Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] semantici.
In italiano gli aggettivi e pronomi dimostrativi sono i seguenti:
maschile femminile
singolare questo, quello questa, quella
plurale questi, quelli queste, quelle ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] è molto spesso [lo], oppure [o] (< illŭd o *illod), di contro a [lu, ju, jo ru] o [u] (< illŭ(m)) del maschile, ed è obbligatorio davanti a sostantivi indicanti materie o sostanze (a San Polo dei Cavalieri, in provincia di Roma, [lo ˈferːu] «il ...
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Le parole relative al corpo umano hanno un’importanza specifica nella lingua in quanto occupano un posto di rilievo in una varietà di ambiti specialistici, come la medicina (e più latamente le scienze [...] per sfumature colloquiali impiegate in contesti familiari e infantili. Così, per es., l’organo maschile può essere indicato da cultismi come membro maschile o virile, fallo, asta e verga, termini volgari come cazzo, minchia, nerchia, ecc., eufemismi ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] è facilmente deducibile dall’altezza della seconda formante (➔ fonetica acustica, nozioni e termini di) che si attesta, per una voce maschile, intorno ai 2500-2800 Hz. In fig. 6 è riportato lo spettrogramma della parola pinguino [piŋˈgwiːno], in cui ...
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Agli inizi del XXI secolo sono 873 le entità statali riconosciute dalla comunità internazionale, a cui ne vanno aggiunte altre il cui status, però, non è ancora ratificato: come è facile immaginare, un [...] (e nel Deonomasticon Italicum di Wolfgang Schweickard, proprio sotto la voce Bangla Desh).
Un’ultima considerazione sul genere, maschile o femminile, del nome dei paesi. Non è prevedibile dalla forma, tuttavia si registra negli ultimi tempi una ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] di le soprano, diffuso accanto a i soprani); da notare che a volte – anche in conseguenza di mutamenti nel costume – il nome maschile è il derivato e il femminile la base (divo «attore di successo» è posteriore a diva; mammo «padre che fa le veci ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] l’italiano (5) si distingue da una lingua come l’inglese, che invece ha due forme distinte a seconda che il possessore sia maschile o femminile (6):
(5) Gianni ha incontrato suo padre / Maria ha incontrato suo padre [suo = «di lui/lei»]
(6) John met ...
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Le consonanti laterali sono così chiamate in quanto, per produrle, la lingua assume una particolare conformazione che permette la fuoriuscita dell’aria dai suoi lati (➔ fonetica articolatoria, nozioni [...] la seconda formante si trova a circa 1500 Hz e per la palatale a circa 2100 Hz. Tali valori, del resto indicativi, si riferiscono a una voce maschile in quanto la voce femminile presenta un aumento formantico di circa il 20% rispetto a quella ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] ci si limiterà a tracciare una sintesi dei procedimenti più frequenti e produttivi, che verranno elencati nella forma maschile, accompagnati da brevi notazioni ed esempi.
Tra i procedimenti che operano su basi nominali, il sottogruppo più nutrito ...
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La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] alcuni dei casi più produttivi: il genere manifesta delle preferenze ricorrenti, sicché può accadere che mentre l’uscita maschile di un procedimento formi preferibilmente nomi di agente, l’uscita femminile formi preferibilmente nomi di strumento. È ...
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maschile
agg. [der. di maschio]. – 1. a. Di maschio, di uomo, che è caratteristico dell’uomo o riguarda soltanto gli uomini, cioè i maschi: abbigliamento m., abiti, indumenti m., moda m., eleganza maschile; e in contrapp. esplicita o implicita...
maschilismo
s. m. [der. di maschile]. – Termine, coniato sul modello di femminismo, usato per indicare polemicamente l’adesione a quei comportamenti e atteggiamenti (personali, sociali, culturali) con cui i maschi in genere, o alcuni di essi,...