Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] segg.). Interprete massimodi questa concezione della poesia è Giuseppe Parini, con il suo poemetto di critica sociale e L’italiano in Europa. Esperienze linguistiche del Settecento, Torino, Einaudi.
Giovanardi, Claudio (1987), Linguaggi scientifici e ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] sono da essa più imitati che praticati. Il punto massimodi distanza della lingua letteraria da quella scritta è nei testi Pier Vincenzo (1991), La tradizione del Novecento. Terza serie, Torino, Einaudi.
Patota, Giuseppe (1987), L’“Ortis” e la prosa ...
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Piacere
Salvatore Natoli
Il piacere è il senso di viva soddisfazione che deriva dall'appagamento di desideri, fisici o spirituali, come pure di aspirazioni di vario genere. Nel suo significato più immediato [...] godere. E ciò perché nessuno, sia pure nel punto massimodi piacere, "si trovò pienamente soddisfatto, né lasciò né Paris, Éditions du Seuil, 1982 (trad. it. I comportamenti sessuali, Torino, Einaudi, 1983).
H. Sidgwick, The methods of ethics, London, ...
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La prima poesia macaronica nasce come ‘genere’ a Padova alla fine del XV secolo, caratterizzata dallo scontro di elementi linguistico-culturali popolareggianti e rusticali con la tradizione latino-umanistica; [...] lingua non è qualificabile come un caso di ‘latinismo pedestre’.
Il massimodi connotazione della poesia macaronica va ricercato ), Macarronea contra macarroneam Bassani, a cura di M. Chiesa, Torino, Centro studi piemontesi.
Bartolotti, Gian Giacomo ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] il Sole transita al meridiano di un luogo (e quindi raggiunge la massima altezza sull’orizzonte) all’istante di t. civile dato dalla a Torino.
Poiché ci si deve riferire a una stessa determinazione di t., sia a fini pratici (per es., orari di voli ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] R. Kirkland, New York 1998
Letterature di lingua inglese. Stati Uniti
di Valerio Massimo De Angelis
Tra gli anni Cinquanta 1988 (trad. it. Storia della civiltà letteraria degli Stati Uniti, Torino 1990).
F. Doglio, Il Novecento in Europa e il teatro ...
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Povertà
Pasquale Lucio Scandizzo
Marco Zupi
(App. V, iv, p. 226)
Il concetto di povertà
La p. è un concetto allo stesso tempo intuitivo e ambiguo. Esso dipende dalla società cui si fa riferimento, [...] grado di istruzione della persona di riferimento: le famiglie con persona di riferimento avente al massimo la licenza Corm, Le nouveau désordre économique mondial, Paris 1993 (trad. it. Torino 1994).
S. Calvani, La povertà nel mondo, Verona 1995.
DAC ...
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Informatica
Giorgio Ausiello
Carlo Batini
Vittorio Frosini
(App. IV, ii, p. 189; V, ii, p. 704)
Mentre negli anni 1937-38 venivano pubblicati l'ultimo volume della Enciclopedia Italiana e l'App. I, [...] problema della ricerca della massima cricca in un grafo (cioè la ricerca del massimo numero di nodi di un grafo mutuamente congiunti 1984, Milano 1985.
M.G. Losano, Corso di informatica giuridica, 2 voll., Torino 1985-86 (1° vol., Informatica per le ...
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GEOGRAFIA
Roberto Almagià
(gr. γεωγραϕία)
Nome e concetto
di Roberto Almagià
La geografia, come scienza, risale, come è dimostrato dallo stesso nome, all'età greca, e da allora fino ai nostri giorni [...] ma a dati di osservazione e a notizie di fatto. Eratostene può considerarsi come il massimo dei geografi greci Bertacchi, Introduzione metodologica e storica al nuovo Dizionario di geografia universale, Torino 1912; E. De Martonne, Tendances et avenir ...
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Industria
Claudio Sardoni
Andrea Saba
Giuseppe Torre
Mario Colacito
(XIX, p. 152; App. II, ii, p. 28; III, i, p. 866; IV, ii, p. 177; V, ii, p. 664)
Parte introduttiva
di Claudio Sardoni
Alla fine [...] forcella, e cioè con la previsione di un massimo e un minimo di risorse attribuibili, ed è stato sostanzialmente a cura di R. Malaman, P. Ranci, Bologna 1988.
A. Mattera Ricigliano, Il mercato unico europeo. Norme e funzionamento, Torino 1990.
Centro ...
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maranza s. m. e f. inv. Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi, caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi...
feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....