DISEGNO
F. Manzari
Pochi sono gli esempi di d. medievali conservati anteriori alla seconda metà del Trecento; tale scarsità, a fronte dell'abbondanza di d. rinascimentali, è stata spiegata (Oertel, [...] biacca è un foglio con due figure maschili sedute (Parigi, Louvre, Cab. Des., inv. nr. 2664), attribuito a MasodiBanco (Degenhart, Schmitt, 1968, I, nr. 24) o, dubitativamente, a Giotto (Bellosi, 1985, pp. 5-10).Dalla fine del sec. 14° cominciò a ...
Leggi Tutto
CAPANNA, Puccio (Puccius Cappanne)
Miklos Boskovits
Pittore di Assisi che, secondo documenti recentemente ritrovati (Abate, 1956), nel 1341-42 eseguì un affresco "in Portis Bonaematris et Sancti Ruphyni" [...] . 67 s. e passim) e il Toesca (1929 e 1951) lo credevano opera diMasodiBanco. Il Venturi (1907, pp. 489 s.), che cautamente avanzava l'ipotesi potersi trattare di opere di Stefano fiorentino, collegava con gli affreschi della basilica inferiore la ...
Leggi Tutto
ESZTERGOM
E. Marosi
ESZTERGOM (lat. Strigonium, Strigonia; ted. Gran; slavo Střehom, Ostrogom)
Cittadina dell'Ungheria settentrionale, situata sulla riva destra del Danubio alla confluenza del fiume [...] 1983), caratteri giotteschi forse mediati dall'ambiente napoletano, probabilmente da MasodiBanco.La ricostruzione della storia architettonica della cattedrale di E. può essere basata soltanto sulla scultura architettonica conservata. Contrariamente ...
Leggi Tutto
Andrea di Bonaiuto (o Bonaiuti o da Firenze)
S. Romano
Pittore attivo in Toscana nella seconda metà del 14° secolo. Nato a Firenze probabilmente intorno al 1320; dal 1346 iscritto all'Arte dei medici [...] 'anno della peste nera. Più che verso Taddeo Gaddi, tuttavia, è verso MasodiBanco che A. si mostra debitore, specie per quella 'abbreviazione' formale di cui parla Boskovits (1975), che produce una fluidità delle forme colorate, una semplificazione ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tecnica artistica di antica tradizione, il mosaico è utilizzato nel Medioevo per la [...] sempre artisti “esterni”. Tra XII e XIII secolo le vetrate sono ideate dai maggiori artisti del tempo come MasodiBanco, Taddeo e Agnolo Gaddi o il Maestro di Figline (prima metà XIV sec.).
A cavallo tra Duecento e Trecento si data la realizzazione ...
Leggi Tutto
CENNI di Francesco di ser Cenni
Anna Padoa Rizzo
Risulta immatricolato nell'arte dei medici e speziali nel 1369 (Colnaghi, 1928) ed elencato tra i pittori fiorentini nel 1415 (Gualandi, 1845). Del 1393, [...] -292; F. Zeti, Sul catalogo dei pittori toscani del sec. XIV nelle gallerie di Firenze, in Gazette des Beaux-Arts, CX(1968), p. 71; D. Wilkins, MasodiBanco and C. di Francesco..., in The Burlington Magazine, CXI(1969), pp. 83-85; Firenze restaura ...
Leggi Tutto
NICCOLÒ di Tommaso
P. Leone de Castris
Pittore fiorentino attivo in Toscana e in Campania durante il terzo quarto del 14° secolo.
Le prime notizie di N. risalgono a dopo il 1346, quando il suo nome [...] l'altro prossimo al suo vivace e realistico modo di raccontare e di rappresentare (Boskovits, 1975, pp. 35-36).La formazione di N. dovette svolgersi a metà secolo sull'asse della lezione plastica diMasodiBanco e dei fratelli Andrea, Jacopo e Nardo ...
Leggi Tutto
Pittore (seconda metà sec. 14º). Nel 1368 era membro della Compagnia dei pittori in Firenze e nel 1369 dirigeva insieme con Giovanni da Milano lavori in Vaticano. Delle opere a lui attribuite attualmente [...] su G. riportate nel cosiddetto Libro di Antonio Billi (zibaldone compilato tra il 1481 e il 1530 e conservato nella Biblioteca Magliabechiana di Firenze), riunendo sotto il nome di Tommaso di Stefano detto G. la sua opera e quella diMasodiBanco. ...
Leggi Tutto
giottéschi, artisti Collaboratori ed epigoni trecenteschi di Giotto. Fin dal secondo-terzo decennio del 14° sec. nuclei di a.g. si formarono nei centri più importanti d'Italia. Il gruppo evidentemente [...] toscano, con pittori quali T. Gaddi, B. Daddi, MasodiBanco, A. Orcagna. Anche nella Napoli angioina, dove Giotto aveva lavorato negli ultimi anni, si assistette al fiorire di lavori di sensibilità giottesca, come appare evidente negli affreschi ...
Leggi Tutto
Pittore napoletano del sec. 14º. Firmò una Crocifissione (Salerno, Museo Diocesano) nella quale sono evidenti riferimenti giotteschi nella particolare lezione diMasodiBanco. Per ragioni stilistiche, [...] gli sono state attribuite altre opere, tutte databili tra il 1335 e il 1345, e in particolare gli affreschi di S. Maria Incoronata a Napoli (staccati e conservati in S. Chiara), che nelle parti realizzate dopo il 1350 mostrano un preziosismo materico ...
Leggi Tutto