WAHHĀBITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo wahhābiyyah, al sing. wahhābī, è il nome che gli avversarî, seguiti dagli scrittori europei, diedero e dànno ai seguaci del movimento di rigorismo musulmano [...] da parte dei governanti. Perciò l'ormai diffuso culto dei santi viventi o defunti, il credere nell'intercessione loro o di Maometto stesso per ottenere favori materiali in questa vita e in tale credenza il fare visite pie ai loro sepolcri e formare ...
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RA‛IYYEH
Ettore Rossi
Vocabolo arabo che significa "gregge" e, metaforicamente, i "sudditi" di un sovrano considerato come il loro pastore. Nell'impero ottomano ra‛iyyet (con t finale) si usò da prima [...] militare (erbāb-i seif), e più precisamente chi era dedito al lavoro dei campi (così anche nel qānūnnāmeh del sultano Maometto II [1451-1481], pubblicato da F. Kraelitz-Greifenhorst in Mitt. osman. Geschichte, I, 1921). Il plurale arabo di ra‛iyyet ...
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GIORGIO da Trebisonda (Giorgio Trapezunzio)
Paolo Viti
Nacque a Creta il 3 apr. 1395 da Costantino, in una famiglia emigrata da tempo da Trebisonda, sul Mar Nero, città che a G. rimase di fatto sconosciuta [...] lasciò un'altra volta Roma diretto a Creta e poi a Costantinopoli, dove giunse nel novembre, per recarsi alla corte di Maometto II. Sperando di convincere il sultano a un accordo con l'Occidente, il 25 febbraio gli scrisse una lettera esortatoria, e ...
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teocrazia Forma di governo in cui la sovranità è teoricamente esercitata dalla divinità.
La t. nella storia dei popoli
Si possono distinguere due forme tipiche di teocrazia. In certi casi la t. ha un [...] in cui il pensiero teocratico rimase in vigore dal tempo dei Giudici fino all’epoca romana; analoga era la t. islamica sotto Maometto e, dopo la scissione, con gli Sciiti che nell’imā’m riconoscevano la suprema autorità religiosa e politica. In altri ...
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Figlio (m. dopo il 1476) di Vlad Dracul. Dopo essere stato ostaggio presso i Turchi e aver tenuto per un mese, nel 1448, il trono della Valacchia, rifugiatosi in Transilvania fu rimesso sul trono (1456) [...] Dan, il quale aveva tentato di detronizzarlo con l'aiuto dei Sassoni della Transilvania. Combatté con successo i Turchi. Maometto II condusse personalmente una spedizione (1462) contro di lui, che, pur vittorioso, perdette il trono e si rifugiò in ...
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SALMINI, Vittorio
Alberto Manzi
Autore drammatico, nato a Venezia il 14 marzo 1830, morto nel 1881. Ufficiale della marina veneta, patriota ardente, scrisse con Paulo Fambri molti lavori bene accolti [...] , il S. fece rappresentare Madama Roland (tradotta in francese e in tedesco), Lorenzino de' Medici (1873), Cetego (1874), Maometto II (1877), Potestà patria, ecc., che furono giudicati più letterarî che teatrali. In essi domina la passione del poeta ...
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LEONARDO di Scio
Domenicano nato a Scio, morto nella seconda metà del sec. XV. Studiò a Padova e fu da Eugenio IV nominato vescovo di Mitilene nell'isola di Lesbo. È noto soprattutto per due relazioni [...] Costantinopoli (dove L. si trovava come membro di una missione pontificia per la riunione delle chiese latina e greca) per opera di Maometto II (in Patrol. Graeca, XLIX, coll. 925-944); l'altra da lui inviata a Pio II per metterlo al corrente della ...
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TOCCO, di
Famiglia di antica nobiltà che prese il nome dalla signoria di Tocco da lei posseduta. Ha goduto nobiltà in Napoli, Venezia, Benevento, Capua, Tropea, Chieti e Nicotera. Ottenne il granducato [...] , si estinse in Giovanni Battista (1613). Gli successe il ramo dei Tocco despoti dei Romeni, i quali cacciati da Maometto II si erano dapprima ricoverati nel loro fondo di Refrancore in Piemonte e poi ritornarono in Benevento. Unico ramo superstite ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] del 610 (la Notte del Destino) gli appare e gli rivela che è lui l'inviato di Allah. Al momento dell'apparizione Maometto ha 40 anni: nato nel 570 nella città araba della Mecca, è rimasto presto orfano; affidato a uno zio, ha fatto il carovaniere ...
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– Nome d’arte del giornalista e disegnatore francese Stéphane Charbonnier (Conflans-Saint Honorine 1967 - Parigi 2015). Collaboratore, con le sue vignette satiriche, di diverse testate, tra cui L’Humanité, [...] divenuta in seguito oggetto di minacce da parte di fondamentalisti islamici per aver pubblicato nel 2006 alcune vignette su Maometto, e di un successivo attentato incendiario nel 2011. Subentrato a P. Val alla direzione della rivista, ne ha mantenuto ...
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maomettano
agg. e s. m. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce a Maométto (570-632), il profeta e fondatore dell’Islam, che conquistò militarmente buona parte dell’Arabia introducendovi la sua dottrina. 2. agg. e s. m. (f. -a) Seguace di...
maomettismo
s. m. [dal nome di Maometto]. – Il complesso della religione, delle credenze e della civiltà dei popoli maomettani, detto più spesso islamismo.