Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] istruzione e condizioni socio-culturali adeguate. Il quadro, la cui gravità può variare, sembra essere più frequente nel sesso maschile e nei paesi a ortografia opaca, rispetto ai paesi a ortografia trasparente. Il disturbo può permanere per tutto l ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] 3, 4, 5 illustrano il contorno di frasi assertive dello spagnolo, francese, tedesco e inglese pronunciate da una voce maschile (i relativi segnali sono tratti dal CD allegato a Sorianello 2006; la frase inglese è tratta dal corpus IViE, Intonational ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] elisi o integri: bell’idea ma anche bella idea. Al plurale invece è raro che il femminile si elida, mentre per il maschile vale la regola precedente di gli.
I ➔ monosillabi, in italiano, si elidono spesso. Quanto a di, l’elisione avviene davanti a ...
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Il perimetro del linguaggio della moda è difficilmente definibile. Il termine moda (dal fr. mode, connesso al lat. modus «maniera») è attestato per la prima volta in italiano nel trattato moraleggiante [...] o alla romana (Vecellio 1590: 52).
Nel Seicento si aggiungono accappatoio e fisciù. Con l’età dei Lumi entrano nel guardaroba maschile marsina (o frac) «giacca a coda di rondine» (dal conte belga F. de Marsin) e redingote (francese, dall’ingl. riding ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] l’apostrofo attraversa una nuova fase critica. Permane l’incertezza dopo l’articolo indeterminativo a seconda che segua un maschile o un femminile, risolta per analogia o con l’omissione (un altra) o, più frequentemente, con l’ipercorrettismo (un ...
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APOSTROFO
Nell’ortografia italiana, l’apostrofo (’) si usa per segnalare la caduta di una o più lettere di una parola.
• Generalmente indica l’➔elisione di una vocale finale
la arte ▶ l’arte
una ape ▶ [...] femminile va usato sempre l’apostrofo, perché non si tratta di troncamento ma di elisione. A differenza di quanto accade al maschile infatti (un albero, ma anche un palo), la vocale finale cade solo nel caso dell’incontro con la vocale iniziale della ...
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DIMOSTRATIVI, PRONOMI
I pronomi dimostrativi più frequenti nell’uso sono questo e quello (➔dimostrativi, aggettivi)
Non capisco questo: come fai a vincere sempre
Quello che senti è il mio cane
A [...] ) non vanno confusi con il plurale degli aggettivi questo e quello: sono pronomi che si usano soltanto per il soggetto maschile singolare e sempre in relazione a una persona che è già stata menzionata
Giacomo Leopardi nacque a Recanati il 28 giugno ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] tra il torinese e l’italiano riguarda l’assenza di marche di plurale per quasi tutti i nomi e aggettivi maschili, tranne quelli uscenti in [-l]: [fɔl] «matto», plur. [fɔj]. La marcatura esplicita del plurale è però normalmente assicurata a livello ...
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I verbi riflessivi sono verbi pronominali (➔ pronominali, verbi) a cui è saldato un pronome riflessivo enclitico (➔ riflessivi, pronomi), il quale ha molteplici funzioni: da quella riflessiva in senso [...] impersonale con il si presentano accordo scisso: la terza persona singolare per il verbo di modo finito e il plurale maschile (di rado femminile) (32) per la parte nominale del predicato (aggettivo: 32; nome: 33; participio passato: 34) (Lepschy & ...
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Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] Er padre de li santi, nei quali presenta lunghe filze di sostituti eufemistici e no, del nome dell’organo sessuale femminile e maschile. Il primo (il n. 561) per es., così inizia:
Chi vvo’ cchiede la monna a Ccaterina
per ffasse intenne da la ggente ...
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maschile
agg. [der. di maschio]. – 1. a. Di maschio, di uomo, che è caratteristico dell’uomo o riguarda soltanto gli uomini, cioè i maschi: abbigliamento m., abiti, indumenti m., moda m., eleganza maschile; e in contrapp. esplicita o implicita...
maschilismo
s. m. [der. di maschile]. – Termine, coniato sul modello di femminismo, usato per indicare polemicamente l’adesione a quei comportamenti e atteggiamenti (personali, sociali, culturali) con cui i maschi in genere, o alcuni di essi,...