CHABOD, Federico
Franco Venturi
Nacque ad Aosta il 23 febbr. 1901. Il padre Laurent, notaio, era originario della Valsavaranche; la madre, Giuseppina Baratono, era di famiglia eporediese. Lo Ch. venne [...] novembre del 1918 nella facoltà di lettere dell'università diTorino. Un testimone attento e sensibile massimo fra tutti gli storici italiani". Era "assai più complesso" di Machiavelli, possedendo una "impassibilità disincantata" che gli permetteva di ...
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CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] dell'ufficio in cui operava, ammoniva: "Il ministero degli affari esteri diTorino non dee rimanere straniero a quanto si agita intorno a lui" (Dopo forza. ("Le cose d'Italia mi tengono nella massima agitazione. Temo assai più che non speri. Non ...
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Bonifacio I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Zosimo. Secondo il Liber pontificalis fu di origine romana e figlio del presbitero Giocondo.
Era anch'egli un presbitero, della Chiesa di Roma, [...] a proposito della questione sollevata da Massimodi Valenza, un chierico che era considerato colpevole di "crimina" e che era sempre Studer, Bonifacio I, in Patrologia, III, a cura di A. Di Berardino, Torino 1978, p. 554; S. Lancel, Saint Augustin et ...
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CAVIGLIA, Enrico
Giorgio Rochat
Nato a Finale Ligure (allora Finalmarina), in provincia di Savona, il 4 maggio 1862 da Pietro e da Antonina Saccone in una famiglia di naviganti e commercianti di media [...] fu allievo del Collegio militare di Milano e poi dell'Accademia militare diTorino. Tenente di artiglieria nel 20 reggimento nel 1884, fu in Eritrea nel 1888-89; frequentò quindi la scuola di glierra entrando nel corpo di Stato Maggiore come capitano ...
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Cremona
Giancarlo Andenna
Quando Federico II raggiunse per la prima volta Cremona alla fine di luglio del 1212, dopo una drammatica cavalcata al guado del Lambro, la città comunale era una delle più [...] presente a Cremona Giacomo di Carisio, vescovo diTorino e vicario di Federico II, che espose al consiglio di credenza della città il vita politica era sostanzialmente cambiata, poiché il massimo magistrato, Tommaso d'Aquino, apparteneva alla cerchia ...
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BARBAGALLO, Corrado
Piero Treves
Nato a Sciacca (Agrigento) il 1° dic. 1877 di famiglia catanese (il padre insegnava nelle scuole medie di quella cittadina), trascorse la fanciullezza e l'adolescenza [...] forse gli fu suggerito da esempi stranieri, massime il classico libro di E. Ziebarth, e ch'egli svolse la stessa materia prima all'università di Napoli, quindi, nel 1947, all'università diTorino -, riuscì storiograficamente meno feconda ...
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PARRI, Ferruccio
Luca Polese Remaggi
PARRI, Ferruccio. – Nacque a Pinerolo (Torino) il 19 gennaio 1890 da Fedele e Maria Marsili, quarto di cinque figli.
I genitori erano di origini marchigiane, ma [...] nell’autunno del 1908 alla facoltà di lettere dell’Università diTorino, scegliendo l’indirizzo storico-geografico. Da e da questi girata al generale Armando Diaz – di concentrare il massimo sforzo per lo sfondamento delle linee nemiche nella zona ...
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BERTANI, Agostino
Bruno Di Porto
Nacque a Milano, il 19 ott. 1812, da Francesco e da Giuseppina Parravicini. In famiglia si coltivavano i ricordi del periodo francese e del Regno italico, si mantenevano [...] Milano, e fu tra i primi repubblicani ad entrare nel parlamento diTorino. Alla Camera, il 14 apr. 1860, in seguito all' B. segretario della dittatura (8 sett. 1860).
Dilatando al massimo i poteri inerenti alla sua carica, questi svolse, per un ...
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FERRABINO, Aldo
Piero Treves
Nacque a Cuneo il 28 giugno 1892 da Agostino Vincenzo e da Angelica Toesca. Frequentò le scuole secondarie nel locale liceo, condiscepolo di A. Rostagni. Il 1910 si iscrisse [...] uno solo (Cirene mitica, in Atti dell'Acc. delle scienze diTorino, XLVII[1911-12], pp. 505 ss.) preluda alla dissertazione del entusiasmo deve pure indursi a scrivere che Cesare fu il massimo dei Romani perché fu il primo degli italiani".
Questo ...
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FAMBRI, Paolo (Paulo)
Nicola Labanca
Nacque a Venezia il 10 nov. 1827 da Lorenzo e da Elena Correnti.
Fu battezzato Paolo, ma assai presto il giovane F. volle farsi chiamare Paulo. Come tale firmò molte [...] , diresse con R. Bonghi La Stampa diTorino, avendo così occasione di dare voce alle critiche della "consorteria" verso militarmente, ma finì per proporre di non urtarla e, al massimo, di "inorientarla" (con più di 30 anni di ritardo su C. Balbo). Fu ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....