L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] un rilievo massimo, e al tempo stesso proietta il resto del messaggio su uno sfondo piatto, privo di rilievo interno. le scelte. Introduzione alla grammatica italiana, Torino, UTET.
Ramat, Paolo (1980), Il concetto di “tipo” in linguistica, «Lingua e ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] contemporaneo, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 2º (Scritto Id., Di scritto e di parlato. Discorsi linguistici, Bologna, Zanichelli, 1983, pp. 126-179).
Pettorino, Massimo & ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...]
Gadda, Carlo Emilio (1953), Norme per la redazione di un testo radiofonico, Torino, ERI.
Gli italiani trasmessi: la radio (1997). Teorie e tecniche, Roma - Bari, Laterza.
Moneglia, Massimo (1997), La lingua delle radio locali giovanili. Sondaggi in ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] polimorfia della lingua letteraria dal secolo XIII al XVI, in Id., Saggi di lingua antica e moderna, Torino, Rosenberg & Sellier, 1989, pp. 11-188.
Palermo, Massimo (1990-1992), Sull’evoluzione del fiorentino nel Tre-Quattrocento, «Nuovi annali ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] .
Fiorelli, Piero (1994), La lingua del diritto e dell’amministrazione, in Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 2º (Scritto e parlato), pp. 553-597.
Fiorelli, Piero (2008), Intorno alle ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] giù in fretta, compiendo un arco di pochi centimetri, e si ferma di scatto dopo al massimo due o tre ripetizioni; inoltre il segni come parole. La comunicazione dei sordi, a cura di V. Volterra, Torino, Boringhieri, pp. 39-48.
Radutzky, Elena et al ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] e l’aria tranquilla: comincia l’acqua ad alzarsi, ed in termine di 5 o 6 ore ricresce dieci palmi e piú […] Trovatemi ora voi Il “Dialogo sopra i massimi sistemi”, in Letteratura italiana. Le Opere, diretta da A. Asor Rosa, Torino, Einaudi, 4 voll., ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] La fonte è dunque socialmente connotata e può al massimo illuminarci sull’alfabetismo dei ceti abbienti, notoriamente minoritari a Torino nel secolo XVIII, «Quaderni storici» 6, 17, pp. 485-509.
Frascadore, Angela (1991), Livelli di alfabetismo ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] batteriologica fosse imminente
(45) quando si crede di aver raggiunto il massimo, è allora che si cade più facilmente
( ), Le regole e le scelte. Introduzione alla grammatica italiana, Torino, UTET Università.
Rati, Maria Silvia (2004), L’alternanza ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] (Italienisch, Korsisch, Sardisch), pp. 594-606.
Palermo, Massimo (1997), L’espressione del pronome personale soggetto nella storia costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET.
Sobrero, Alberto A. (a cura di) (1993) Introduzione ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....