BRUNO, Giovanni
Salvatore Bono
Nato a Colonnella (Teramo) nel 1544 da Pietro e da Leonora di Giuliano, venne battezzato con il nome di Properzio, che mutò in quello di Giovanni quando, nel 1571, dopo [...]
Dopo il ritorno a Roma, il B. riprese l'insegnamento di logica nel Collegio Romano; nel 1590 era rettore del Collegio dei maroniti. Morì a Roma il 12 ott. 1623.
Fonti e Bibl.: La relazione inedita del B., dal titolo Ragguaglio della Missione fatta a ...
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MA‛ŪSHĪ, Paul
Patriarca maronita. Nato a Gezzīn (Libano) nel 1894. Studiò nel Libano, poi a Parigi e Roma, dove conseguì la laurea in filosofia e teologia. Ordinato sacerdote nel 1917, si recò negli [...] Stati Uniti, dove insegnò latino, greco e siriaco e si occupò delle comunità maronite di New York e Los Angeles. Tornato nel 1934 in patria, fu nominato vescovo di Tiro; nel 1948 fu nominato presidente della Commissione apostolica costituita dalla ...
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RABBULA, Vangelo di
M. della Valle
Denominazione convenzionale di un evangeliario siriaco (Firenze, Laur., Plut. 1.56), giunto a Firenze probabilmente tra il 1522, anno in cui è ancora documentato nel [...] sec. 12°, nel monastero di S. Maria di Maifūq, in Libano, anch'esso come Qannūbīn nel tempo sede dei patriarchi maroniti.L'evangeliario, scritto in estrànghelo - il tipo più antico di scrittura siriaca - su due colonne, fu certamente eseguito, come ...
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GIOVANNI FRANCESCO (Gianfrancesco, Francesco) da Potenza
Laura Ronchi De Michelis
Nacque probabilmente a Potenza in data ignota da collocarsi nell'ultimo quarto del XV secolo. Incerto è anche il cognome [...] svolto positivamente il compito che gli era stato affidato, G. tornò a Roma con il Reatino e tre oratores dei maroniti delegati a partecipare al concilio Lateranense, in tempo per prendere parte attiva a un momento delicato della vita dell'Ordine ...
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Dottrina cristologica, diffusa nella Chiesa bizantina nel 7° sec., elaborata per superare le dispute attorno al modo di operare delle due nature in Cristo. Storicamente nasce come affermazione di monoenergismo [...] al tempo dell’imperatore Eraclio. Ripetutamente condannato dai papi, dopo un incerto atteggiamento di Onorio I, il m. fu definitivamente interdetto nel terzo Concilio di Costantinopoli (681, sesto ecumenico). Ebbe ancora seguaci fra i maroniti. ...
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KOMULOVIĆ (Comulo, Comuli, Comuleo), Alexandar (Lisander)
Franco Pignatti
Nacque a Spalato nel 1548 dalla famiglia patrizia dei Petrak, nel ramo che portava il soprannome di Komulović. Mancano notizie [...] XIII visitatore apostolico delle Chiese latine nella penisola balcanica, insieme con il gesuita T. Raggio (Raggi), già visitatore dei maroniti in Libano, con l'incarico di attuare i decreti del concilio di Trento.
Il K. visitò Dalmazia, Albania ...
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patriarcato
Nel cristianesimo, è il più alto grado di dignità e di giurisdizione dell’episcopato, attestato sicuramente dal tempo del Concilio di Nicea (325), ma già anteriormente riconosciuto ai metropoliti [...] 1847), un p. di Alessandria dei copti (dal 1824), i p. di Antiochia dei melchiti (dal 1722), dei siri (dal 1783) e dei maroniti, un p. di Babilonia dei caldei (dal 1553), un p. di Sis e Cilicia degli armeni (dal 1742). I poteri connessi col p., già ...
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Dell’Oriente, cioè in genere dei paesi posti a E dell’Europa, e quindi soprattutto dei paesi asiatici, ma con estensione più o meno vasta secondo il significato che nei vari tempi è stato attribuito a [...] a latinizzarsi. Con il 16° sec. fu ripreso il lavoro per l’unione. A Roma sorsero i collegi per gli o. (greco, maronita) e furono editi i libri liturgici. Si erano frattanto uniti a Roma i Ruteni della zona della diocesi metropolitana di Kiev ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] Scrittura e in piccoli brani di cantici. Le più antiche l. orientali sono quella antiochena e quella di Gerusalemme; i Maroniti seguono la l. antiochena interpolata con alcuni elementi del rito romano e di devozioni moderne. La l. siriaco-orientale ...
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Lateranense IV, concilio
GGirolamo Arnaldi
Nei Dictatus papae di Gregorio VII, la XVI proposizione prescrive che "nessun concilio possa essere chiamato generale senza l'autorizzazione del papa". Si [...] di abati, canonici e rappresentanti dei poteri secolari. Non vi partecipò nessun greco, benché invitato, oltre al patriarca dei Maroniti e un rappresentante del patriarca di Antiochia. Oltre al conflitto fra Federico II e Ottone IV, che fu risolto ...
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maronata
s. f. (iron.) Trovata, comportamento tipico di Roberto Maroni, esponente politico del centro destra, più volte ministro. ◆ Il ministro del Welfare, Roberto Maroni, ha riacceso la polemica sull’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori...
maroniano
s. m. e agg. Sostenitore di Roberto Maroni; di Roberto Maroni. ◆ Replica infatti Maroni: «[Carlo Azeglio] Ciampi non ha toccato questi argomenti. E tale comportamento dimostra che gli è bastato leggere i giornali di questi giorni...