COLLOREDO, Fabrizio
Maria Rosa Pardi Malanima
Nacque in Friuli nel 1576 da Giovanna di Mels e da Fabio, discendente dal ramo della famiglia che aveva avuto come capostipite Vicardo di Guglielmo, vissuto [...] nel 1602, quella dimaestrodi camera del granduca Ferdinando questa città l'arciduchessa e il suo seguito avrebbero proseguito alla volta didi Waldsee, i visconti di Mels e i signori di Colloredo, Firenze 1877, pp. 76 ss.; G. Braida, Il castellodi ...
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CATALDO Tarsino
Roberto Zapperi
Nativo di Tarsia in Calabria (oggi in provincia di Cosenza), risulta attivo a Palermo come notaio negli anni intorno al 1560. Probabilmente in virtù della sua professione [...] Bosco, conte di Vicari, luogotenente del maestro giustiziere e prudentemente nel castello a mare per predisporre le più urgenti misure di sicurezza. le piazze della città". Di C. il Di Giovanni non trovò traccia e neanche di suo cognato Manfredo ...
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GIOVANNI DI BRIENNE, RE DI GERUSALEMME E IMPERATORE LATINO DI COSTANTINOPOLI
BBenedetto Vetere
Figlio di Edoardo III di Brienne, si trovò coinvolto nelle vicende del Medio Oriente, teatro di una guerra [...] magnificenza la regina e il suo seguito erano stati accolti all'arrivo in città, dove ad attenderli vi erano il futuro sposo e il padre che, intanto, avevano soggiornato nel castellodi Oria.
G., all'indomani del matrimonio, dovette prendere atto ...
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CORSINI, Giovanni
Anna Benvenuti Papi
Figlio di Tommaso di Duccio, giureconsulto e figura di primo piano del Trecento politico, civile e culturale fiorentino, e di Ghita di Filippo di Lando degli Albizzi, [...] , che prevedeva un rinnovo trentennale, comprendeva, nella città e castellodi Rodi, molti dei beni che erano un tempo all'Ordine, come aveva auspicato nel 1374 il gran maestro Roberto, gli fruttavano un incremento dei suoi beni nell'isola ...
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CIANCIULLI, Ferdinando
Michele Fatica
Nato a Montella (Avellino) il 16 maggio 1881 da Vincenzo, armaiolo, e da Giulia Marciano, di agiata famiglia di proprietari terrieri, fu avviato agli studi secondari [...] martiri del libero pensiero (G. Bruno) e dei maestri della sua formazione culturale (Hugo, Zola, ecc.), diede naz. del Partito socialista ital. (Ancona, 26-29 apr. 1914), CittàdiCastello 1914, pp. 273 ss.; Resoconto stenografico del XVI Congr. naz. ...
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BERTOLDO di Urslingen
Ingeborg Walter
Appartenente a una famiglia sveva, con tutta probabilità di origine nobiliare e non ministeriale, che assunse il nome dal castellodi Urslingen (oggi Irslingen) [...] città e sul contado di Nocera nel ducato di Spoleto alla vedova di Corrado di Urslingen, la quale è dubbio se fosse madre di B. e di in particolare B. perché occupava il castellodi S. Quirico. Informato di questi avvenimenti, Federico II affrettò il ...
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CAMASTRA, Giuseppe Lanza duca di
Giuseppe Scichilone
Nacque a Palermo verso il 1630 da Ottavio principe di Trabia e da Giovanna Lucchese, secondo di tre figli. Nel 1654, già capitano di cavalleria, [...] di giustizia di Palermo. Nel 1674, scoppiata la rivolta di Messina, venne nominato maestrodi campo di un reggimento di delle cose occorse nella cittàdi Palermo e nel Regno di Sicilia, in G. Di Marzo, Bibl. storica e letteraria di Sicilia, V, Palermo ...
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GUERRIERI, Vincenzo
Raffaele Tamalio
Figlio di Giovanni Francesco da Fermo, nacque nel 1495, probabilmente a Fermo.
Nell'autunno del 1503 il G. seguì a Mantova i fratelli maggiori, Ludovico e Giovanni [...] donate 161 biolche di terra nella pretura di Canneto.
Nel settembre 1532, in qualità dimaestro delle stalle (carica città. Avviate le trattative per dare modo agli assediati di abbandonare il castello, il G., nell'attesa delle truppe spagnole di ...
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LAMPUGNANI, Uberto
Francesca M. Vaglienti
Figlio di Oldrado, nacque a Pavia intorno al 1345 e crebbe alla corte dei signori di Milano, presso i quali il padre era stimato magistrato. Laureato in legge [...] di Gian Galeazzo Visconti. Nel 1397 fu nominato maestro generale delle Entrate e il 1° luglio 1398 membro del Consiglio di aveva affiancato i fratelli Oldrado e Pietro nella gestione del castellodi Legnano, morì intorno al 1450 e si fece seppellire ...
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VIENNA (XXXV, p. 317)
Lucio GAMBI
Pietro MARAVIGNA
Ludovico GEYMONAT
Negli anni precedenti la seconda Guerra mondiale la città non ha avuto un forte sviluppo edilizio: solo il quartiere Favoriten (X [...] 26.855 nel 1945).
La guerra ha prodotto alla città devastazioni abbastanza vaste: circa il 21% degli edifici (1713-24) e il Castellodi Schönbrunn, che ha avuto distrutta di un determinato maestro; costituì piuttosto un indirizzo assai largo di ...
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seguire
v. tr. e intr. [lat. sĕqui] (io séguo, ecc. [ant. seguisco, seguisci, ecc.]; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). – 1. Con uso trans. (che si estende anche ai numeri 2 e 3, e solo parzialmente al n. 4), andare dietro...
pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...