IBN ISḤĀQ, Muḥammad
Carlo Alfonso Nallino
Raccoglitore di ḥadīth (v.) o tradizioni canoniche musulmane e famoso storico, nato (a quanto sembra) a Medina, ove visse a lungo, per poi trasferirsi nell'‛Irāq; [...] suppone esser fatto cenno) nel Corano; di essa possediamo larghissimi estratti in autori posteriori; 2. la preziosa biografia di Maometto, che, nella recensione fattane dal suo discepolo al-Bakkā‛ī e poi curata dall'egiziano ‛Abd al-Malik ibn Hishām ...
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sultano Titolo del sovrano dell’Impero ottomano (fino al 1922) e di altri principi orientali.
Il termine, usato per la prima volta come titolo ufficiale nell’875 d.C., quando il califfo al-Mu‛tamid lo [...] , nella sua accezione più famosa, fu il titolo del sovrano ottomano, a partire forse già da Orkhān o Bāyazīd I, certo da Maometto II e portato fino all’abolizione del sultanato (1922).
Oggi si chiamano s. i capi di alcuni Stati musulmani, fra cui l ...
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Popolazione a tipo nomade, stabilita ad oriente del Nilo lungo la frontiera meridionale dell'Egitto, da Aswān al Mar Rosso, arrivando anche a N. della linea da Qénā ad el-Qoṣeir. Un ramo meno numeroso [...] il plurale), che sarebbe discendente da ‛Abd Allāh, figlio di quell'az-Zubair ibn al-‛Awwām che fu celebre compagno di Maometto. Il Reisner li accosta da una parte ai Medio-Nubiani e dall'altra agli odierni Beduini del Basso Egitto, metamorfizzati da ...
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RAMPOLDI, Giovanni Battista
Roberto Tottoli
RAMPOLDI, Giovanni Battista. – Nacque a Uboldo, nel Milanese, il 17 agosto 1761 da Giuseppe e da Maria Trolli. Pochi i particolari che ci sono noti della [...] . Da segnalare è anche il tono generale dell’opera, che non mostra alcun intento polemico. Sia nei confronti di Maometto sia nel delineare le linee storiche, Rampoldi si mantiene decisamente neutro e più intento a valutare la grandezza storica dell ...
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MARABUTTO (fr. marabout; sp. morabito)
Carlo Alfonso Nallino
Vocabolo penetrato sin dagl'inizî del sec. XIX nella letteratura di viaggi e divulgatosi nell'uso corrente europeo dell'Africa settentrionale [...] per lo più qubbah) e nemmeno tutte le categorie di santi, ma soltanto quelli che non siano sceriffi (cioè non discendano da Maometto attraverso sua figlia Fātimah ed il marito di lei ‛Alī) né semplici idioti (bahlūl), e la cui barakah (v.) o virtù ...
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FREDUCCI, Conte
Delfina Giovannozzi
Figlio di Ottomano - appartenente a una famiglia di ricchi commercianti originari di Foligno, trasferitisi in Ancona sul finire del sec. XIV e qui imparentatisi nel [...] amori turcheschi non fu minore del padre", caduto in miseria per disavventure pubbliche e private, chiese aiuto a Maometto II, al quale espresse i suoi sentimenti di riconoscenza commissionando a Giovanni Mario Filelfo, figlio dell'umanista Francesco ...
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DE GENNARO, Andrea
Franca Petrucci
Nacque da Bartolomeo e da una nobildonna che alcune fonti dicono Nardella D'Afflitto, ed altre Margherita Ferrella. Uomo d'armi e di corte, fu attivo nel Regno di [...] (28 luglio-11 ag. 1480). Il D. prese parte all'assedio della città pugliese, sotto le cui mura rimase fino a che, morto Maometto II (3 maggio 1481), le armi napoletane non riuscirono a recuperarla (10 sett. 1481). L'anno dopo, scoppiata nel maggio la ...
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Djebar, Assia
Djebar, Assia. – Pseudonimo della scrittrice, saggista e regista algerina Fatima-Zohra Imalayène (n. Cherchell, Tipasa, 1936). Dopo gli studi nelle scuole algerine di lingua francese, si [...] costruiti sulle difficoltà della figura femminile nel contesto culturale e religioso del Nordafrica magrebino, dalla morte del profeta Maometto all'indipendenza dell'Algeria. Un tema che rimane nei più recenti lavori, La Femme sans sépulture (2002 ...
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Scultore e architetto (Padova 1434 circa - ivi 1497 circa), allievo di Donatello, che accompagnò a Firenze circa il 1455, forse collaborandovi ai pergami di S. Lorenzo. La sua prima opera datata (1461) [...] della Scuola di S. Giovanni Ev., ora nei Musei di Berlino), e nel 1479, con Gentile Bellini, a Costantinopoli, presso Maometto II che aveva richiesto ai Veneziani un pittore e uno scultore. Tornato a Padova, vi eseguì (1484-90) dieci rilievi in ...
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Piccolo edificio in muratura a forma di cubo (ka‛bah, in arabo, "dado") di circa 10 metri di lunghezza, 12 di larghezza e 15 di altezza, che si trova fin dai tempi preislamici circa al centro del sacro [...] di 360; tra essi principale quello del dio Hubal, la cui relazione con la pietra nera non è ben conosciuta.
Maometto, intorno alla metà del secondo anno dal suo trasferimento a Medina, ossia nel 623-624, inserì nel culto musulmano la venerazione ...
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maomettano
agg. e s. m. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce a Maométto (570-632), il profeta e fondatore dell’Islam, che conquistò militarmente buona parte dell’Arabia introducendovi la sua dottrina. 2. agg. e s. m. (f. -a) Seguace di...
maomettismo
s. m. [dal nome di Maometto]. – Il complesso della religione, delle credenze e della civiltà dei popoli maomettani, detto più spesso islamismo.