leuccio de ser Daniel, Lionello, Yehudah Gur-Aryeh, Yehudah ben Mošeh ben Dani'el ben Mošeh ben [...] . Atti dell'VIII Settimana di studi, Roma… 1991, a cura di F. Vattioni, II, Roma 1993, pp. 1083-1095; Id., Yehudah b. Mosheh Romano traduttore di Alberto Magno (commento al De anima III, II, 16), in Henoch, XV (1993), pp. 65-91; G. Sermoneta, The ...
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GIOVANNI da Capua (Iohannes de Campana, de Campania, de Capua)
Mauro Zonta
Ebreo convertito al cristianesimo, attivo intorno al 1300 a Roma come traduttore in latino. Di G. non si conosce il nome ebraico [...] "in papali archivo" insieme con gli altri libri di medicina, e venne condotta probabilmente sulla scorta della versione ebraica di Mosheh ibn Tibbon (datata 1244), anche se si presenta in alcuni punti più prossima di quest'ultima al testo originale ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] 11° sec. Shĕmū’ēl ha-Nāgīd e Shĕlōmōh b. Gĕbīrōl, insigne tanto nella poesia profana quanto in quella religiosa; nel 12° Mōsheh b. ῾Ezrā di Granata e Yĕhūdāh ha-Lēwī di Toledo, Yĕhūdāh al-Ḥărīzī), di scrittori di prosa ornata, maḥbārōt (arabo maqāmāt ...
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