PERRUCCHETTI, Giuseppe
Alberto Baldini
Generale e scrittore militare, nato a Cassano d'Adda il 13 luglio 1839, morto a Cuorgnè (Torino) il 5 ottobre 1916. Fu insegnante di geografia militare alla scuola [...] progetto - poi attuato - dell'istituzione di truppe alpine (1872), sicché il P. è per gli alpini ciò che fu il La Marmora per i bersaglieri. Fra le sue opere ricordiamo: Dal Friuli al Danubio (Torino 1878); Il Tirolo (ivi 1881); La difesa dello Stato ...
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FANTI, Manfredo
Vincenzo Caciulli
Nato a Carpi (od. provincia di Modena) il 23 febbr. 1806 da Antonio e Silea Carbolani, nel 1825 fu ammesso alla Scuola dei cadetti pionieri di Modena, e conseguì nel [...] il 24 genn. 1861, si basava su 20 divisioni e 10 corpi d'armata e differiva in molte parti da quello sardo del La Marmora. I reggimenti ad esempio, non erano più su 4 ma su 3 battaglioni divisi in 6 compagnie. Rispetto al precedente riuniva lo stesso ...
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DE VECCHI, Ezio
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Grosseto il 21 dic. 1824 (e non 1826, come talvolta si afferma: cfr. Arch. di Stato di Firenze, Stato civile toscano, nascite dell'anno 1824, reg. 76, Comunità [...] notizie fornite dai curatori del Carteggio Tommaseo- Capponi, II, p. 646) sarebbe stato chiamato in Sardegna da Alberto La Marmora per collaborare alle sue rilevazioni geodetiche. Si trovava certamente nel Regno sardo agli inizi della prima guerra d ...
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GOVONE, Giuseppe
Piero Crociani
Nacque il 19 nov. 1825 a Isola d'Asti da una famiglia della piccola nobiltà, secondogenito di Ercole e di Francesca Mussi. Allievo della R. Accademia militare di Torino [...] , tenute in considerazione a Torino, non mancarono di influenzare la riforma dell'esercito sardo attuata da Alfonso Ferrero della Marmora, riforma cui contribuì anche direttamente dopo il rientro in servizio alla fine del 1850.
Nel 1853 il G. fu ...
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DOLCINI, Bartolomeo
Marina Romanello
Nacque a Bologna da famiglia appartenente alla nobiltà e venne battezzato il 26 dic. 1568.
Della sua formazione e cultura non si conosce nulla. Uniche date certe [...] dei lavori di C. Sigonio, cui viene accomunato già nei repertori tardo seicenteschi e in tutta la letteratura successiva. Nei Marmora Felsinea di C. C. Malvasia (1690) si accenna addirittura al D. come a "poco meno che copista del Sigonio", figura ...
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Uomo politico e scrittore croato, poi naturalizzato italiano (Turo Polje, Karlovac, 1824 - Roma 1912). Sostenitore di un programma di unificazione degli Slavi meridionali, nel 1861 fondò e diresse a Vienna [...] gli Slavi alla rivolta al momento dello sbarco garibaldino, progetto quest'ultimo che fu abbandonato per l'opposizione di La Marmora. Seguì più tardi (1869-70) dall'esterno, per conto del governo italiano, il concilio Vaticano I e nel 1873 pubblicò ...
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Nacque a Loreto (prov. di Ancona) il 27 dic. 1837, figlio di Francesco e di Tarsilla Bocci. Studiò filosofia a Recanati, dove risiedeva con la famiglia; nel 1854 si iscrisse alla facoltà di medicina di [...] , venne incorporato nell'XI battaglione, appena costituito.
Dopo Villafranca, il 28 luglio il gen. A. Ferrero della Marmora comunicava, con una circolare, che i volontari non appartenenti alle province lombarde potevano chiedere il congedo. Nel mese ...
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SPERI, Tito
Mario Menghini
Martire della libertà d'Italia, nato a Brescia il 2 agosto 1825, impiccato a Belfiore il 3 marzo 1853. Figlio di un modesto restauratore di quadri, che aveva militato sotto [...] che si unì all'esercito sardo, e combatté a Governolo. Nel luglio si trovava a Parma con le truppe del La Marmora; di là, dopo l'armistizio Salasco, tornò a Brescia, dove durante la restaurata dominazione austriaca fece parte di quel comitato che ...
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RATTAZZI, Urbano
Mario Menghini
Uomo di stato, nato ad Alessandria il 20 giugno 1808, morto a Frosinone il 5 giugno 1873. Fece gli studî di giurisprudenza all'università di Torino, e tornato in provincia, [...] a sedare.
Dimessosi il conte di Cavour dopo Villafranca, il R. entrò, e ne fu il massimo esponente, nel gabinetto La Marmora (19 luglio 1859), assumendo il portafoglio dell'Interno; e sua cura fu di praticare due politiche, una palese e conforme ai ...
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Sella, Quintino
Uomo politico e scienziato (Sella di Mosso, Biella, 1827 - Biella 1884). Discendente di una ricca famiglia di industriali della lana, nel 1847 si laureò in ingegneria a Torino e perfezionò [...] , nel 1862 assunse il dicastero delle Finanze nel governo Rattazzi e successivamente, con lo stesso incarico, partecipò al gabinetto La Marmora nel 1864-1865 e a quello Lanza dal 1869 al 1873. Sella si prefisse come obiettivo il pareggio del bilancio ...
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