Filosofo e scrittore, nato a Calcinaia, presso Pisa, l'8 dicembre 1794, morto a Pisa il 6 gennaio 1880. Studiò a Pisa, avendo a maestro il Carmignani e si laureò in giurisprudenza. Coltivò in gioventù [...] , ristampato poi con aggiunte in Ricordi ed affetti, Milano 1908; A. Gelli, S. C., in Rass. nazionale del 1° luglio 1880; F. Fiorentino, S. C., in Giorn. napoletano, VI, 1880; C. Guasti, S. C., in Opere, III, Prato 1895; A. Salza, Dal carteggio di A ...
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. Pittore veronese (o padovano, o vicentino, secondo altri) della seconda metà del sec. XIV. Gli antichi scrittori ne fecero uno solo con il bolognese Iacopo Avanzi (v.). La critica moderna ritiene trattarsi [...] Padova, la Cattività di Giugurta e il Trionfo di Mario (probabilmente quei trionfi che il Vasari colloca invece nella in generale, in confronto all'austera e drammatica rappresentazione fiorentino-giottesca.
Bibl.: Per la bibl. v. sotto Altichiero ...
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Nacque nel 1501 in Zwickau, morì in Venezia il 7 settembre 1531. Compiuti gli studî universitarî di giurisprudenza, venne a perfezionarsi in Italia nel 1526, e in Bologna riuscì a esaminare i lavori inediti [...] lasciati dal Bolognini; è molto dubbio se sia riuscito a vedere anche gli appunti del Poliziano sul manoscritto fiorentino delle Pandette. A Venezia conobbe Egnazio, che gli procurò vari manoscritti antichi, tra i quali quello pregevolissimo ...
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. Pittore fiorentino, di nome Francesco, nato il 1° marzo 1494, morto il 5 ottobre 1557; figlio di Ubertino di Bartolommeo orefice, d'una famiglia Filippini di Borgo San Lorenzo in Mugello, altrimenti [...] Londra). Fece due quadri con piccole figure in un'anticamera di Giovan Maria Benintendi, fra i quali un Battesinto di Cristo nel Giordano (Kaiser- , la tradizione naturalistica e popolare dell'arte fiorentina, e col loro realismo sprizzante ed arguto ...
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Storico, nato a Berlino il 22 giugno 1900; libero docente di storia medievale e moderna a Berlino dal 1929 al 1933, fu costretto a lasciare la Germania, al momento dellá campagna razziale; assistent-professor [...] originale vigore interpretativo la componente "civile", la sostanziale unione di politica e di cultura del pensiero umanistico fiorentino alle soglie del '400, che egli contrappone nella sua peculiarità all'inquieto e oscillante umanesimo dell'ultimo ...
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Nacque a Firenze sui primi del 1513 da un forbiciaio; fu presto servita, col nome di Fra Valerio; poi lasciò l'abito di frate per prender quello di prete secolare; e andò peregrinando per l'Italia settentrionale, [...] che fu la vita intellettuale, e non intellettuale soltanto, del tempo suo. La lingua è del più vivo ed efficace parlare fiorentino, benché i motti riescano oggi meno acuti che non dovessero sembrare ai contemporanei.
Bibl.: S. Bongi, Vita e catalogo ...
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Nacque a Firenze da Lorenzo di B. pittore, nel 1373; vi morì nel 1452. Fu maestro attivissimo, come affermano numerosi documenti (dal 1416 al 1446) e i dipinti su tavola e ad affresco, sparsi non solo [...] in San Martino a Gangalandi presso Signa (1433), in S. Maria del Fiore (1440) e nella facciata di S. Egidio a . Fiocco, Dello Delli Scultore, in Riv. d'Arte, 1929, p. 25; U. Procacci, Il soggiorno Fiorentino di Arcangelo di Cola, ibid., p. 119. ...
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Pittore fiorentino del XIV secolo, il cui nome ci è tramandato dalle fonti come quello di un maestro burlone e spensierato. È ancora stilisticamente indefinito, quantunque i vecchi scrittori concordi, [...] dal Boccaccio sino al Vasari, lo lodino come uno dei maggiori contemporanei di Giotto.
Un Bonamico fiorentino è ricordato in un documento pisano del 10 marzo 1336 e fu figlio di Martino, non di Cristofano, come vuole il Vasari, se si tratta del ...
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Filologo, nato a Collesalvetti (Livorno) il 21 marzo 1815, morto a Firenze il 4 marzo 1879. Nel 1848 combatté a Montanara e fu fatto prigioniero: di ritorno, entrò nel Ministero dell'istruzione pubblica [...] toscana (Firenze 1879), dalle Voci e maniere del parlar fiorentino (Firenze 1870). Né va dimenticata la sua cooperazione ai unica, e che essa fosse da formare sul modello della fiorentina. Ma, nonostante le sue asprezze, fu polemista onesto e pronto ...
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STOCCO, Francesco
Mario MENGHINI
Patriota e generale, nato da nobile e ricca famiglia a Decollatura, presso Nicastro, nel marzo del 1806, morto ivi l'8 novembre 1880. Fece gli studî classici nel liceo [...] il comando della brigata Aosta, e il 14 maggio 1863 fu collocato a riposo. Si ritirò allora nella nativa Calabria.
Bibl.: F. Fiorentino, Elogio funebre di F. S., Napoli 1881; P. Schiarini, I Mille nell'esercito, in Memorie storiche militari, 1910. ...
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trionfo
trïónfo (ant. trïunfo) s. m. [dal lat. triumphus, da un prec. triumpus, che si fa derivare dal gr. ϑρίαμβος «canto bacchico, trionfo», di origine incerta]. – 1. Il massimo onore che, in Roma antica, veniva tributato su decreto del...
amichettismo s. m. (iron.) Il comportamento di chi, generalmente da una posizione di potere e di prestigio, favorisce i propri seguaci; nepotismo. ◆ Avatar femminile di Walter Veltroni, cuspide dell’amichettismo intellettuale romano proiettato...