COLOMBINI, Giovanni, beato
Ambrogio Maria Piazzoni
Nacque a Siena nel 1304 da Agnolina e da Pietro. La famiglia, di origine nobile, aveva assunto il cognome Colombini agli inizi del secolo XIII in sostituzione [...] per il movimento, il C. lasciò Viterbo per fare ritorno a Siena, dove la situazione richiedeva la sua presenza. Ma la malattia si aggravò e ad Acquapendente egli fu costretto ad una sosta, che sarà definitiva.
In questa città, il 26 luglio, il ...
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COZZA LUZI, Giuseppe
Vittorio Peri
Nato a Bolsena (Viterbo) il 4 dic. 1837 da Lorenzo e da Teresa Battaglini, in una nobile famiglia, vide svolgersi l'intera sua esistenza nell'ambiente culturale e [...] "Il celebre Tischendorf... fu acerrimo critico del Mai, e il Vercellone, che avrebbe voluto difenderne la fama, impedito dalla grave malattia che doveva mandarlo alla tomba, ne affidò la cura al C., il quale seppe elevare il suo studio critico al di ...
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GIOVANNI da San Gimignano
Silvana Vecchio
Nacque a San Gimignano, presso Siena, probabilmente tra il 1260 e il 1270. Del padre si conosce soltanto il nome, Giacomo, da cui il patronimico Iacoppi o Coppi [...] morale l'anatomia e la fisiologia del corpo umano, ma anche di stabilire precise corrispondenze tra i diversi stadi della malattia, i suoi sintomi e le sue terapie e le attitudini morali dell'uomo: passioni, vizi, virtù, progressi spirituali, ecc. Ai ...
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BOSSI, Luigi
Lucia Sebastiani
Nato a Milano il 25 febbr. 1758, secondogenito del marchese Benigno e di Teresa Bendoni, fu destinato alla carriera ecclesiastica. Ricevette privatamente un'istruzione [...] , e che rimase la fonte per simili opere successive.
Negli ultimi anni della sua vita il B. fu tormentato da una grave malattia agli occhi che gli rese più difficile e lento il lavoro. Continuò tuttavia a scrivere dedicando parte del suo tempo alla ...
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GRIMANI, Vincenzo
Antonio Borrelli
Nacque a Mantova, il 26 maggio 1655, da Antonio ed Elena Gonzaga.
Apparteneva a una delle più antiche famiglie veneziane, che nel XVI secolo aveva avuto tra i suoi [...] corso dei suoi giorni" (VIII, p. 61) e nulla lasciava presagire, a cinquantacinque anni, la morte improvvisa per una malattia alla vescica.
I biografi di parte cattolica ricordano tutti il presagio sinistro della mancata liquefazione del sangue di s ...
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GONZAGA, Francesco
Silvano Giordano
Nacque il 31 luglio 1546 a Gazzuolo (presso Mantova), e fu battezzato con i nomi di Annibale Fantino. Dal padre Carlo, marchese di Gazzuolo, e dalla madre Emilia [...] V. Suardi, che però non partecipò al governo della diocesi.
Il G. morì a Mantova l'11 marzo 1620, dopo una malattia di circa cinque mesi. Fu deposto nella cattedrale, nel sepolcro che si era fatto predisporre presso l'altare maggiore.
L'austerità di ...
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BONIFACIO, Giovanni Bernardino
Domenico Caccamo
Nacque il 25 apr. 1517 da Roberto e dalla gentildonna napoletana Lucrezia Cicara, divenendo ben presto unico erede per la morte dei fratelli e per la [...] poveramente, rinunciando ormai agli agi degli anni giovanili. Tornando da un ultimo viaggio in Inghilterra, fu colpito da una malattia agli occhi che lo lasciò cieco (e tale egli appare nel grande ritratto conservato nella biblioteca di Danzica); poi ...
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GRISONIO (Grisoni), Annibale
Silvano Cavazza
Nacque a Capodistria, nell'Istria veneziana, intorno al 1490.
Mancano notizie sui genitori. Il cognome era molto diffuso a Capodistria, ma non sembrano imparentati [...] a una interminabile serie di denunce e controdenunce. In ottobre il G. dovette interrompere bruscamente la sua missione per una grave malattia che lo obbligò a ritornare a Venezia. Era ancora infermo il 16 dicembre.
Le ultime notizie sul G. risalgono ...
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CAETANI, Antonio
Dieter Girgensohn
Appartenente ad una delle maggiori famiglie romane, figlio terzogenito di Giacomo (II) e di Sveva di Sanseverino, nacque forse nel settimo decennio del sec. XIV. Poiché [...] ma non entrò nel conclave iniziato il 14 maggio, in seguito alla morte di Alessandro V, probabilmente perché malato. Malattia ripetutamente menzionata sin dall'epoca del suo patriarcato: per es. per lo stesso motivo non aveva presenziato l'11 maggio ...
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GUGLIELMO da Vercelli, santo
Giancarlo Andenna
Non si conoscono né la data né il luogo di nascita, né la famiglia da cui G. ebbe origine; tuttavia, poiché le fonti medievali lo designano sempre con [...] . Alle monache del Goleto G. impose una serie di consuetudini, quali l'astinenza dal vino, se non in caso di malattia, e il rifiuto totale della carne, delle uova e del formaggio. Per tre giorni la settimana le consorelle avrebbero mangiato solo ...
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malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili o presumibili, locali o generali –...
malattico
malàttico agg. [dal lat. tardo malactĭcus, gr. μαλακτικός, der. di μαλάσσω «rendere molle, mitigare»] (pl. m. -ci). – Di sostanza o preparazione farmaceutica che ha proprietà emollienti.