L’impiego di ➔ sigle soddisfa il bisogno di brevità con strutture (prevalentemente nomi di istituzioni, enti o associazioni) formate da due o più elementi: CEI sintetizza in tre caratteri «Conferenza episcopale [...] italiana», FGCI in quattro «Federazione italiana giuoco calcio».
Di norma gli elementi della sigla sono, sempre in maiuscolo, le prime lettere di ciascuna parola, con l’esclusione di preposizioni e congiunzioni: UNUCI sta per «Unione nazionale ...
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DIO / DEA
Il femminile di dio è dea. A differenza del maschile (dal latino deum), il femminile – molto meno frequente nell’uso – è rimasto uguale alla base etimologica (latino deam).
Usi
Il plurale [...] (non i dei), per il femminile le dee
gli dei dell’Olimpo, le dee dell’antica Grecia
Di solito il maiuscolo si usa soltanto in riferimento alle religioni monoteistiche; perciò dea viene sempre scritto minuscolo
il Dio di Giacobbe, il dio Marte ...
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Sono così designate, cumulativamente, le scritture adoperate in Irlanda e in Gran Bretagna nell’Alto Medioevo. Di esse, la cosiddetta maiuscola o semionciale, estremamente calligrafica e rotondeggiante, [...] , durò invece nell’uso sino al 13° secolo. Caratteristiche particolari di ambedue i tipi furono l’alfabeto maiuscolo, derivato da una rigida geometrizzazione delle capitali lapidarie latine svoltasi per influenza dell’alfabeto runico, e il sistema ...
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Da non confondere né con parola né con lessema, il lemma (dal lat. lemma, «argomento, tema», a sua volta dal gr. lē ̂mma, «premessa») è una «unità grafica che costituisce l’intestazione di un articolo [...] 1994: ad vocem), tipograficamente riconoscibile perché stampata, all’inizio della voce stessa, in caratteri più evidenti (neretto o maiuscolo).
È detta anche esponente, entrata (Della Valle 2005: 83) oppure forma di citazione (Lyons 1968) in quanto ...
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I grafemi sono le unità grafiche elementari, non suddivisibili ulteriormente, che servono a riprodurre nello scritto i suoni di una lingua. Il termine, modellato sulla serie fonema, morfema, ecc., contiene [...] il valore simbolico e desemantizzato che hanno oggi i grafemi alfabetici, non va dimenticata la loro origine ideografica. Il grafema maiuscolo A, per es., deriva dal disegno di un muso di toro (capovolto, lo ricorda ancora) tracciato in modo sempre ...
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Le importanti scoperte archeologiche dell'ultimo decennio prebellico e il più approfondito esame che in seguito a queste si va facendo dei problemi connessi coll'origine e lo sviluppo degli alfabeti e [...] scritture: calmucca, manciù e buriatica.
Le origini delle scritture armene (due tipi: maiuscolo e minuscolo), di quelle georgiane (khutsuri in due forme: maiuscola e minuscola, e mkhedrulï), e degli antichi Albani caucasici, non sono ancora chiarite ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] i singoli tratti necessari, ma anche il carattere usato (minuscolo o maiuscolo). Disturbi a questo livello porteranno, per esempio, a errori di sostituzione minuscolo-maiuscolo (fig. 14).
La dislessia evolutiva
Vi è una sostanziale uniformità di ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] tra i due canali, come quando, parlando, si imita il gesto delle virgolette o, scrivendo, si utilizza il maiuscolo (➔ maiuscola) per riprodurre una parola pronunciata a voce più alta.
Sebbene le varietà diamesiche, come tutte le ➔ varietà di ...
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Si chiamano segni paragrafematici (espressione coniata da Arrigo Castellani: cfr. Castellani 1985) tutti i tratti e gli accorgimenti grafici che si combinano con una o più lettere dell’alfabeto, oppure [...] La Nuova Italia, 1990, p. 9)
Sono segni paragrafematici in reciproco rapporto, inoltre, il maiuscolo rispetto al minuscolo (➔ maiuscola), il sottolineato rispetto al non sottolineato nonché la diversa dimensione del carattere, usata per segnalare il ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] . Quando la tonica è in posizione marcata, il costituente è focalizzato come rema ristretto. Negli esempi qui sotto è riportata in maiuscolo la parola su cui cade la tonica (tutti gli esempi, salvo (10) e (12), sono tratti dal corpus ArCoDip):
(10) a ...
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maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, sì che, in uno schema formato da due linee...
delta1
dèlta1 s. m. [dal gr. δέλτα (lat. delta), voce di origine semitica], invar. – Nome della quarta lettera dell’alfabeto greco, e del segno che la rappresenta (minuscolo δ, maiuscolo Δ), corrispondente alla lettera d, D dell’alfabeto latino....