. Lo studio degli enti geometrici e delle leggi che regolano i fenomeni naturali si traducono analiticamente nello studio di determinate funzioni (v. funzione). L'esaminare il modo di comportarsi di tali [...] un minimo.
19. Fermat considerò anche il problema dei massimi e minimi relativi delle funzionidi più variabili. Questo caso si presenta assai più complicato di quello delle funzionidiuna variabile sola. La condizione necessaria (che si stabilisce ...
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. Considerando una superficie limitata, tutti sanno, in modo più o meno preciso, che cosa si possa intendere per estensione, o, come si dice più propriamente, per "area" della superficie stessa. Specialmente [...] ai due segmenti. L'area di ognuna di queste sarà maggiore del massimo rettangolo iscritto in essa, e minore di integrale definito diunafunzione prenda la sua origine da quello intuitivo di area, anzi non ne sia altro che una precisazione e una ...
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. Considerazioni generali. - Dicesi circuito elettrico un sistema capace di trasferire opportunamente l'azione dei generatori elettrici a determinati componenti del sistema stesso. I c. e. possono essere [...] jω) è in generale unafunzione complessa che in termini del suo modulo e del suo argomento (angolo di fase) può scriversi:
Può a volte convenire di considerare, anziché l'effettiva funzione ∣ Ft(jω), il suo rapporto rispetto al massimo valore ∣ Ft ∣0 ...
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In questi ultimi anni gli studî sulle sostanze coloranti hanno avuto largo sviluppo precisando fra l'altro le nostre conoscenze su due aspetti molto importanti del problema: le relazioni che intercedono [...] massimodi assorbimento.
Posizione del massimodi assorbimento. - La luce è quantizzata in fotoni di energia hv, essendo h la costante di per fibre cellulosiche è la presenza nella molecola diunafunzione acida solubilizzatrice (SO3H, COOH, OH), ma ...
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ISOTOPI
Giulio CORTINI
Carissimo BIAGINI
Francesco CRESCINI
. La parola isotopo, dal greco ἴσος = stesso e τόπος = posto, è stata coniata per indicare atomi, che, pur avendo un peso atomico differente, [...] A queste si aggiunge la regola di Aston: gli elementi con peso atomico dispari hanno al massimo due i. stabili.
Queste regole riconoscere se un certo prodotto diunafunzione biologica è ottenuto a spese diuna o diuna altra sostanza immessa nell' ...
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Una delle idee che caratterizza l'analisi matematica e le sue applicazioni scientifiche e tecnologiche è il concetto di derivata diunafunzione, che fornisce una misura del cambiamento locale della funzione, [...] linearmente dalla funzione incognita, e semilineare, in cui solo le derivate di ordine massimo dell'incognita e spaziale x. La funzionedi flusso f=f(u) è unafunzione vettoriale dell'incognita u. Le leggi di conservazione provengono in buona parte ...
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matematica. - Termine con cui si designano certe speciali espressioni che si presentano spontaneamente nella risoluzione dei sistemi di equazioni di 1° grado o, come si suol dire, lineari. Per riferirci [...] . Il Jacobiano delle n derivate prime diunafunzionedi n variabili è detto Hessiano della funzione; esso ha pure applicazioni in geometria; interviene inoltre nella discussione di problemi dimassimi e minimi.
La condizione necessaria è sufficiente ...
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. Biologia. - Ha in biologia significati diversi. Il primo significato è il principio della correlazione delle forme di Cuvier. Secondo questo autore, le parti d'un essere vivente sono legate insieme in [...] varia tra un minimo corrispondente al caso d'interpolazione lineare e un massimo corrispondente al caso d'interpolazione diunafunzione che assuma per ciascun valore della variabile indipendente il valore della media aritmetica dei corrispondenti ...
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RIEMANN, Bernhard
Guido Castelnuovo
Matematico, nato a Breselenz (Hannover) il 17 settembre 1826. Compiuti gli studi classici, nella primavera del 1846 s'iscrisse, per desiderio del padre, alla facoltà [...] di R. (1857) sulle funzioni abeliane, dove sono studiate le funzioni algebriche diuna variabile e i loro integrali. Invece di seguire la via elementare che conduce a costruire la riemanniana diunafunzione algebrica assegnata, il R. parte da una ...
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ZERO (fr. zéro; sp. cero; ted. Null; ingl. zero)
Michele Cipolla
Lo zero è da riguardarsi come numero nel senso cardinale (v. numero), quando risponde alla domanda "quanti sono gli oggetti (diuna data [...] è usata nel senso di punto o valore di annullamento; così per zero diunafunzionediuna variabile s'intende un autori latinizzato l'arabo ṣifr in cifra (come fece ad es. Massimo Planude nel 1330), fu usata per indicare lo zero anche la parola ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massimare2
massimare2 v. tr. [der. di massimo] (io màssimo, ecc.). – Rendere massimo; è usato solo in matematica (insieme con massimizzare), nell’espressione m. una funzione, sostituire alla funzione il suo massimo valore.