In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] , soprattutto nelle sfere materiali dell’economia e delle istituzioni politiche. Con la sua ‘teoria critica non marxista’ Sciulli intende incoraggiare le attività che accrescono l’autonomia delle formazioni fondate sulla collegialità e i vincoli ...
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La nozione di c. (lat. consensus, "conformità dei voleri") ha avuto nelle scienze sociali un rilievo particolare rispetto alla politica, venendo utilizzata soprattutto per definire l'accordo dei componenti [...] questo indebolimento come colonizzazione dei mondi vitali stessi da parte dei meccanismi sistemici. La reificazione di derivazione marxista, che rende i prodotti del lavoro autonomi rispetto ai soggetti, nonché la riduzione degli individui a valore ...
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BRUCCULERI, Angelo
Giuseppe Pignatelli
Nato a Canicattì (Agrigento) il 29 nov. 1879 da Calogero e da Carmela Cagnino, seguì il corso degli studi medi nella città natale, ove frequentò gli ambienti religiosi, [...] avvertendo di dubitare "che un tale organismo si protrarrà a lungo", a causa della presenza di forti gruppi di ispirazione marxista (Monismo e pluralismo sindacale, ibid., XCIV [1943], 3, pp. 400-407). Nel dopoguerra le critiche alla CGIL si fecero ...
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La nuova realtà dei movimenti femministi emerge agl'inizi degli anni Sessanta negli Stati Uniti e rapidamente si estende nei paesi a capitalismo avanzato. Se le suffragette all'inizio del secolo si battevano [...] femminista. Nel congresso nazionale di Francoforte del 1973 si verifica una spaccatura tra le militanti di formazione marxista e quelle più vicine al f. radicale americano. Ciononostante le donne sono attive nell'organizzare strutture alternative ...
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Parentela
Adam J. Kuper
di Adam J. Kuper
Introduzione
"La parentologia è la disciplina centrale dell'antropologia", affermava una trentina d'anni fa l'antropologo R. Fox (v., 1967, p. 10); "essa rappresenta [...] privata e allo Stato (v. Morgan, 1871 e 1877).
Questa teoria fu abbracciata da Engels, e divenne parte integrante dell'ortodossia marxista. Essa trovò inoltre l'appoggio di alcuni insigni etnologi di fine Ottocento. Tra questi L. Fison e A.W. Howitt ...
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Evoluzionismo
Stephen K. Sanderson
La natura dell'evoluzione sociale e le teorie a essa relative
Uno dei più importanti concetti della storia delle scienze sociali è quello di evoluzione. Nel XIX secolo [...] (v., 1936, 1951 e 1954²) presentò una sua versione di quella che egli riteneva la visione evoluzionistica marxista della storia. Mettendo l'accento sui mutamenti tecnologici di vasta portata caratteristici della preistoria umana, egli individuò due ...
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Dahrendorf, Ralf. - Nasce nel maggio del 1929 ad Amburgo. Cresciuto sotto il nazismo, ma educato da un padre convinto socialdemocratico, ha tempo di svolgere la sua parte nella resistenza. Consegue la [...] . Ciò significa che essi si andavano distaccando, a passi più o meno impercettibili, dall’atteggiamento di sinistra, addirittura marxista, che veniva loro attribuito».
Dogmatismo, slealtà e maneggi: tre deleteri aspetti, ad avviso di Dahrendorf, Ralf ...
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Stato dell’America Meridionale. Confina a N con il Perù, a E con la Bolivia e l’Argentina; a S e a O è bagnato dall’Oceano Pacifico. Il territorio si allunga per 4200 km circa nel senso della latitudine [...] il regime aprì le iscrizioni per un nuovo registro elettorale e permise il ritorno alla legalità dei partiti non marxisti, fu comunque la linea moderata a prevalere. La sconfitta di Pinochet nel plebiscito dell’ottobre 1988 sul prolungamento della ...
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SOCIOLOGIA DELLA LETTERATURA
Romolo Runcini
. Una disciplina critica nuova, come la s. della l., incontra le prime difficoltà nella stessa definizione del suo statuto epistemologico. Essendo nuova, [...] dell'arte e della letteratura è venuto dalla Critica del gusto (Milano 1960) di G. della Volpe. Attorno a questi due studiosi marxisti, in sostegno o contro le loro teorie, e con influssi che portano da Lukács a Freud, da Goldmann a Williams, a ...
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MINORANZE NAZIONALI (XXIII, p. 404; App. II, 11, p. 327)
Bruno Molajoli
NAZIONALI Le discussioni sul problema delle m. n. hanno chiaramente messo in luce, in questi ultimi dieci anni, due fatti: la difficoltà [...] loro cultura; questa deve rimanere essenzialmente nazionale e particolaristica come forma, mentre si vuole che divenga marxista-leninista secondo il suggello "cinese", come contenuto.
Minoranze in Africa. - Nella formazione dei nuovi stati africani ...
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marxista
s. m. e f. e agg. [der. di marxismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del marxismo: è un m. convinto; anche, rappresentante di un partito marxista: i m. italiani, francesi. 2. agg. Che è proprio del marxismo e anche...
marxistico
marxìstico agg. [der. di marxismo] (pl. m. -ci). – Relativo al marxismo e ai marxisti: concezioni m.; partito di orientamento m., di ispirazione marxistica. ◆ Avv. marxisticaménte, secondo i principî del marxismo: interpretare marxisticamente...