ATTOLICO, Bernardo
Mario Toscano
Nato a Canneto di Bari il 17 gennaio 1880 da Lorenzo, si laureò in giurisprudenza presso l'università di Roma nel novembre 1901, e due anni dopo conseguì la nomina a [...] nuovo governo Nitti, poiché nel pensiero del presidente del Consiglio l'A., pur non avendo pel momento mansioni impegnò tutte le proprie energie in quello che gli parve il maggior compito della sua carriera, mantenere l'Italia al di fuori della ...
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CORLEO, Simone
Alfredo Li Vecchi
Nato a Salemi (Trapani) il 2 nov. 1823 da Gaetano e Antonina Oliveri, studiò dapprima nel collegio dei gesuiti di Salemi e poi, dal novembre del 1834, nel seminario [...] coltivatori, che avrebbero così avuto un incentivo a dedicare maggiori cure ai fondi loro affidati. I proprietari ne avrebbero 'agosto del 1860 propose e fece approvare dal Consiglio civico di Salemi la forzosa enfiteusi dei latifondi ecclesiastici ...
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BONGI, Salvatore
Mario Barsali
Nato a Lucca il 15 genn. 1825 da Francesco e da Adelaide Totti, nel 1845 terminava il corso di giurisprudenza nel locale liceo universitario dopo studi condotti controvoglia, [...] superare l'orientamento riformista e federalista, e la corrente maggiore che, ampliando l'obiettivo politico, era venuta impostando i documenti della Segreteria dei principi di Borbone e del Consiglio di stato. Sicché, come osservò lo stesso B., più ...
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LACAITA, Giacomo Filippo
Giuseppina Lupi
Nacque a Manduria, presso Taranto, il 4 ott. 1813 da Diego Nicola e da Agata Conte, vedova Lopiccoli, sposata nel 1808. Grazie alle rendite di piccole proprietà [...] 'VIII legislatura.
Nel febbraio 1862 il presidente del Consiglio B. Ricasoli lo incaricò di realizzare una convenzione che ancora nel 1889 gli faceva scrivere a Gladstone: "La maggior parte dei miei migliori amici politici e dei compagni di ...
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CALVI, Pasquale
Giuseppe Scichilone
Nato a Messina il 13 febbr. 1794 da Antonio, ufficiale commissario di guerra e marina, già svolgeva una certa attività politica nel 1812 per cui, caduto in sospetto [...] necessità di costituire un governo di coalizione, per dare impulso maggiore alla difesa della Sicilia, e il C. vi assunse il resistenza. Il C. si fece sostenitore in seno al Consiglio dei ministri della necessità di armare e sollevare il popolo, ...
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MONREALE
EEnrico Pispisa
In seguito alle persecuzioni dell'epoca di Guglielmo I, la presenza musulmana in Sicilia rimase significativa soltanto in Val di Mazara concentrandosi nel territorio montagnoso [...] posizione di forza, perché l'arcivescovo fece parte del consiglio di reggenza per il minorenne Federico II. Alla morte consegnato a Capparone molte ricchezze e messo le mani sulla maggior parte dei 10.000 tarì che costituivano il reddito annuo della ...
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FINOCCHIARO APRILE, Camillo
Stefano Caviglia
Nacque a Palermo il 28 genn. 1851 da Andrea e Carolina Aprile. Educato dal padre, un impiegato comunale attivo nelle file della carboneria, alle idee repubblicane, [...] diverse società operaie. Ben presto divenne uno dei giovani di maggior spicco nei fermenti politici di quegli anni nell'isola. Dal Comune di Roma. Erano seguite le dimissioni dell'intero consiglio comunale e con esse si consolidò il fondato sospetto ...
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MARCHIORI, Giuseppe
Alfredo Gigliobianco
Nacque, ottavo di undici figli, a Sant'Urbano (piccolo centro sulla sponda settentrionale del Po a pochi chilometri da Este), il 5 febbr. 1847, da Giacomo e [...] , stanchi della politica della lesina, si mobilitarono per ottenere una applicazione letterale dello statuto, e quindi un maggior peso del consiglio nelle decisioni operative. Il M. da una parte contrastò la fronda interna, dall'altra si ritenne in ...
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CASTELNUOVO, Carlo Cottone marchese di Villahermosa e principe di
Francesco Brancato
Nacque a Palermo il 30 sett. 1756 dal principe Gaetano e dalla contessa Lucrezia Cedronio. All'interesse sociale [...] le speculazioni baronali. Ma agirono sulla sua formazione in modo maggiore l'attività riformatrice del viceré Caracciolo e poi gli echi un programma che prevedeva il rafforzamento delle prerogative del Consiglio di Stato e della Camera alta.
Un'eco ...
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Ebrei
David Abulafia
Il rapporto tra Federico II e gli ebrei può essere considerato sotto diversi aspetti: i suoi rapporti con gli ebrei siciliani dell'Italia meridionale; i suoi rapporti con gli ebrei [...] aristotelica. Bisogna anche sottolineare il fatto che per la maggior parte gli eruditi ebrei in contatto con Federico o con essere identificato con Federico II. In punto di morte il re consigliò al figlio di premiare gli ebrei per la loro fedeltà. Il ...
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consigliatore
consigliatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. consiliator -oris], non com. – Chi consiglia, consigliere: c. di pace; c. quasi della maggior parte degli uomini e delle donne (Boccaccio); iron., chi è sempre pronto a dar consigli:...
savio
sàvio agg. e s. m. [dal provenz. savi, che è il lat. *sapius (der. di sapĕre «esser saggio»), da cui anche saggio1, attrav. il francese]. – 1. a. Di persona, dotato di buon senso, di equilibrio intellettuale e spirituale: essere, diventare...