Diacono (m. Roma 795), di nobile famiglia romana, fu consacrato papa il 9 febbraio 772. Avverso ai Longobardi, A. si sbarazzò abilmente del capo della fazione longobardica in Roma, Paolo Afiarta. Stornò [...] così il dominio pontificio, su cui il re franco, per il titolo di Patricius Romanorum, ebbe però un diritto di tutela. In Oriente A. protesse l'imperatrice Irene nella sua lotta per il ripristino del culto delle immagini; inviò legati al II Concilio ...
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Regista e attore cinematografico italiano (Genova 1914 - Roma 1974). Nell'immediato dopoguerra fece proprie alcune istanze del neorealismo, o con storie a forti tinte e di presa popolare (Il testimone, [...] in Gioventù in superficie di Signore e signori (1965), o il piatto ritratto dell'Immorale (1967), l'impegno civile sembra naufragato nel qualunquismo di Serafino (1968) e Le castagne sono buone (1970). Il suo ultimo film è Alfredo Alfredo (1972); a M ...
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Lamberto Scannabecchi (n. Fagnano, Imola - m. 1130), entrato nella vita ecclesiastica ben presto divenne cardinale vescovo di Ostia, grazie alla benevolenza di Pasquale II; partecipò poi ai negoziati per [...] a riconoscere duca di Puglia e Calabria Ruggero II (1128), pur avendolo precedentemente scomunicato. Gli ultimi tempi di O. furono turbati da gravi lotte in Roma, foriere dello scisma del 1130. Di fronte a questi contrasti il papa preferì ritirarsi ...
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Romano (m. Roma 872), cardinale prete del titolo di S. Marco (842), fu consacrato il 14 dic. 867. Seguì le direttive di Niccolò I, conservando nell'ufficio di cancelliere Anastasio Bibliotecario, e agendo [...] , ed evangelizzata invece da missionarî di Roma. A. accolse a Roma Cirillo e Metodio (più tardi santificati) e dopo la morte del primo consacrò Metodio arcivescovo di Pannonia con facoltà di organizzare quella Chiesa. Venne sepolto in Vaticano. ...
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Successore (m. Roma 824) di Stefano IV, divenne pontefice romano nell'817. Ottenne da Ludovico il Pio un diploma di conferma delle concessioni e dei privilegi già elargiti dai predecessori (Pactum Ludovicianum) [...] importanti lavori in chiese romane (S. Pietro, ecc.). In particolare ricostruì e ornò di mosaici S. Prassede e S. Maria in Domnica. I scuola romana, diversa dalle contemporanee scuole carolinge; in essa taluno riconosce apporti siriaci e palestinesi. ...
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Vescovo di Porto (n. 816 circa - m. 896), stimato da Niccolò I e Adriano II, che si servirono di lui per convertire i Bulgari. Caduto in disgrazia sotto Giovanni VIII, fu costretto a fuggire da Roma e [...] (878). Reintegrato da Martino I, ed eletto pontefice il 6 ott. 891, continuò accanitamente la lotta contro Fozio. Chiamò in Italia Arnolfo re di Germania e lo incoronò imperatore contro Lamberto di Spoleto. Perciò, dopo la sua morte, gli Spoletani ...
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Teofilatto (m. 9 apr. 1024), figlio di Gregorio di Tuscolo, fu consacrato forse il 20 aprile 1012. Incoronò in Roma (14 febbr. 1014) Enrico II, che in compenso lo riconobbe come legittimo di contro all'antipapa [...] (Gregorio) voluto dai Crescenzî. Favorì l'indipendenza dei monasteri, appoggiandoli contro i vescovi e la nobiltà; alleatosi con Pisa e Genova, respinse i Saraceni comandati da al-Mugiāhid (1016). Dopo ...
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Giovanni Caetani o di Gaeta (m. Cluny 1119); monaco di Montecassino, poi cardinale, successe a Pasquale II il 24 genn. 1118. Fu consacrato a Gaeta, il 10 marzo 1118, essendo fuggito da Roma per le violenze [...] V, che gli contrappose l'antipapa Gregorio VIII. Rientrato a Roma, se ne allontanò nuovamente in seguito a una sommossa dei nobili romani; portatosi per mare in Francia, vi tenne un concilio a Vienne nel gennaio 1119. Ammalatosi, morì a Cluny, e ...
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Romano (m. 590). Eletto nel 579 durante il periodo burrascoso di assestamento in Italia dei Longobardi, contro i quali cercò aiuto presso i Franchi (580) e presso l'imperatore bizantino (584), tentò la [...] composizione dello scisma di Aquileia, iniziatosi con Pelagio I. Tra le sue lettere, importante quella che vuole spiegare l'atteggiamento di Vigilio e Pelagio I nella controversia dei Tre capitoli. Durante ...
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Romano (m. il 1º marzo 492), forse della gens Anicia, cui apparterrà Gregorio I, successe a Simplicio il 13 marzo 483. Contrario ad Acacio, patriarca di Costantinopoli, fautore del monofisismo, lo colpì [...] di scomunica, mettendosi in conflitto aperto con l'imperatore Zenone. Festa, 1 marzo. ...
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m, M
(èmme) s. f. o m. – Dodicesima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta, in italiano come in altre lingue, un unico fonema, la nasale bilabiale sonora: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come p,...