PISTOIA
P. Carofano
(lat. Pistorium, Pistoriae, Pistoria)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, situata alle pendici dell'Appennino.
Urbanistica, architettura e scultura
Sorta come [...] curia della contessa Matilde e la chiesa di S. Maria di Ripalta. La nascita di tali agglomerati pose firma dell'artista nel Medioevo: testimonianze significative nei monumenti religiosi toscani dei secoli XI-XIII, Bollettino storico pisano 56, 1987, ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] moderno, è però una miscela di forme letterarie e ricercate e ditoscanismi popolari a volte affettati ( faa, di’ sü!»), i meridionalismi diMatilde Serao (quartino o quartierino «appartamento»; stare con funzione ausiliare al posto di essere; ...
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ENRICO VI di Svevia, imperatore, re dei Romani e di Sicilia
Theo Kölzer
Nacque verso la fine del 1165 (tra l'ottobre e il dicembre) a Nimega in Gheldria (od. Paesi Bassi), secondogenito dell'imperatore [...] dopo la morte di Corrado di Lützelhardt (1197) - la contea di Molise, mentre il fratello di E. VI, Filippo, ebbe la Toscana e l'amministrazione dei feudi diMatilde. Cancelliere dell'Impero era allora Gualtieri di Pagliara, vescovo di Troia, il quale ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] , ecc.; tra le firme femminili Matilde Serao e Grazia Deledda), emersero gli autori di una letteratura di tono medio (Carlo Collodi, Edmondo difese da Carducci), nonostante la folata ditoscanismo introdotta dalla proposta manzoniana (➔ Manzoni). L ...
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CAPECE MINUTOLO, Antonio, principe di Canosa
Alberto Postigliola
Nato a Napoli il 5 marzo 1768, primogenito del principe di Canosa Fabrizio e di Rosalia di Sangro dei principi di San Severo, compì i [...] Bonaparte la nomina a consigliere di Stato, la moglie e la cognata del C., Matilde Galvez, venivano sorvegliate e il 25 maggio a Porto Santo Stefano, con l'intenzione di stabilirsi in Toscana; venne però dissuaso dai suoi amici e finì per recarsi ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] di Palestina diMatilde Serao (1900) gli arabismi costellano pagine ricche di sensazioni e di nostalgie, secondo i dettami di , in Polo, Marco, Milione, versione toscana del Trecento, ed. critica a cura di V. Bertolucci Pizzorusso, Milano, Adelphi, ...
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SEITZ, Ludovico
Mariano Apa
– Nacque l’11 giugno del 1844 a Roma, dove fu battezzato alla presenza di Ludwig I di Baviera. Ludovico fu educato all’arte dal padre, Alexander Maximilian, in un qualificato [...] inserì busti di santi in medaglioni ottagonali: Giacomo da Ulm, Elisabetta di Ungheria, Leopoldo, Matilde, Ruperto, Europa centrosettentrionale all’interno del contesto del tardo Trecento in Toscana, Umbria e Marche.
A seguire e oltre la conclusione ...
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FEDERICO d'Antiochia
Ernst Voltmer
Era figlio naturale dell'imperatore Federico II e di Maria (Matilde) d'Antiochia, appartenente a una nobile famiglia del Regno di Sicilia e figlia, forse, di Roberto [...] il padre lo armò cavaliere. Tra il febbraio 1246 e fino al novembre 1248 è ricordato come vicario generale in Toscana e nel Patrimonio di S. Pietro in Tuscia ("in Tuscia et ab Amelia usque Cornetum et per totam Maritiman"). In seguito, fino alla fine ...
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FERRAZZI, Ferruccio
Carlo Alberto Bucci
M. Quesada
Nacque a Roma il 15 marzo 1891 da Stanislao e da Ester Maria Papi. Insieme col fratello Riccardo, che divenne anche lui pittore, venne precocemente [...] mostra alla quale il F. partecipò con un ritratto diMatilde Festa Piacentini con la figlia Sofia, e con una scultura 1965, iniziò a lavorare, nella sua casa toscana dell'Argentario, al monumentale gruppo di sculture in pietra, tra cui i bassorilievi ...
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I numerali sono considerati l’espressione simbolica dei numeri (ovvero delle entità che si usano per contare, classificare, accumulare, raggruppare) nel linguaggio (Pannain 2000; Gvozdanović 20062: 736). [...] si sono invece conservati, ma erano largamente attestati in testi toscani antichi (ad es., in Ristoro d’Arezzo, che usa Il vivicomburio e altre novelle, a cura di A. Palermo, Firenze, Vallecchi.
Serao, Matilde (1977), Castigo, Milano, Garzanti (1a ...
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