GONZAGA, Dorotea
Isabella Lazzarini
Figlia di Ludovico III, secondo marchese di Mantova, e di Barbara di Hohenzollern, nacque il 6 dic. 1449, due anni dopo la sorella Susanna.
La vicenda umana di Dorotea [...] 21-24, 27 (nn. 12, 18-22, 28, 61, 63, 74-76, 80, 87, 111); R. Signorini, Opus hoc tenue: la camera dipinta di Andrea Mantegna, Mantova 1985, pp. 48-51 e ad indicem; D.S. Chambers, A Renaissance cardinal and his wordly goods: the will and inventory of ...
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BOLDRINI, Leonardo
Francesco Cessi
Figlio di Giovanni, nacque a Murano; fu attivo come pittore a Venezia dove è documentato dal 1452.
Il Paoletti e il Ludwig hanno raccolto i documenti che ne attestano [...] derivatigli dalla corrente padovana - contemporanea e di poco posteriore a quella che costituì parte della formazione del Mantegna - e dell'interpretazione veneziana di questa corrente, in chiave pittoricamente meno cruda, dai Muranesi a Giovanni ...
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PITTURA
Carlo Alberto PETRUCCI
Ranuccio BIANCHI BANDINELLI
Raffaello BATTAGLIA
. Nel concretare il fantasma pittorico che in lui è venuto elaborandosi, il pittore, per mezzo di linee, di masse di [...] Queste prime tele erano di rensa, sottilissime, preparate a gesso e colla. Le usarono a volte Iacopo e Gentile Bellini, il Mantegna e altri. Nel Cinquecento venne in uso anche una tela di bisso, a preparazione bianca, sulla quale taluno dipinse, dice ...
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PERGOLA (lat. pergula)
Giovanni PATRONI
Luigi PICCINATO
Nell'antichità si disse pergula un banco alquanto elevato, o meglio, un palco, fatto d'assi e di travicelli, che aveva lo scopo di esporre in [...] negli affreschi, nei trattati. Nell'Hypnerotomachia di Polifilo sono rappresentate pergole a botte sostenute da colonne marmoree: il Mantegna, l'Angelico, Iacopo del Sellaio e moltissimi altri pittori minori raffigurano, a sfondo delle scene dei loro ...
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HAMPTON (A. T., 47-48)
Arthur Popham
Città dell'Inghilterra, situata nel Middlesex, sulla riva sinistra del Tamigi, a 22 km. da Londra, con 10.675 ab. (1921). Il Court Palace sorge 2 km. a SE. della [...] dalle antiche collezioni reali, in gran parte da quelle di Carlo I. Ricordiamo le serie del Trionfo di Cesare del Mantegna, proveniente da Mantova; pitture di Giorgione, di Tiziano, del Lotto, del Tintoretto, di Jacopo da Bassano e del Correggio fra ...
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FEDERICO da Montefeltro, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nasce a Gubbio (Perugia) il 7 giugno 1422, frutto, ci si affretta a spiegare, d'una relazione tra il maturo conte di Montefeltro ed Urbino Guidantonio [...] Gentile e i pittori di Fabriano, Firenze 1992-1993, ad vocem; E. Wind, L'eloquenza dei simboli, Milano 1992, ad vocem; A. Mantegna, a cura di J. Martineau, Milano 1992, ad vocem; J. Sander, Hugovan der Goes, Mainz 1992, ad vocem; R. Lightbown, Piero ...
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PETRARCA, Francesco
M. Ariani
Poeta e scrittore in volgare e in latino, nato ad Arezzo nel 1304, morto ad Arquà nel 1374.P. è, assieme a Giovanni Boccaccio, il massimo esponente del protoumanesimo tardomedievale: [...] destro del transetto del duomo di Padova, tarda copia da un'opera forse di Giusto de' Menabuoi, v. Da Giotto al Mantegna, 1974, nrr. 2, 51; Contini, 1980, pp. 120-121) non permette purtroppo di valutare le ragioni formali di tanto entusiasmo: rimane ...
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MAZZONI, Guido
Luca Bortolotti
– Nacque a Modena intorno al 1450. Figlio di Antonio, notaio residente a Modena a partire dal 1442, il M., dopo la morte del padre, fu allevato dallo zio paterno Paganino, [...] il M. mostra di trarre profitto dallo studio attento di modelli italiani – oltre ai pittori ferraresi, Donatello, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, i fratelli Lorenzo e Cristoforo Canozi da Lendinara (Genesini) e naturalmente Niccolò dell’Arca – ma ...
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PACHER, Friedrich
Silvia Spada Pintarelli
PACHER (Lebenpacher), Friedrich. – Nacque probabilmente a Novacella/Neustift, presso Bressanone/Brixen, nel quarto o quinto decennio del Quattrocento. Il nome [...] riconducibili, tra gli altri, ad Antonio e Bartolomeo Vivarini, Carlo Crivelli, Francesco Squarcione, Marco Zoppo, Andrea Mantegna, e anche varianti tipologiche nella costruzione degli altari a portelle (altare di St. Korbinian a Thal-Assling ...
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CICOGNARA, Antonio
Giacomo Bargellesi
Attivo a Cremona, e presumibilmente a Ferrara verso la fine del Quattrocento, come pittore e miniatore.
Se si ammette la partecipazione alla decorazione del salone [...] agli Sforza (catal.), Milano 1958. pp. 84s. (con bibl.: tarocchi di Bergamo); L. Donati, Osservaz. intorno ai cosidetti tarocchi del Mantegna, in La Bibliofilia, LX (1958), pp. 106 ss. e passim; E. Ruhmer, Nachträge zu A. C., in Pantheon, XVIII (1960 ...
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scorcio2
scórcio2 s. m. [der. di scorciare]. – 1. a. Nella prospettiva e nelle arti figurative, rappresentazione di una figura, di un oggetto, i cui elementi sono posti su un piano obliquo, anziché normale, nei rispetti del nostro occhio,...
paesistico
paeṡìstico agg. [der. di paese, paesista] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il paesaggio, inteso come ambiente naturale in genere o di una zona determinata: le bellezze p. della Liguria; nel linguaggio giur., vincolo p., speciale...