Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] per livello di istruzione, sesso e aree urbane (Torino, Roma, Napoli); tra loro solo 10 si dichiarano fedeli praticanti, 4 dicono di esserlo in maniera saltuaria e 22 di non esserlo da un minimo di 5 a un massimodi 17 anni. Tra le parole di cui si ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] , Atto III, scena 9, p. 312)
(17) Vi informiamo di aver raggiunto il numero massimodi partecipanti (www.anai.org/regioni/piemonte/home.htm)
(b) Il verbo regge un oggetto indiretto + di + infinito, che rinvia al soggetto del verbo reggente: accennare ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] popoli ancor si facciano ricchi e si onorino di quel buono e bello che Iddio Ottimo Massimo ha dato loro, cioè l’eccellenza della utilmente tra loro (Accademia delle scienze diTorino; Istituto lombardo di scienze e lettere; Istituto Veneto: scienze ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] segg.). Interprete massimodi questa concezione della poesia è Giuseppe Parini, con il suo poemetto di critica sociale e L’italiano in Europa. Esperienze linguistiche del Settecento, Torino, Einaudi.
Giovanardi, Claudio (1987), Linguaggi scientifici e ...
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Con lingua dello sport o linguaggio sportivo (locuzione, quest’ultima diffusa dall’ultimo decennio del XIX secolo e poi utilizzata da Bertolini 1923), si indicano sia le ➔ terminologie tecniche e specifiche [...] internazionale: già nel 1844 fu fondata la Reale Società Ginnastica diTorino, che nel 1869 confluì nella Federazione Ginnastica Italiana, in cui erano riuniti le società di tiro a segno, di scherma e i circoli ginnastici; nel 1878 su iniziativa del ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] determinazione geografica, l’italiano diTorino o di Catania, di una qualsiasi piccola città o invece di una più vasta area parte, in situazioni dimassima formalità chiunque, impegnandosi per innalzare il registro, cerca di allontanarsi il più ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] valore di una subordinata di modo finito:
(9) S’informò educatamente della mia vita diTorino, di quel che avrei fatto tornando a Torino ( ascoltava ascoltava, forse voleva sfruttare al massimo quell’unica possibile compagnia, vedendo delinearsi ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] sono da essa più imitati che praticati. Il punto massimodi distanza della lingua letteraria da quella scritta è nei testi Pier Vincenzo (1991), La tradizione del Novecento. Terza serie, Torino, Einaudi.
Patota, Giuseppe (1987), L’“Ortis” e la prosa ...
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In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] + infinito, che, per es., nell’italiano diTorino (➔ Torino, italiano di) presentano, rispetto a stare + gerundio, la Lang.
Cerruti, Massimo (2007), Sulla caratterizzazione aspettuale e la variabilità sociale d’uso di alcune perifrasi verbali ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] nessi», rappresenta una efficacissima cartina di tornasole per misurare «il massimodi distanza tra Petrarca e la rist. in Id., Varianti e altra linguistica. Una raccolta di saggi (1938-1968), Torino, Einaudi, 1970, pp. 169-192).
De Robertis, ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....