Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] l’influsso del pensiero greco e arabo, si sviluppa un’attività di ricerca e di sistemazione dottrinale, il cui massimo esponente è Maimonide (1135-1204), a cui si deve la formulazione di un canone in 13 articoli (l’esistenza di Dio; la sua unità; la ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] 'originaria forma a melograno, usati per rivestire la parte superiore degli etz-haim. Il loro impiego, già attestato da Mosè Maimonide, fu mantenuto in aree di cultura islamizzante quali la Spagna e la Sicilia (Di Castro, 1994a, p. 104).Per quanto ...
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Architetto (Allenstein, oggi Olstztyn, Polonia, 1887 - San Francisco 1953). Fra i più significativi interpreti del movimento moderno. Studiò a Berlino e a Monaco e, nel 1919, presentò alla galleria Cassirer [...] ospedale di Ḥaifā, 1937; centro medico sul Monte Scopus a Gerusalemme, 1937-39; Banca di Palestina, 1938; centro ospedaliero Maimonide a San Francisco, 1946; sinagoghe a Saint Louis, Missouri, 1946-50; Cleveland, Ohio, 1946-52; Saint Paul, Minnesota ...
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SINAGOGA
D. Di Castro
Nella cultura ebraica, la s. è un luogo di preghiera, ma anche un centro politico, sociale, amministrativo, di riunione e di istruzione: quest'ultima funzione è tanto importante, [...] esiste ancora. È quella detta 'dei figli di Israele', e più spesso 'del profeta Elia' o di Ben Ezra, o anche di Maimonide, dal nome del famoso studioso e filosofo (1135-1204) che qui pregava, e venne costruita nell'882 sui resti di una basilica copta ...
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ARCA DELL'ALLEANZA
G. Sed-Rajna
Oggetto sacro degli Israeliti, centro del culto divino, costruito in legno d'acacia rivestito di lamine d'oro e destinato a contenere le tavole della Legge.L'evocazione [...] epoca messianica e di cui parlano i commenti di Shĕlōmō ben Yiṣhaq (noto con il nome di Rashī, 1040-1105) e di Maimonide (1135-1204). Il più antico esemplare conservato, un foglio proveniente da un codice eseguito in Egitto nel sec. 10° (Leningrado ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] le diverse definizioni dell'anima (Bréhier, 1937, trad. it. pp. 115-116) - e, soprattutto, nell'ebreo ispanico Mosè Maimonide (1135-1204) e nel suo simbolismo della luce come fonte della conoscenza.Anche la storia della tradizione bizantina ebbe ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] che trae ispirazione a un tempo da fonti greche, cristiane locali e musulmane. Un secolo più tardi, Ibn Maymūn (Mosè Maimonide), originario della Spagna e stabilitosi in Egitto dal 561 a.E./1166, teologo e famoso medico ebreo, scrisse la sua opera ...
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BUDAPEST
E. Marosi
Capitale dell'Ungheria, sorta dall'unione di tre centri di origine medievale - Óbuda e Buda sulla riva destra del Danubio, Pest sulla riva sinistra - e di numerosi insediamenti, borghi [...] nella sezione orientale della biblioteca; tra questi in particolare lo Haggādāh Kaufmann (sec. 14°) e la Mishnēh Tōrāh di Maimonide (1310).L'Egyetemi Könyvtár, la biblioteca universitaria fondata nel 1635 a Nagyszombat (od. Trnava in Slovacchia), poi ...
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