VETTORI, Paolo
Marcello Simonetta
– Nacque a Firenze il 7 ottobre 1477 da Piero e da Caterina Rucellai, sorella del ricco Bernardo, ed ebbe due fratelli, Giovanni e Francesco (v. la voce in questo Dizionario).
Della [...] fussi giovane si trovò di gran iuditio e seppe sempre beniximo dissimulare» (p. 332), ma anche Vettori era andato a scuola da Machiavelli, e i due uomini s’intesero alla perfezione.
Vettori era sicuramente presente all’incontro fra il papa e il re a ...
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cancelleria della Repubblica fiorentina
Francesca Klein
Con il termine onnicomprensivo di cancelleria della Repubblica fiorentina si suole definire in genere (a partire dagli studi di Demetrio Marzi [...] di pensiero e originalità sino ad allora sconosciute: basti pensare alla nota lettera (ai Dieci) inviata già nel 21 novembre 1500 (BNCF, Carte Machiavelli I, 17 = LCSG, 1° t., pp. 519-26).
Un ulteriore margine di manovra si aprì a M. con l’avvento al ...
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scritti militari minori
Lorenzo Tanzini
Gran parte degli s. m. m. si collocano nella congiuntura storica tra il 1506 e la fine della carriera politica di M., ovvero tra la promulgazione dell’Ordinanza [...] .-J. Marchand, D. Fachard, G. Masi, Roma 2001a, pp. IX-XV; J.-J. Marchand, introduzione a Scritti politici minori, in N. Machiavelli, L’Arte della guerra. Scritti politici minori, a cura di J.-J. Marchand, D. Fachard, G. Masi, Roma 2001b, pp. 399-417 ...
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Berlin, Isaiah
Stefano De Luca
Filosofo e storico delle idee inglese, di famiglia ebraica di origine lettone, nato nel 1909 a Riga e cresciuto a Pietrogrado, B. si trasferì in Inghilterra nel 1921 e [...] malvagi e che in effetti M. definisce come tali. Ma se le cose stanno così, afferma Sasso, allora l’universo machiavelliano ospita effettivamente un conflitto tra le ragioni della morale e quelle della politica, e quest’ultima, lungi dall’essere il ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] , la cui opera, nella seconda metà del secolo, rappresenta il culmine del compromesso tra Umanesimo e Controriforma. Ma Machiavelli, respinto nella teoria, è accolto nell’adozione di singoli atteggiamenti. In Gracián è quasi costante il dualismo fra ...
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Giurista e scrittore (Buenos Aires 1881 - Montevideo 1958); si è occupato, oltre che di problemi di diritto, anche di storia e di letteratura. Oltre a un saggio su Machiavelli (Maquiavelo, 1927), ha pubblicato, [...] fra l'altro: La revolución del 90 (1929), De Rivadavia a Rosas (1930), Historia general de las ideas políticas (1946). Ha tradotto da Shakespeare, Shelley, Wilde ...
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Favola
Pasquale Stoppelli
Titolo dato da M. all’unica sua opera narrativa in prosa, più nota come Novella di Belfagor, dal nome del diavolo che ne è protagonista. Lo scrittore la vergò in quello che [...] il villano più furbo del diavolo, «Rivista di studi italiani», 1986-1987, 4-5, pp. 11-28; M. Picone, La Favola di Machiavelli: una lettura intertestuale, in Dal primato allo scacco. I modelli narrativi italiani fra Trecento e Seicento, a cura di G.M ...
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Islam
Giuseppe Marcocci
Nonostante i fitti scambi tra l’Europa e il vasto mondo islamico nel Rinascimento e nei secoli successivi, e i riferimenti di M. all’I., al sultanato dei Mamelucchi d’Egitto [...] colti musulmani in Nord Africa e Asia meridionale.
La spedizione di Napoleone in Egitto e la prima traduzione in arabo di Machiavelli
L’invasione dell’Egitto da parte delle truppe francesi di Napoleone tra il 1798 e il 1801 non portò solo alla fine ...
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Umanista (n. Ferrara 1400 circa - m. dopo il 1456). Alunno a Venezia di Guarino e del Crisolora, compose tre dialoghi De republica (1434), che precorrono da lontano il Machiavelli, e sette commedie in [...] prosa, che suscitarono critiche anche religiose: Corollaria, Claudi duo, Emporia (1422-23), Symmachus e Oratoria (1433-35), Peregrinatio ed Eugenius: le ultime due scritte in Inghilterra, dove si era trasferito ...
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Cicerone, Marco Tullio
Fausto Pagnotta
Scrittore e oratore latino, nato ad Arpino nel 106 a.C. da agiata famiglia equestre, ebbe una profonda conoscenza del diritto, della retorica e della filosofia [...] , ed. S.R. Krause, M.A. Mc Grail, Lanham 2009, pp. 149-65; G. Remer, Rhetoric as a balancing of ends: Cicero and Machiavelli, «Philosophy and rhetoric», 2009, 42, pp. 1-28; D.J. Kapust, Acting the princely style: ethos and pathos in Cicero’s On the ...
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machiavelliano
agg. – Di Niccolò Machiavelli, il grande scrittore e pensatore politico fiorentino (1469-1527); relativo al Machiavelli: le opere m., il pensiero m., lo stile machiavelliano. È aggettivo d’introduzione recente, preferito, quando...
machiavellico
machiavèllico agg. (pl. m. -ci). – Conforme alle dottrine di Niccolò Machiavelli, come sono state spesso interpretate, soprattutto in passato, ossia con enfasi particolare sul cinismo e sulla spregiudicatezza che sarebbero giustificati...