vocabolo (vocabulo)
Alessandro Niccoli
Pier Vincenzo Mengaldo
È la parola considerata come unità lessicale semanticamente espressiva. V. oltre, Teoria dei Vocaboli.
Il Convivio è l'opera nella quale [...] santa e presta), in accordo con un uso durato a lungo (cfr. per es. Francesco da Barberino Docum. II 138; Machiavelli Mandragola a. II sc. 6); sicché la lirica dantesca conosce solo donna (mentre femmina è corrente nel Fiore), e anche nella prosa e ...
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Fichte, Johann Gottlieb
Claudio Cesa
Filosofo tedesco, nato a Rammenau, Lusazia sup., nel 1762 e morto a Berlino nel 1814. Non è dato stabilire con sicurezza quando F. abbia iniziato a leggere Machiavelli. [...] subito dopo il Principe, del quale egli le riteneva ‘supplementi’; meglio avevano fatto le ‘vecchie edizioni’; lodò la Mandragola, ponendola più in alto delle commedie di Molière. Non citò la traduzione francese di Toussaint Guiraudet (1788), ma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È uno degli autori più aborriti e insieme più innalzati della cultura occidentale. [...] produzione per il teatro raggiunge il culmine con la commedia che rappresenta anche l’apice del teatro del Rinascimento italiano, La mandragola: composta tra la fine del 1519 e l’inizio del 1520, in cinque atti e sostanzialmente in prosa, narra della ...
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. Storia della Chiesa (X, p. 19; App. II, 1, p. 569; III, 1, p. 359). - Durante il periodo 1960-1976, a differenza del decennio precedente, la C. e la cattolicità tutta assistono al succedersi di due grandi [...] concordato, in occasione sia dell'affissione di manifesti pornografici per le vie della capitale, sia della rappresentazione della Mandragola, sia dei funerali di Palmiro Togliatti nella piazza di S. Giovanni in Laterano, sia soprattutto nel 1965 a ...
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Agostino, Aurelio
Gaetano Lettieri
In tutta l’opera di M., il nome di A. (Tagaste 354 - Ippona 430) compare solo nel frammento di traduzione della Historia persecutionis Africanae Provinciae del vescovo [...] ; affermazione riecheggiata nella sarcastica forzatura machiavelliana della decostruzione agostiniana: «la volontà è quella che pecca, non il corpo» (Mandragola III xi; cfr. Sasso 1987-1997, 3° vol., pp. 144-50, 4° vol., pp. 299-312). L’astuzia ...
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Vicino Oriente antico. Botanica e zoologia
Maria Giovanna Biga
Marten Stol
Marco Bonechi
Botanica e zoologia
Botanica
di Maria Giovanna Biga
La vasta area del Vicino Oriente antico comprende zone [...] l'hènna, noto anche dalla Bibbia, erano usate per preparare cosmetici; di altre, tra cui la cassia, il cinnamomo, il coriandolo e la mandragola, si faceva un ampio uso nella medicina e nella cosmetica (v. cap. XVII, parr. 2 e 3). Il più antico testo ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Le collezioni e lo studio dei vegetali e degli animali
Jean-Marc Drouin
Le collezioni e lo studio dei vegetali e degli animali
La monumentale Histoire naturelle, [...] degli oggetti.
Al posto, o più esattamente accanto a 'rarità', quali, per esempio, denti di narvalo, radici di mandragola o bezoàr che costituivano la gloria del 'curioso', il naturalista si proponeva di esporre serie quanto più possibile complete di ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Chimica e manifatture
Marco Beretta
Chimica e manifatture
Un aspetto che segna in modo caratteristico lo sviluppo dell'industria chimica [...] efficaci, verificati sperimentalmente. Prima dell'Ottocento, i rimedi utilizzati per l'anestesia dei pazienti erano gli estratti di mandragola e di oppio, che si rivelavano però inefficaci a lenire i dolori più acuti come quelli che seguivano le ...
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Consulte e Pratiche della Repubblica fiorentina
Denis Fachard
Cacciato Piero de’ Medici e riformato lo Stato nel 1494, il Palazzo della Signoria riaprì le porte alle consulte, assemblee convocate dai [...] e sintassi del discorso trascritto nelle Consulte e Pratiche fiorentine (1505), Roma 2000; D. Fachard, La lingua della Mandragola e il politichese cancelleresco, «Versants», 2002, 41, pp. 5-26; D. Fachard, Dietro le quinte della Cancelleria ...
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DOVIZI, Bernardo, detto il Bibbiena
Giorgio Patrizi
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 agosto 1470 da Francesco e da Francesca Nutarrini.
Secondo alcune fonti la sua famiglia sarebbe stata tra le [...] , in Atti e mem. della R. Acc. Petrarca, n. s., XX (1936), pp. 131-137; L. Russo, Commedie fiorentine del '500: Mandragola, Clizia, Calandria, Firenze 1939, pp. 141-195; G. L. Moncallero, Il cardinal D. da Bibbiena umanista e diplomatico (1470-1520 ...
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mandragora
mandràgora (o mandràgola) s. f. [dal lat. mandragŏras, s. m., gr. μανδραγόρας, di etimo incerto]. – Genere di piante solanacee comprendente poche specie, tra le quali due presenti anche in Italia: Mandragora officinarum, che vive...
satira
sàtira s. f. [dal lat. satŭra, femm. dell’agg. satur «pieno, sazio» e per estens. «vario, misto» (anche, con valore negativo, «confuso»), secondo antiche interpretazioni connesso con la lanx satura, il piatto di primizie offerto ritualmente...