PALKO, František Xaver Karel
Frantisek Kovárna
Pittore e incisore, figlio del pittore Antonín P., nato a Breslavia nel 1724, morto a Praga nel 1767 o nel 1770. L'impronta italiana si manifestò non soltanto [...] nel tirocinio a Venezia, dove si recò dopo gli studî fatti a Vienna, ma anche nell'influsso del Crespi. Lavorò a Praga, Dresda, Monaco, Bruna, Kroměřiž, Roudnice.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, ...
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Operistico, film
Sergio Miceli
L'opera in film, o filmopera che dir si voglia, nacque con il cinema stesso, ma prima ancora di assumere i connotati di un genere ben delineato manifestò la tendenza costante, [...] in esterni. Meno convincente risulta semmai il rapporto tra corpo e canto, tra emissione musicale, ovvero sforzo manifesto, e immagine filmica. Sui limiti del filmopera vi è stato un animato dibattito estetico soprattutto nel dopoguerra; infatti ...
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DE FIORI, Ernesto
Annateresa Fabris
Figlio di Roberto, giornalista - corrispondente da Roma della Freie Presse di Vienna - e di Maria Unger, austriaca, nacque a Roma il 12 dic. 1884. Manifestò un interesse [...] precoce per le arti figurative, recandosi nel 1903 a Monaco per studiare pittura e disegno all'Accademia di belle arti con Otto Greiner. Scontento dell'insegnamento accademico e scoraggiato dal maestro, ...
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Nel linguaggio medico, presenza di flora microbica, patogena o no, in un organismo o distretto organico. M. latente Presenza in un individuo di microrganismi, agenti eziologici di malattie diverse senza [...] che sia manifesto alcun sintomo morboso (portatore sano o asintomatico). Può seguire malattie infettive o predecerne le manifestazioni. ...
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Politico e giureconsulto spagnolo, nato a Priego (Andalusia) il 6 luglio 1877. Studiò legge a Granata. Appena deputato (1905), seguace del liberale Romañones, subito si manifestò grande oratore parlamentare. [...] Nel 1917 ebbe il portafoglio dei Lavori pubblici sotto il governo liberale democratico di García Prieto e nel 1922 quello della Guerra, fino a pochi mesi prima del colpo di stato del Primo de Rivera (1923). ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il testo più noto di Campanella è la Città del Sole, manifesto idealizzato della fallita [...] , che più di una difesa dell’eliocentrismo, difficilmente conciliabile con le dottrine telesiane, si configura come un coraggioso manifesto a favore della libertas philosophandi, nel quale egli rivendica la piena liceità da parte dello scienziato di ...
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autotraduzione
s. f. Traduzione di un testo orale o scritto da parte dello stesso autore del testo di origine.
• Distruzione confermata da un’esperienza particolare, quella dell’autotraduzione. (Jacqueline [...] Risset, Manifesto, 3 maggio 2012, p. 10, Cultura) • eccolo lì, giacchetta striminzita e pantaloni troppo corti e larghi, quasi clowneschi, seduto su un divano verde, unico arredo scenico di quella sua casa di cui materializza la «pienezza», ...
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Pittore italiano (Portalbera, Pavia, 1900 - Rapallo 1968). In occasione di una mostra presso la Galleria del Milione a Milano (1934) con Ghiringhelli e M. Reggiani, firmò quello che viene considerato il [...] primo Manifesto dell'astrattismo italiano. Nella sua ricerca, il rigorismo geometrico e strutturale è attenuato da una liricità di ritmi ritornanti, dai quali traspare una certa adesione alla cultura metafisica. ...
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Nacque (13 ottobre 1773) e visse a Torino, dove soccombette il 29 aprile 1804 a una malattia contratta nell'esercizio della sua professione di medico ospitaliero. Manifestò con vigore prima idee rivoluzionarie, [...] onde il timore di persecuzioni durante l'occupazione austro-russa, e poi sentimenti misogallici, che gli procurarono la minaccia d'arresto dalle autorità francesi ma l'importanza politica del suo atteggiamento ...
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ENRIQUES, Federigo
Giorgio Israel
Nacque a Livorno il 5 genn. 1871 da Giacomo e da Matilde Coriat.
La famiglia si trasferi a Pisa, dove egli frequentò le scuole secondarie. Già qui manifestò la sua [...] "invariante". Il concetto di "reale" viene collocato dall'E. nelle "sensazioni associate a certi atti volontari". Se si manifestano degli aspetti invariabili in tutte le associazioni fra i nostri atti di volontà e le sensazioni corrispondenti, questi ...
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manifesto1
manifèsto1 agg. [dal lat. manifestus, manufestus, voce di formazione oscura, forse un comp. di manus «mano»]. – 1. Palese, chiaro, evidente, offerto apertamente alla vista o all’intelletto altrui: gioia, invidia, esultanza m.; colpa,...
manifesto2
manifèsto2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Foglio di carta, più o meno ampio, che si affigge sui muri delle strade, o su sostegni fissi appositamente collocati, per rendere noto a tutti ciò che vi è stampato (avvisi,...