IVANI (Hyvanus), Antonio
Marcello Simonetta
Nacque nel 1430 a Brugnato, piccola località nei pressi di Sarzana, da Nicola, notaio attivo in questa città.
La regione era all'epoca sotto l'egemonia dei [...] gli sembrava il candidato ideale. Il 5 settembre gli consigliò di portarsi dietro la sua egregia e ingente biblioteca senese Benuccio Capacci. Proprio tale concessione, che escludeva la maggior parte dei mercanti locali in favore del Capacci e dei ...
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CANTELLI, Girolamo
Giuseppe Talamo
Nacque a Parma il 22 giugno 1815 da Lodovico, conte di Rubbiano, e da Luigia dei marchesi Rizzini di Mantova.
Educato inizialmente nel Collegio dei nobili, il C. approfondì [...] - da ogni carica. Cadde perciò nel vuoto il consiglio del marchese di Soragna, rappresentante sardo a Parma agli Visone, "intendente generale di Piacenza, che seppe agire con maggior tatto, facendo tesoro dell'esperienza del suo predecessore" (A. ...
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LUCIONI, Branda (Brandaluccioni, Brandalucioni) de
Andrea Merlotti
Nacque intorno al 1740, a Milano o a Winterberg (Vimperk) in Boemia, secondogenito di Giuseppe, tenente, e di Francesca Uslenghi, anch'essa [...] spesso con quello politico.
Il biennio 1798-99 fu certamente quello di maggior rilievo nella carriera militare del L. e a esso egli deve un lui. È il caso, per esempio, della canzonetta Consiglio ai Branda Lucioni ("Branda Lucioni infame, che ti ...
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CAPITELLI, Guglielmo
Francesco Barbagallo
Nacque a Napoli il 6 nov. 1840 da Domenico, presidente del Parlamento napoletano nel 1848, e da Rosa Lopiccoli. Studiò sotto la guida di Raffaele Masi e si [...] 000 lire.
La presenza del di Rudinì alla presidenza del Consiglio consente al C. di ritornare in una sede importante, che contiene però anche un invito al C. ad agevolare maggiormente i deputati ministeriali "nei limiti, ben inteso, del giusto e ...
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BELMONTE, Giuseppe Ventimiglia e Cottone principe di
Giuseppe Giarrizzo
Nacque a Palermo nel 1766, primogenito di Vincenzo e di Anna Maria Cottone di Castelnuovo, la sorella del futuro capo dei "costituzionali". [...] di un ministero in cui avessero il maggior numero di posti gli "amici" di Castelnuovo. Il B. tentò allora, dopo aver rifiutato un compromesso offertogli dal Bentinck, la operazione più audace e rischiosa: in Consiglio propose egli stesso (giugno 1814 ...
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GIOVANNI XII, papa
Roland Pauler
Ottaviano, figlio del princeps Romanorum Alberico di Roma e probabilmente di Alda, figlia del re d'Italia Ugo di Provenza, nacque presumibilmente verso il 937. Discendeva [...] del papa. A Roma, non avrebbe preso senza il consiglio del papa alcun provvedimento su cose che riguardassero i Romani sedici vescovi dei dintorni e dodici cardinali che per la maggior parte avevano preso parte anche al sinodo della deposizione. L ...
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BOSSI, Luigi
Lucia Sebastiani
Nato a Milano il 25 febbr. 1758, secondogenito del marchese Benigno e di Teresa Bendoni, fu destinato alla carriera ecclesiastica. Ricevette privatamente un'istruzione [...] B. si occupava di cose estranee alle sue competenze e consigliò il Melzi di tenerlo da parte, accusandolo di mendacio e commissione degli editori), non ci si può meravigliare che la maggior parte di essi sia piuttosto mediocre. Alcuni, come le ...
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CAMAIANI, Pietro
Gerhard Rill
Di famiglia patrizia, nacque ad Arezzo il 1º giugno 1519. Della sua immediata parentela sono noti i fratelli Onofrio e Bernardino, imprigionato nel 1548 nel carcere romano [...] : il C. ambiva soprattutto a conquistarsi il maggior prestigio possibile nel minor tempo possibile; epperò era una proposta in tal senso.
Anche dopo questo insuccesso il C. consigliò di ripetere il tentativo entro due-tre mesi, ché l'imperatore - ...
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MALASPINA, Ricciarda
Stefano Calonaci
Nacque nel 1497 dal marchese di Massa, Alberico di Iacopo, dei marchesi di Fosdinovo, e da Lucrezia, figlia naturale di Sigismondo d'Este.
La coppia generò solo [...] il Marchesato per Roma, assegnando al figlio una provvigione maggiore che comunque lo lasciò insoddisfatto. Il giovane si dimostrò ad Alberico su come gestire il patrimonio romano, consigliandogli di prelevare i denari depositati presso Marc'Antonio ...
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GRIMANI, Vincenzo
Antonio Borrelli
Nacque a Mantova, il 26 maggio 1655, da Antonio ed Elena Gonzaga.
Apparteneva a una delle più antiche famiglie veneziane, che nel XVI secolo aveva avuto tra i suoi [...] tradizione che fu continuata e arricchita dal G. e dal fratello maggiore Giovanni Carlo con la costruzione, nel 1678, di un nuovo duca di Mantova definì il G. un "ingrato" e il Consiglio dei dieci, dopo alcune sedute, il 2 settembre lo allontanò dal ...
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consigliatore
consigliatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. consiliator -oris], non com. – Chi consiglia, consigliere: c. di pace; c. quasi della maggior parte degli uomini e delle donne (Boccaccio); iron., chi è sempre pronto a dar consigli:...
s. f. [der. di serrare]. – 1. L’atto del serrare. Ant. e raro in senso generico, è com. soltanto in alcune accezioni particolari: a. La s. del Maggior Consiglio, colpo di stato con cui, nel 1297, l’aristocrazia veneziana precluse alle classi...