In matematica, per una funzione, l’e. è un punto del suo campo di definizione, in corrispondenza del quale si ha un massimo o un minimo (un estremo) per la funzione. L’e. si chiamerà relativo o assoluto [...] se tale è l’estremo. Analoga definizione vale per un funzionale: in quest’ultimo caso si parlerà non di un punto e., ma di una funzione (o di una curva) estremante ...
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Espressione con cui si indica l’argomento di molte ricerche matematiche, intese a individuare le massime e le minime grandezze tra un certo numero di grandezze assegnate, oppure i valori massimi e minimi [...] ξ della categoria I si ha f″ (ξ) > 0, o f″ (ξ) < 0, ξ è un valore rispettivamente minimante o massimante, e quindi f (ξ) è un minimo o un massimo (relativo). Se f′ (ξ)=f″(ξ)=...=fn (ξ)=0 ed fn+1 (ξ)≠0, per n dispari la f (ξ) ammette in ξ un ...
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VARIAZIONI, CALCOLO DELLE.
Leonida Tonelli
- È quel ramo dell'analisi matematica che studia i problemi di massimo e minimo (v. massimi e minimi) relativi a quantità variabili, che si presentano sotto [...] analitiche e aventi tutti gli stessi punti estremi A ⊄ (a, pa) e B ⊄ (b, pb). Si presentano però delle questioni di minimo o massimorelative a classi di curve C per le quali uno solo dei punti estremi è comune a tutte le curve, mentre l'altro può ...
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età Ciascuno dei periodi in cui si divide la vita umana e, per estensione, anche quelli in cui si articola lo sviluppo del mondo.
L’e. dell’uomo
Una delle classificazioni è quella che distingue una e. [...] dei valori assunti da questa variabile: in generale, nelle diverse società, la probabilità di morte assume un massimorelativo alla nascita (mortalità infantile) per decrescere rapidissimamente verso il minimo assoluto assunto a circa 10-12 anni e ...
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L'Ottocento: matematica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Thomas Archibald
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Nel corso del XIX sec. la teoria delle funzioni di più variabili [...] di individuare una condizione necessaria per l'esistenza di valori estremali della funzione. Supponiamo che u=f(x,y,z) abbia un punto di massimo (relativo), vicino al quale possiamo definire F(α)=f(x+αh,y+αk,z+αl)⟨f(x,y,z)=F(0): secondo la teoria del ...
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onda
ónda [Der. del lat. unda] [LSF] Fenomeno fisico per cui una perturbazione prodotta localmente in un mezzo si propaga a distanza, trasportando lontano energia e informazioni circa le sue caratteristiche [...] distanza minima tra due punti di una direzione di propagazione nei quali la grandezza d'o. ha un massimorelativo oppure un minimo relativo (mai comunque in relazione a valori nulli, tra due consecutivi dei quali non intercorre una lunghezza d'onda ...
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strato
strato [Der. del lat. stratum, neutro sostantivato del part. pass. stratus di sternere "distendere"] [LSF] (a) Quantità di materia più o meno omogenea, distesa più o meno uniformemente, con vario [...] ◆ [GFS] S. ionosferico: nome di zone della ionosfera, qualcuna delle quali è detta anche regione ionosferica, cui corrisponde un massimorelativo della densità di elettroni liberi: s. E normale, E sporadico della regione E, s. F1 e F2 della regione F ...
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spettrale
spettrale [agg. Der. di spettro] [LSF] (a) Che si riferisce a spettri atomici o molecolari di emissione o di assorbimento. (b) Di proprietà dipendente dalla lunghezza d'onda o dalla frequenza [...] e propra riga (immagine della fenditura dello spettroscopio) e in uno spettro grafico si presenta come uno stretto massimorelativo centrato su un dato valore di lunghezza d'onda (o frequenza temporale oppure spaziale): v. righe spettrali, larghezza ...
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regione
regióne [Der. del lat. regio -onis, da regere "dirigere"] [LSF] Con rifer. al diagramma di una grandezza descrittiva di un fenomeno, tratto del diagramma (o relativa fase del fenomeno) corrispondente [...] III 574 e. ◆ [GFS] R. ionosferica: zona della ionosfera nella quale la distribuzione verticale della concentrazione elettronica ha un massimorelativo; si denominano, dal basso, r. D, E, F: v. ionosfera: III 301 f. ◆ [LSF] R. lineare: v. sopra: [LSF ...
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unimodale
unimodale [agg. Comp. di uni- e modale] [PRB] Funzione u.: funzione di densità di proba-bilità che ha un solo punto di massimorelativo, detto moda o norma; tale funzione, in contrapp. a quelle [...] zeromodali, bimodali, plurimodali, è crescente fino alla moda e poi decrescente; sono u. molte delle distribuzioni che più comunem. s'incontrano nelle applicazioni, per es. la distribuzione normale ...
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relativo
agg. [dal lat. tardo relativus «che si riferisce, che si riporta a qualche cosa» (der. di relatus, part. pass. di referre «riportare»)]. – 1. a. Che si riferisce a un determinato oggetto, elemento o fatto, o a una determinata situazione...
massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...