massimo, principio del
massimo, principio del una funzione continua in un dominio D e olomorfa nell’interno di D, il valore assoluto della quale sia massimo in un punto interno a D, è costante. Questa [...] alle derivate parziali, di tipo ellittico o parabolico; esempio classico di funzioni che soddisfano il principio del massimo (nella versione forte) è dato dalle → funzioni armoniche, soluzioni dell’equazione di Laplace. È altresì soddisfatto dalle ...
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massimo, problema di
massimo, problema di problema il cui oggetto è la ricerca del valore massimo di una grandezza. Per la sua risoluzione si fa ricorso all’espressione in termini di funzione della grandezza [...] Le stesse considerazioni, con le ovvie opportune modifiche, valgono per un problema di minimo. Particolari esempi di problemi di massimo (o di minimo) si hanno nella teoria dell’ottimizzazione dove, nel caso di → programmazione lineare si fa ricorso ...
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massimo comune minorante
massimo comune minorante in un insieme X dotato di un ordinamento ≤, il massimo comune minorante di due elementi a, b di X è un elemento m di X che soddisfa le due seguenti proprietà:
• [...] m ≤ a, m ≤ b;
• se c è minore sia di a sia di b, allora vale c ≤ m.
Se esiste, allora il massimo comune minorante tra a e b è unico e, in analogia con l’operazione d’intersezione nel caso insiemistico, è indicato con il simbolo a ∧ b. In un reticolo, ...
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massimo, norma del
massimo, norma del particolare norma definita in uno spazio X di funzioni a valori reali continue in un intervallo chiuso e limitato T. Se ƒ appartiene a tale spazio allora si definisce
dove [...] l’espressione al secondo membro indica il massimo valore assunto dal valore assoluto di ƒ in T. Si verifica che in tal modo s’introduce effettivamente una → norma, poiché si verificano le proprietà fondamentali che la caratterizzano. ...
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Nipote (m. 45 a. C.) di Fabio Massimo Allobrogico, sollecitò Attico a scrivere la storia della propria famiglia; restaurò il fornice Fabiano nel Foro. Durante la guerra civile parteggiò per Cesare e nel [...] 45 a. C. conquistò Munda: nello stesso anno fu console suffetto ed ebbe l'onore del trionfo. Morì poi improvvisamente ...
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Teologo e polemista (secc. 16º-17º), noto anche come Massimo Studita. Al secolo Manuele, scolaro di Melezio Pegàs, patriarca di Alessandria, si distinse come predicatore e controversista contro i latini. [...] Arcidiacono nel 1596, prete nel 1602, fu a Giannina (1614) e infine a Gerusalemme (1620). Fra le sue opere, che hanno avuto vasta eco nella Chiesa bizantina, ricordiamo solo la più importante, ᾿Εγχειρίδιον ...
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Uomo politico e generale romano (275 circa - 203 a. C.). Console (233 e 228), dopo la battaglia del Trasimeno, nella seconda guerra punica, fu dittatore (217) e iniziò la strategia del temporeggiamento (da qui l'appellativo Cunctator), cercando di logorare le forze cartaginesi senza combattere in campo aperto.
Vita e attività
Nel primo consolato (233) trionfò sui Liguri, nel secondo (228) avrebbe ...
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Archeologo, giornalista e scrittore italiano (Piumazzo di Castelfranco Emilia, 1943). Laureato in Lettere all'Università di Bologna e specializzato in Topografia del mondo antico all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dal 1980 al 1986 ha insegnato presso lo stesso ateneo, quindi all'Università di Venezia (1987) e successivamente alla Loyola University of Chicago, all'Ecole pratique des ...
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Monaco ortodosso e umanista (Arta, Grecia, 1475 circa - Troice-Sergieva Lavra, Kiev, 1556). Dopo aver studiato in Italia, dove ebbe contatti con A. Manuzio e subì l'influenza di G. Savonarola, nel 1507 si fece monaco in un convento del M. Àthos. Qui nel 1517 lo raggiunse l'invito del granduca Vasilij III a recarsi in Russia come traduttore ed egli nel 1518 si stabilì a Mosca, dove prese a tradurre ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...