FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] sorte dal gran travaglio romantico, delle poetiche simboliste e decadenti, della "poesia pura", dal Poe e dal Baudelaire al Mallarmé, al Rimbaud, al Pascoli, al D'Annunzio, ai futuristi; e insieme si trova il vivo riflesso di quelle speculazioni ...
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Estetica
Mikel Dufrenne
di Mikel Dufrenne
Estetica
sommario: 1. Introduzione. 2. La natura e l'arte. 3. L'arte: creazione e ricezione. 4. L'estetica soggettivistica. 5. L'estetica oggettivistica: la [...] è quello dell'orgasmo, in cui l'individuo si riconosce perdendosi (e chi sa se, in questi casi limite, taluni - Mallarmé dinanzi alla pagina bianca, Marylin Monroe dinanzi alla macchina da presa, il manifestante dinanzi alla polizia - non facciano l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Piet Mondrian ha marcato profondamente lo sviluppo dell’arte astratta. Dopo esordi simbolisti [...] di Leida, i primi pensatori romantici, come Novalis e Hölderlin e gli ultimi simbolisti francesi, soprattutto Mallarmé. Si interessa di teosofia, una disciplina filosofica e contemplativa che coniuga l’evoluzionismo darwiniano ad aspetti mistici ...
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GARGANO, Giuseppe Saverio
Domenico Proietti
Nacque a Napoli l'11 apr. 1859, da genitori napoletani: Filomena D'Ambrosio e Luigi, ufficiale di marina, che ben presto si trasferì con la famiglia a La [...] G. vi proseguì la sua battaglia per la diffusione della cultura simbolista e dei suoi principali esponenti stranieri (S. Mallarmé, W. Whitman, R. Wagner e altri, maggio 1893), non trascurando di seguire la maturazione dell'estetismo di Angelo Conti ...
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BONSERVIZI, Nicola
Alceo Riosa
Nacque ad Urbisaglia (Macerata), il 2 dic. 1890, da Adolfo, artiere del ferro. Indirizzato agli studi tecnici, nel 1908 si diplomò perito agrimensore. Si iscrisse quindi [...] usciva settimanalmente ed era scritta parte in francese parte in italiano. Usufruiva della collaborazione di P. Orano, F. Paoloni, madame Mallarmé, C. Carrà, A. Lanzillo, G. Bastianelli, e altri.
Il 20 febbr. 1924, il B. venne gravemente ferito da un ...
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SINISGALLI, Leonardo
Franco Vitelli
– Nacque a Montemurro (Potenza) il 9 marzo 1908 da Vito che, emigrato in America, esercitò il mestiere di «designer per una grande fabbrica di abiti standard» (Accrocca, [...] un tentativo di ricomposizione tra le ‘due culture’, ma un dialogo operante tra i saperi secondo il modello di un Mallarmé fuori dalla cittadella del purismo. Temi che tornano nella successiva opera Calcoli e fandonie (Milano 1970), dove le arditezze ...
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Straub, Jean-Marie
Serafino Murri
Regista, sceneggiatore, produttore e montatore cinematografico francese, nato a Metz l'8 gennaio 1933. Ha scritto, diretto e prodotto la quasi totalità dei suoi film [...] senso del verso poetico è quello del cortometraggio Toute révolution est un coup de dés (1977), ispirato alla poesia di S. Mallarmé Un coup de dés jamais n'abolira le hasard (1897), dove i versi, frammentati in molteplici voci narranti, sono affidati ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] scoprono, in concreto, possibilità inedite. Tutte le scritture coesistono. La poesia, campo moderno del sacro, prosegue nella scia di Mallarmé o, più vicino a noi, di A. du Bouchet, all'interno di una tensione comunicativa che rifiuta ogni contatto ...
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(v. ballo, V, p. 989; App. II, I, p. 352; balletto, App. IV, I, p. 224)
Nella danza come arte del movimento, quindi nell'accezione più ampia ed estesa della parola rispetto al termine b. (che è solo una [...] a Berlino il 7 marzo 1990. Va comunque detto che l'aver approfondito Baudelaire, Nietzsche, Nijinsky, Wagner, Rimbaud, Mallarmé, Petrarca, Faust e molti altri personaggi e autori famosi, ha condotto Béjart al progressivo abbandono di un linguaggio di ...
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WILDE, Oscar (il nome di battesimo è: Oscar Fingal O' Flaherty Wills Wilde)
Mario Praz
Scrittore, nato a Dublino il 16 ottobre 1854, morto a Parigi il 30 novembre 1900. Il padre, sir William W., eminente [...] di Swinburne e con spunti di Poe e di Baudelaire; in Salomé volgarizza un tema trattato da Heine, da J. Laforgue, dal Mallarmé, dipinto dal Moreau in squisite, seppur fiacche, pitture su cui si era estasiato Huysmans; e il dramma, dal 1901 quando fu ...
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allusivo
alluṡivo agg. [dal lat. mediev. allusivus, der. di alludĕre «alludere»]. – 1. Che allude, che contiene allusione: discorso a.; parole a.; usare un linguaggio a.; e seguito da compl.: credette che quella frase, in apparenza innocua,...
simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli per esprimere un determinato ordine di...